Festival dell’Oriente 2015: un viaggio lungo cinque giorni nel parco di Novegro

Festival dell'Oriente 2015

Festival dell’Oriente 2015

Il parco esposizioni di Novegro (Milano) ospita la nuova edizione del Festival dell’Oriente, in programma fino al 2 giugno 2015. Nei tre padiglioni allestiti, l’atmosfera è caldissima, pregna di profumi, aromi, voci, musiche e rumori. Al centro della scena paesi lontani ma mai così vicini come in questo caso: India, Cina, Giappone, Thailandia, Indonesia, Marocco, Filippine, Vietnam, Tibet. Egitto, Uzbekistan, Mongolia, Nepal, Birmania, Corea, Cambogia aprono le porte all’ Italia, sempre più ponte di collegamento tra le culture del mondo. L’esperienza sensoriale offerta dal Festival prende forma attraverso mostre fotografiche, bazar, suk, gastronomia tipica, cerimonie tradizionali, spettacoli folklorisitici, medicine naturali, concerti, danze, incontri, seminari ed esibizioni. Atmosfere magiche e ovattate si inseguono nei numerosi e affollatissimi mercati tradizionali; oltre 500 espositori di prodotti tipici provenienti dai paesi orientali di tutto il mondo hanno esposto il meglio  della loro cucina per imperdibili  degustazioni.

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L’arte dei tamburi giapponesi, le lezioni dei Maestri del the, la preparazione dei sushi, le danze orientali, la scrittura tradizionale, l’arte dell’ikebana, il confezionamento e la cura dei bonsai, i massaggi delle varie tradizioni, il tai chi chuan, lo yoga non avranno più segreti per le centinaia di migliaia di appassionati giunti da tutta la regione Lombardia per partecipare alla kermesse. Suggestivi anche gli spettacoli legati alle arti marziali, celebrati con una giorntata dedicata, naturalmente celebrata nelle numerosissime aree tatami attrezzate all’interno dei padiglioni fieristici e che hanno ospitato ben 10000 atleti provenienti da tutto il mondo.

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Il cuore pulsante del Festival sono gli spettacoli, le esibizioni e gli show, snocciolati ininterrottamente da mattina  a sera nei 3 padiglioni e nelle decine di aree tradizionali allestite. Strumenti tipici, danze tradizionali, musiche originali ed esibizioni dal vivo hanno offerto un ampio saggio sulla magica cultura musicale orientale. Se a tutto questo aggiungiamo le coloratissime stoffe, gli originali accessori, i monili, i gioielli antichi, gli amuleti, gli incensi, le candele, gli oli essenziali, le ceramiche, gli infusi, le spezie, il celeberrimo thè, le campane tibetane, i gong, i sari, i kimoni e tutti gli altri prodotti legati al mondo orientale,  non potremo far altro che lasciarci travolgere da un’esperienza di conoscenza e divertimento a tutto tondo.

Raffaella Sbrescia

Photogallery a cura di: Simone Fracella

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“Vinilici. La Passione per il disco. I negozi – i collezionisti – le fiere” , la recensione del libro

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Ph Riccardo Piccirillo

“Vinilici. La Passione per il disco. I negozi – i collezionisti – le fiere” è il titolo del volume realizzato da Iuppiter Eventi, associazione culturale senza fini di lucro che organizza e promuove due volte l’anno a Napoli Discodays, la fiera del disco e della musica. Il testo è a cura di Nicola Iuppariello ed è edito da Zona. Il volume rappresenta, a tutti gli effetti, un punto di riferimento per i cultori del vinile ma anche per chi, ancora giovanissimo, vorrebbe avvicinarsi ad un supporto musicale dal fascino inalterato ed inalterabile.

Lungi dal voler auspicare un ritorno esclusivo all’utilizzo del vinile, il libro mira, piuttosto, alla creazione di un network tra persone legate da una passione comune. Condivisione, scambio, incontro, esperienze, emozioni sono gli ingredienti principali di questa interessante raccolta, introdotta dalla prefazione di Renzo Arbore. Il popolare artista si sofferma a lungo sul valore emozionale del vinile e sul periodo in cui, durante la sua attività di Dj, ebbe modo di innamorarsi del vinile. La globalizzazione, l’avvento dei motori di ricerca e degli strumenti di ascolto e compravendita digitale hanno decimato i piccoli rivenditori, quelli dove ci si incontrava, si parlava di musica e si condivideva la propria vita. Allo stesso tempo, però, è aumentata la specializzazione e la capacità gestionale delle vendite. Il risultato di questo trend è chiaramente tangibile nelle testimonianze raccolte e proposte nella sezione dedicata ai titolari di negozi di dischi italiani che hanno voluto raccontare la propria storia e gli aneddoti più interessanti, legati alla propria attività commerciale. Storie di persone che hanno basato la propria vita sulla musica, lanciandosi in vere e proprie crociate, che li hanno condotti alla conoscenza di persone e realtà di ogni genere.

