Ritratti di Sanremo: Irama presenta “La genesi del tuo colore”

Irama torna sul palco dell’Ariston per la terza volta dopo aver partecipato nel 2016 con “Cosa Resterà” nella sezione nuove proposte e nel 2019 con il brano “La Ragazza Con Il Cuore Di Latta” (Doppio disco di Platino). Irama ha pubblicato nell’estate 2020 l’EP “Crepe” (Warner Music),  un lavoro che rispecchia appieno la sua ecletticità mentre al Festival di Sanremo porterà il brano intitolato “La genesi del tuo Colore”.

irama @ Nicolò Parsenziani

irama @ Nicolò Parsenziani

“La genesi del tuo colore” è un brano che rappresenta un inno alla vita. A volte, nei momenti di sofferenza, quando rischiamo di perdere tutto, nasce qualcosa dentro di noi che fa scoppiare il colore e fa tornare a scorrere la vita. Il colore per me rappresenta la vita, con le sue tante e diverse sfumature che scorrono dentro di noi come il sangue nelle vene. La canzone ha degli elementi uptempo ma il tema è malinconico. Mi ha ispirato una scena molto toccante di un video in cui un ragazzo rade i capelli alla ragazza mentre piange e subito dopo si rasa anche lui. Ho trovato questo messaggio così potente che mi ha messo freddo alle ossa, mi ha scavato dentro. Da lì sono nate le parole della canzone che, per questo motivo, possiede due anime da cogliere. Ho voluto incorniciare un uptempo con un concetto malinconico, sono sempre stato molto attratto da questo contrasto tra gioia e dolore, è un incrocio difficile, il più difficile che ci sia. La genesi del tuo colore non è nato come un brano sanremese. In generale tendo a seguire un impulso creativo, la canzone è nata a cappella, la scrittura è nata in modo spontaneo e ho pensato che potesse avere suscitare un flusso di vibrazioni sul palco di Sanremo. Con Dario (Dardust ndr) è nato un bel rapporto di stima reciproca. Quando ho iniziato a mettere giù la melodia del brano ho pensato che lui sarebbe stato in grado di racchiudere al meglio questo tipo di vibrazione. Con lui è nato un connubio sincero, abbiamo creato qualcosa che si sposa e che si abbina perfettamente.

Il brano non è di cronaca, non è condizionato dal contesto che stiamo vivendo, sono un lupo solitario, il lockdown non ha influito sul processo creativo. Pochi mesi fa sono uscito con un ep, per ora sarà solo un pezzo che aprirà un capitolo nuovo, sono in piena fase creativa e sto tracciando quello che verrà. Il brano sanremese aprirà il resto. Per il resto cerco di sopravvivere agli eventi che mi bombardano, a volte le cose mi capitano così velocemente che mi sfuggono. Il vero momento per vivere è guardarti indietro, in questi mesi difficili non mi sono mai fermato, ho continuato a creare e a lavorare molto ai progetti futuri. Mi piace pensare di superarmi nella speranza di arrivare a sempre più persone possibili. Vivo un po’ nel mio mondo. Quando ottengo dei risultati ne sono molto orgoglioso e festeggio con chi lavora con me. La parola verità è una parola chiave che ho fatto mia fin da quando ero piccolo. La grandezza della musica è arrivare, essere veri e sinceri.

Partecipare al Festival significa più consapevolezza. Noi artisti cresciamo non solo da un punto di vista artistico ma anche anagrafico. Ad oggi sento una maggiore responsabilità, il bello di chi fa arte è che ogni volta che ci si approccia a una nuova nuove esperienza, lo si fa con un’idea creativa differente. Io nel mio piccolo sto costruendo qualcosina, mi sto rimboccando ancora una volta le maniche e sento di avere tanto da dare come se fosse un nuovo inizio. Vivrò questa opportunità in modo genuino. Essendo giovane non mi guardo indietro, la percezione reale che ho io è data dalle persone che cantano una mia canzone. Da un punto di vista tecnico ho ancora tanto da dimostrare, ci sarà ancora tanto da imparare e raccontare ancora”.

Irama tornerà  dal vivo nei palazzetti per due date speciali prodotte da Vivo Concerti:

Sabato 9 ottobre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport

Mercoledì 27 ottobre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum

I biglietti sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it  e nei punti vendita abituali.

Irama: “Credo nel cambiamento e nel peso specifico di ogni singola parola”

Irama

Irama

All’anagrafe è Filippo Maria Fanti, il pubblico lo sta conoscendo come Irama. Parliamo di un giovane cantautore nato a Carrara il 20 dicembre 1995 ma residente a Monza che si sta imponendo all’attenzione dello scenario musicale italiano attraverso la sua musica costruita sulle basi di un contrasto che alberga nei suoi gusti musicali: da una parte la passione per i grandi cantautori italiani e le loro opere, dall’altra la ricerca di sonorità e arrangiamenti più vicini al mondo hip hop con il quale da tempo si confronta. Irama sarà tra i giovani artisti emergenti che questa sera si sfideranno al “Coca-Cola SUMMER FESTIVAL - il gusto dell’estate”  in Piazza del Popolo a Roma e porterà sul palco il suo nuovo singolo “Tornerai da me” contenuto nel suo album d’esordio  “IRAMA”  uscito il 12 febbraio  2016.

Intervista

Partiamo subito dal nuovo singolo “Tornerai da me” e dal video che in poche ore ha ottenuto oltre 160 mila visualizzazioni, oltre 22 mila like e oltre 6000 condivisioni. Qual è il messaggio che intendi comunicare a chi ti segue  e come ti sei trovato a lavorare con il giovane videomaker Alessandro Murdaca?

Sono stato io a chiedere di poter lavorare con lui, trovo che sia molto bravo. Spesso è proprio il fatto di essere giovani a darti la possibilità di osare ed è una cosa che appartiene anche a me che cerco di fare un genere tutto mio. Io ed Alessandro ci siamo trovati subito in sintonia ed è nata questa collaborazione molto proficua. Il video mi ha coinvolto molto, sia dal punto di vista emotivo che recitativo; la ragione è insita nel fatto che le mie canzoni nascono sempre da cose appartenenti al mio vissuto.

Le tue storie sono spesso vissute molto da vicino dal tuo pubblico, come vivi questa cosa così forte?

Sì, mi arrivano spesso messaggi che lo confermano. La cosa più bella per chi fa questo lavoro sta nella possibilità che il pubblico possa rispecchiarsi in quello che scrivi regalandogli un’emozione.

A proposito del tuo stile così originale: come lavori alla costruzione dei tuoi testi, visto che ci lavori in prima persona?

Ogni volta cerco di rinnovarmi un po’, adesso sto scrivendo anche nuove canzoni continuando a lavorare con Giulio Nenna. Penso che il cambiamento sia fondamentale, sono ancora molto giovane, ho tanto da dare al pubblico così come tanto da imparare. Ci tengo a scrivere personalmente ogni pezzo e penso che ogni parola abbia un suo peso, bisogna pensarci mille volte prima di scriverla!

Hai delle fonti da cui attingere per la tua ricerca lessicale?

Le fonti possono essere infinite, l’ispirazione può arrivare da qualunque cosa, l’arte può essere ovunque basta cercare di coglierla, bisogna non guardare ma osservare…

Irama

Irama

Ci sono contesti che ti hanno influenzato in questo senso?

Sì, ci sono molte cose, non ce n’è una in particolare, l’esperienza del Coca Cola Summer Festival sarà, per esempio, qualcosa da raccontare…

Come ti senti a questo proposito?

Sono molto onorato, non vedo l’ora di salire sul palco, ormai ci siamo. Sarà un’esperienza meravigliosa, darò il massimo e spero soprattutto di divertirmi e far emozionare il pubblico.

Hai postato qualche giorno fa un brano che unisce il brano di Enrique Iglesias “Duele El Corazon” ad un tuo inciso, come ti è venuta questa idea?

Mi sono ispirato a storie quotidiane, ai miei stessi amici  e penso sia una cosa molto carina; mi sono semplicemente divertito.

Un concetto che ricorre nelle interviste che rilasci è quello di verità… che riflessione di senti di fare e che tipo di messaggio vorresti trasmettere al pubblico attraverso la tua esperienza?

La verità è un fatto fondamentale nella vita, soprattutto nel mondo dell’arte. La verità è qualcosa che arriva subito, è impattante. Nel 2016 paradossalmente è più difficile cercare la verità invece delle cose artefatte, siamo bombardati. Con questo non voglio dire che sono contro la televisione perché non bisogna mai dire mai nella vita. Mi spaventa pensare che  a volte gli artisti non vivano in quanto tali ma in quanto prodotti, questa cosa uccide un po’ l’arte, io cerco sempre di vivere. Chi fa musica deve avere qualcosa da raccontare, non dovrebbe semplicemente cantare.

Hai dei concerti in vista?

Adesso godiamoci il Coca Cola Summer Festival, sto lavorando a cose nuove, presto saprete tutto!

Raffaella Sbrescia

Video: Tornerai da me