Scheda dopo scheda, la parola “crisi” è sicuramente la più ricorrente ma, in ogni documento, l’epilogo è sempre all’insegna dell’ottimismo. La chiave per riuscire nei propri obiettivi è l’impegno, la ricerca, lo studio, la perseveranza, la voglia di mettersi in gioco, la consapevolezza di poter anche sbagliare e di poter porre rimedio ad eventuali errori di valutazione.
“Vinilici” è anche, e soprattutto, una sorta di vademecum per collezionisti di vinile ed aspiranti tali; ecco perché la sezione più ricca e più eterogenea è quella dedicata ai collezionisti. Figure quasi mitologiche, “metà uomo-metà disco” che hanno dedicato tutta la propria vita, o gran parte, alla raccolta, all’ascolto, alla ricerca della musica. Le loro collezioni sono simili a vere e proprie gallerie d’arte, miniere preziose da cui attingere un fiume di prezioso nettare con cui deliziare corpo e spirito.

Sacrifici, rocambolesche avventure, appassionanti ricerche sono gli elementi che popolano le vite e le storie di persone che hanno messo a disposizione anche i propri recapiti e-mail per innescare e potenziare un meccanismo di scambio e arricchimento reciproco. Pazienza e fortuna sono gli assi nella manica di questi eroi che del vinile hanno fatto un vero e proprio stile di vita. Le “vie del vinile” si esauriscono, infine, col calendario delle mostre e delle fiere del disco in vinile in Italia: una ricca ed esaustiva proposta per tutte le tasche e tutte le età.

Raffaella Sbrescia

Second Hand Guitars e Ritmi Show: il regno degli strumenti musicali a Napoli

Musica da conoscere, condividere, toccare al Second Hand Guitars e Ritmi Show, la fiera organizzata da Accordo.it,  che si è tenuta presso la Mostra d’Oltremare di Napoli tra il 12 ed il 13 aprile. 7.000 metri quadri di esposizione fra strumenti nuovi, usati e da collezione da vendere, comprare, scambiare o semplicemente provare insieme a dimostrazioni, workshop, concerti, stand di negozianti e spazi riservati alla compravendita sono stati gli ingredienti speciali della fiera-spettacolo, che da oltre 20 anni, raccoglie un nutrito pubblico.

Due vinili e la chitarra di Tony Sheridan, primo cantante dei Beatles

Due vinili e la chitarra di Tony Sheridan, primo cantante dei Beatles

Tra gli stand più succulenti  la straordinaria collezione di chitarre “vintage” americane del collezionista italiano Alberto Venturini: «Questa raccolta l’ho costruita negli anni, seguendo il mio gusto personale, fin da quando, all’età di 13 anni, frequentavo l’oratorio di una piccola provincia lombarda  e ascoltavo i juke box e cominciavano ad apparire le prime televisioni. Gli anni ’50 mi folgorarono con Elvis Presley poi vennero i Beatles e così via… “. Walter e Christie Carter, George Gruhn, Eliot Michaels sono solo alcuni dei grandi nomi proposti nello stand di Alberto Venturini che, per l’occasione, ci ha mostrato anche lo speciale basso del 1974 di Brian Wilson dei Deep Purple, la chitarra di Tony Sheridan, il primo cantante dei Beatles all’epoca di Amburgo, una delle prime Fender Stratocaster del 1954 (numero di serie 886) e la Stratocaster, anno 1958, donatagli dalla madre di un soldato americano morto in Corea; senza dubbio una delle più ricche e rappresentative collezioni della Golden Age della chitarra americana. Addentrandoci tra le sale, ci siamo soffermato sui tanti stand da scoprire tra legni pregiati, per la costruzione artigianale dello strumento, e le numerose batterie tutte da provare, senza dimenticare gli abiti vintage, coordinati da stivaleria e abbigliamento in pelle.

Il basso autografato di Brian Wilson dei Deep Purple

Il basso autografato di Brian Wilson dei Deep Purple

Tra le aziende espositrici di strumenti, cordiere, piatti e amplificatori segnaliamo: Bogner, FBT, Godin Guitar, HiWatt, Line6 Proel, Mark Bass, Orange Amp, Shure, Takamine, Galli Strings, Volume Drums, Jey Jey drum, Tamburo, Sabian, Pearl, Gretsch ma soprattutto Musikalia.

Un campionario di strumenti Musikalia

Un campionario di strumenti Musikalia

L’azienda Made in Catania, fondata dal Dottor Alfio Leone è specializzata nella costruzione di strumenti rappresentativi delle più diverse etnie musicali: si va da strumenti latino americani come Ukulele, Cavaquinho e Tiple, alla Balalaika Russa, per poi passare a strumenti della musica celtica, come il Bouzouki Irlandese, ed ancora il Baglama ed il Bouzouki Greco ma soprattutto i nostri classici Mandolini della tradizione Italiana. In occasione del SHG l’azienda ha inaugurato una nuova linea di Ukulele soprano in legno di bubinga e di zebrano.

«Tutti gli strumenti – ha spiegato la signora Alda – sono ancora oggi realizzati interamente a mano con materiali di elevato pregio. Macchinari come levigatrici o seghe a nastro hanno fatto la loro comparsa, ma non cambiano lo spirito della lavorazione – ha aggiunto. I listelli di legno che compongono la cassa armonica di un mandolino sono piegati con l’ausilio di un tubo metallico riscaldato ed è tutto realizzato in maniera rigorosamente artigianale».

Raffaella Sbrescia

Fotogallery “Second Hand Guitars e Ritmi Show”: