Il Cile in concerto al Tunnel Club di Milano. Il live report dell’evento

Il Cile live @ Tunnel Club Foto tratta dalla pagina facebook dell'artista

Il Cile live @ Tunnel Club Foto tratta dalla pagina facebook dell’artista

Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile, ha inaugurato il suo nuovo mini tour al Tunnel Club di Milano lo scorso 11 dicembre. Tra le mani la sua fedele chitarra, negli occhi l’emozione di chi si approccia al pubblico con la voglia di far bene ed il carico emotivo da fronteggiare con prontezza, mentre nel cuore palpita il carico di entusiasmo per una nuova importante avventura artistica. Tra le labbra le storie, le poesie e le canzoni  che contengono il succo della vita. Senza troppi giri di parole, preamboli o effetti scenici, Lorenzo cerca e trova il suo approccio al pubblico in modo lento ma inesorabile. Una dopo l’altra, le canzoni del giovane cantautore s’incastrano in un perfetto meccanismo armonico. Ad accompagnare il Cile sul palco sono Presentini alle chitarre, Pasquini al basso, Squarcialupi alla batteria e Faralli alle tastiere per intarsiare vizi e virtù, gioie e guai.  L’amore è un suicidio,  Siamo morti a vent’anni, La ragazza dell’inferno accanto, Tamigi, I tuoi pugnali, Le parole non servono più, sono i tra i brani più acclamati della scaletta. Ampio spazio anche alle canzoni contenute nel recente lavoro discografico di Lorenzo, intitolato “In Cile Veritas”: Sapevi di me, Vorrei chiederti, Mary Jane, Parlano di te, Ascoltando i tuoi passi catturano le attenzioni del pubblico riscontrando un caloroso feedback. Lorenzo porta avanti il primo concerto di questa nuova avventura live modellandosi e modulando la voce e l’emozione inanellando canzoni l’una dopo l’altra. In chiusura l’attesa e amatissima Cemento Armato rappresenta ancora il marchio di fabbrica di un song writer dallo stile ricercato ed elegante, mai stucchevole e spesso incisivo. Un brano di impatto che, a distanza di tanto tempo, riesce ancora a smuovere l’anima dall’interno.

Raffaella Sbrescia

Stefano Mannucci incontra Avincola, Dottori e Durden al N’Importe quoi

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Serata interamente dedicata alla romanità, alla canzone romanesca, e antipasto del gran concerto “Serenata per Roma” che si terrà al Teatro Quirino lunedì 15 dicembre, per omaggiare proprio il genere, e rivolgere un affettuoso pensiero ad una città che, pur attraversando un momento di grande difficoltà, rimane generosa, accogliente e meravigliosamente bella. Che a Roma davvero tutto si può dire meno di non essere stata, nel corso dei millenni, il punto di incontro di decine di etnie. Che alla fine si sono tutte inevitabilmente “romanizzate”. E’ un fascino contagioso quello della Capitale: oggi più che mai “capoccia der monno ‘nfame”, come cantava Venditti ai tempi del Folkstudio. E un pochino l’aria di quei tempi si respira anche questa sera, complice la calda atmosfera del N’importe Quoi e la divertente e sempre coinvolgente conduzione di Stefano Mannucci, che ha voluto incontrare i tre cantautori emergenti Gianmarco Dottori (che ricordiamo nell’ultima edizione di The Voice), Simone Avincola, e David Boriani noto al pubblico come Durden, nome d’arte che evoca reminescenze cinematografiche e letterarie a noi tutti care. I tre giovani talenti si sono alternati in un live acustico portando tutta la loro freschezza e simpatia, nel proporre le interpretazioni di brani famosissimi del repertorio romanesco: un repertorio sempre in bilico tra il sentimentale ed il malandrino.

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Andiamo da “Nina si voi dormite”, (un classico, vincitore del premio di San Giovanni del 1901, serenata di incredibile dolcezza, immancabile nel repertorio di tutti i più grandi interpreti del genere), al “Barcarolo” che Avincola ci rende in forma quasi “Dylaniana”. Un brano che mette sempre i brividi. Passiamo attraverso “Vecchia Roma” per arrivare a “Tirollallero”, uno dei momenti di maggior intensità compositiva e melodica del Rugantino, partorito dal genio di Garinei e Giovannini, con la collaborazione artistica di Luigi Magni e le musiche di Armando Trovajoli. Un evergreen ancora oggi portato in scena con grande successo. Non ci fanno mancare comunque le loro creature i tre cantautori romani. L’ intensa e introspettiva “Il bagno inglese” di Durden, “Dannata Felicità“, storia “autobiografica” di un amore non proprio a lieto fine per Dottori (e qualcuno sussurra un “aho, meno male che se so’ lasciati, sinno’ nun la scriveva ‘sta canzone così bella”), e una tappa al “Km. 28″ per Avincola….una tappa in programma con l’uscita del nuovo album, prevista per la primavera ventura.

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Insomma, siamo partiti sorridendo e ce ne siamo andati via cantando tutti insieme la storia commovente di “Lella”, la moje de Proietti, er cravattaro, in attesa della seratona al Quirino, cui prenderanno parte Mannarino, Noemi, Dolcenera, Diodato, Elena Bonelli, Zibba, Nathalie, Mario Venuti, Mariella Nava, Raiz & Mesolella, Jack Savoretti e Renzo Rubino. Tutti insieme per sostenere un orgoglio capitale che, mai come oggi, sente il bisogno di essere riscoperto.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

 

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

 

Mannucci incontra @ N'Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

Mannucci incontra @ N’Importe Quoi Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

“A note spiegate”, allo Jarmush di Caserta il jazz secondo Daniele Sepe

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Il ritorno del “Capitano” – Daniele Sepe allo Jarmush di Caserta presenta i seminari del 2015. E’ tornato al suo sax Daniele Sepe,dopo un’operazione alla mano sinistra, che ci ha tenuto tutti (noi “feisbukkini” che gli auguriamo il buongiorno ogni mattina), col fiato sospeso. Lo ha fatto in tempi brevissimi,accompagnato dalla formazione dei fedeli Davide Costagliola, Tommy De Paola e Paolo Forlini al Jarmush di Caserta, presentando i laboratori che si terranno a partire da Gennaio 2015.  ”A note spiegate”, così si chiama il progetto, che ha già vissuto una fortunata stagione e che ci fa prendere confidenza con il jazz, alla maniera di Daniele: divertente, accessibile, arricchita da aneddoti, racconti, battute, ironia, ed ovviamente musica. Tanta musica e tante note che escono “miracolosamente corrette” da quella mano che riprende a a scaldarsi e scaldarci. Ci racconta le sue esperienze, Daniele, brevemente, per farci “assaggiare” quanto andremo a gustare col nuovo anno. Ci parla di Zappa, ce lo narra a parole ed in musica, con Peaches en Regalia, (uno dei brani più famosi e più eseguiti del Mito dissacratore e bizzarro), e coinvolgendo Costagliola in una esilarante vocalizzazione su Sofa : roba da fare invidia a “Je t’aime….moi non plus” insomma. Ci racconta e ci musica le sue esperienze in ambito cinematografico, (e sempre noi di feissbuk sappiamo quanto ami il cinema), soffermandosi soprattutto su Terry Gilliam, che, è evidente, gli sta particolarmente a cuore, per avergli lasciato assoluta libertà interpretativa sui suoi fotogrammi. Ci racconta di come Fellini girasse le scene con la musica di sottofondo, utilizzando sempre gli stessi tre brani a cadenza (uno per tutti “l’entrata dei gladiatori”), da cui poi sono nati i capolavori di Rota.

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Ci coinvolge, ci diverte….ci affascina, ci fa capire che il Jazz non è solo “compenetrazione intimistica in bianco e nero”, ma può essere, anzi, è giusto che sia un’esplosione di divertimento a colori (a dispetto della fotogallery, che una lampadina di più l’avrebbe gradita….ma va bene così: c’era atmosfera….). Allo Jarmush Sepe è di casa, il pubblico segue attento e divertito. E se alla fine ci aspettiamo Black Market, non possiamo che esultare di “delusione” quando il basso accenna le prime tre note della “Milano da Bere”. Birdland, per concludere che ce ne faremmo fare una al giorno di lezione da docenti così. Le grandi doti di Daniele, quelle che lo rendono diverso, speciale, unico, sono la generosità e la capacità di semplificazione. E il Jazz diventa qualcosa di accessibile a tutti e non riservato ad un pubblico di “addetti ai lavori”.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

 

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

 

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

 

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

 

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

 

 Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

Daniele Sepe @ Jarmush Ph Roberta Gioberti

 

 

Paolo Fresu Quintet live a Napoli, la photogallery del concerto

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Lo scorso 6 Dicembre la rassegna Napoli Jazz Winter ha  celebrato i 30 anni di carriera del trombettista Paolo Fresu con una serata al Teatro Delle Palme di Napoli. Nato nel 1934, il progetto Paolo Fresu Quintet riunisce il trombettista e filicornista sardo ai componenti della band originale:Trino Tracanna (sax), Roberto Cipelli (pianoforte),Attilio Zanchi (contrabbasso) e Ettore Fioravanti (batteria). Il live ”30!” a cui ha assistito il pubblico partenopeo rappresenta un importante traguardo artistico per Fresu, una tappa fondamentale nel viaggio musicale sulle strade del jazz. Il coronamento di tre decenni d’arte vissuti in comune.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

Paolo Fresu 5tet @ Napoli Jazz Winter

 

 

 

 

 

 

Club Dogo: al via il “Non siamo più quelli di Mi Fist” tour

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Lo scorso 5 dicembre ha preso il via, da Napoli, il  “Non siamo più quelli di Mi Fist” tour, la nuova avventura live dei Club Dogo che, dopo il grande successo ottenuto dal loro ultimo album di inediti, comprensivo dei primi due singoli  ”Fragili” e “Weekend”, accompagnano il pubblico all’interno di un viaggio musicale piuttosto variegato: rock, dance, elettronica, ma anche sonorità acustiche con sfumature reggae arricchiscono il repertorio dei Club Dogo con un effetto finale piuttosto sorprendente.

La scaletta:

  • Spacco tutto
  • Saluta i king
  • Weekend
  • Noi siamo il club
  • Sayonara
  • Il mio mondo le mie regole
  • Soldi
  • All’ultimo respiro
  • Brucia ancora
  • Il ragazzo d’oro
  • Inno nazionale
  • Brivido
  • Gli anni d’oro
  • Zarro
  • Chissenefrega
  • Sai zio
  • Minchia boh
  • Puro Bogotà
  • Tutto ciò che ho
  • Se tu fossi me
  • P.E.S
  • Dieci anni fa
  • Una volta sola
  • Lisa
  • Fragili

Gli appuntamenti dal vivo confermati:

12/12 TREPUZZI (LE) Livello 11/8

13/12 MODUGNO (BA) Demodè

27/12 SAN BIAGIO DI CALLALTA (TV) Supersonic Music Arena

31/12  OLBIA Molo Brin

09/01 FIRENZE Obihall

10/01 NONANTOLA (MO) Vox Club

15/01 LUGANO Musicnet – Spazio Esposizioni

16/01 VENARIA REALE (TO) Teatro Concordia

28/01 MILANO Alcatraz

29/01 MILANO Alcatraz nuova data

 

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

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Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

 

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

 

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

Club Dogo @ Casa della musica Ph Luigi Maffettone

 

 

Intervista ai Santa Margaret: “La musica dal vivo racchiude la nostra magia”

Santa Margaret

Santa Margaret

I Santa Margaret nascono a Milano dall’incontro della cantautrice Angelica Schiatti con il chitarrista Stefano Verderi. Negli ultimi due anni la band si è dedicata alla composizione di brani originali, richiamando nel progetto altri musicisti di grande esperienza come Leonardo Angelicchio (tastiere), Ivo Barbieri (basso) e Marco Cucuzzella (batteria). Dopo aver aperto i concerti di Deep Purple e Beth Hart, i Santa Margaret sono stati scelti come artisti del mese da MTV New Generation e la scorsa estate hanno calcato il palco del Coca Cola Summer Festival 2014 trionfando con il brano “Riderò”. “Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1” (Carosello Records), è , invece, il titolo del loro EP d’esordio, nucleo centrale dell’intervista in cui la band si è raccontata ai nostri lettori.

Cosa raccontano al pubblico i Santa Margaret e cosa vorrebbero raccontare in futuro?

I Santa Margaret raccontano la propria storia, fatta di mesi di sala prove, di emozioni, di conquiste, di speranze, di sconfitte, di musica ascoltata e vissuta fino all’ultima nota, di serate, di parole e di sperimentazioni. I Santa Margaret non escono da un talent e non si vogliono bruciare una carriera in pochi mesi. Quello che i Santa Margaret sanno fare bene è suonare e invitiamo il pubblico a vederci dal vivo più di ogni altra cosa. Nel futuro racconteremo le stesse cose con sempre più consapevolezza ed esperienza.

Come siete arrivati alla formula attuale del vostro suono?

Come dicevamo, dopo ore e ore di sala prove. Il suono nasce dalle mani del musicista e dalle corde vocali della cantante. Quello che abbiamo fatto in studio è stato riportare su nastro i nostri suoni. Nessun “aiutino” del computer, solo un’attenta esecuzione e cura nella scelta degli strumenti; un lavoro più artigianale rispetto a come si registrano oggi i dischi.

Cosa significa per voi avere una frontwoman all’interno del contesto artistico italiano?

Significa riproporre una formula che è un po’ scomparsa negli anni. Già le band in Italia fanno più fatica ad emergere a livello discografico  e poi una frontwoman è ancora più raro trovarla, sempre per il fatto che forse le discografiche tendono ad isolare le cantanti donne…oppure per chi sa quale oscuro motivo. In Italia abbiamo avuto (negli anni 70) grandissime formazioni capitanate da donne.

Quali sono i temi, le storie, i messaggi contenuti nel vostro primo Ep “Il suono analogico cova la sua vendetta vol.1”?

C’è un forte messaggio di speranza che pervade i nostri testi, frutto di esperienze vissute e di osservazione del mondo in cui viviamo. Non è un mistero che oggi regna un po’ di pessimismo o di preoccupazione per il futuro. Noi siamo convinti che il destino lo si può anche cambiare se innanzitutto ci rimbocchiamo le maniche per darci da fare, senza stare troppo a lamentarci di un presente poco soddisfacente. Esiste sempre un piano B…come un lato B del vinile.

A cosa è dovuta la scelta di pubblicarlo in vinile?

Perchè è il supporto che più preferiamo, dove riteniamo che la musica si goda meglio. Il CD è un supporto digitale ormai vecchio, il digitale vero è su computer o smartphone; e infatti il nostro disco è disponibile anche in download gratuito dal nostro sito (santamargaret.com) o sulle principali piattaforme di streaming (Spotify, Deezer etc.).

Santa Margaret - Angelica

Santa Margaret – Angelica

Come avete vissuto l’esperienza del “Coca Cola Summer Festival”?

Benissimo, è stata un’esperienza inaspettata e divertente. Una folla mai vista prima, ci siamo sentiti catapultati dalla sala prove direttamente nel cuore dello showbiz, una grande emozione per noi.

Come vi siete interfacciati con la scelta del vostro singolo “Riderò” per il film di Aldo, Giovanni e Giacomo “Il ricco, il povero e il maggiordomo”, in uscita il prossimo 11 dicembre?

Un incontro casuale e fortuito, capitato proprio nel momento in cui il film cercava musiche e canzoni per la colonna sonora. Si sono imbattuti nell’ascolto del nostro disco grazie alla nostra etichetta (Carosello Records) e gli è piaciuto. Ne siamo onorati.

Nel nuovo anno pubblicherete il secondo volume del vostro lavoro discografico…cosa dovremo aspettarci? Cosa cambierà e cosa, invece, rappresenterà il filo conduttore tra i due lavori?

Uno dei prossimi brani è infatti già nella colonna sonora del film di Aldo Giovanni e Giacomo; altri sono stati registrati nella stessa sessione di registrazione di questo primo EP e altri ne stanno per nascere. Manterremo la nostra filosofia “vintage” e analogica, ma ci saranno anche altre influenze musicali oltre al blues che spesso citiamo come nostra fonte di ispirazione.

Dove e quando potremo ascoltarvi dal vivo?

Le date imminenti sono il 9 gennaio a Belluno e il 17 gennaio a Bellaria (Rimini), altre date stanno venendo fuori man mano e per un aggiornamento vi rimandiamo sempre al nostro sito www.santamargaret.com o ai nostri social.

Raffaella Sbrescia

Video: “Riderò”

Salva Gente tour: la qualità e la carica dei Marta sui tubi all’Alcatraz di Milano

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Grande successo per l’appuntamento milanese del tour dei Marta sui Tubi legato al best of “Salva Gente”. Quella all’Alcatraz è stata l’unica data in Lombardia della band siciliana che quest’anno festeggia il decimo anno di una carriera costruita tassello dopo tassello con cura e dedizione. Attraverso le loro canzoni cesellate con minuzia artigianale, i Marta sui Tubi hanno saputo crearsi un profilo artistico credibile e prestigioso. Al centro del live meneghino dello scorso 3 dicembre, Giovanni Gulino e soci hanno collocato le proprie inconfondibili melodie con  arrangiamenti, ora movimentati ora più intimi ed essenziali. Vigore, energia, emozione e coinvolgimento hanno scandito le 20 canzoni proposte in scaletta e che hanno composto il viaggio nel tempo della band. Ben riuscita anche la sorpresa  con il duetto eseguito con Malika Ayane sulle note del brano intitolato “La Ladra”.  I Marta sui Tubi conservano, dunque,  un inalterabile fascino dettato soprattutto dalla loro qualità contenutistica e strumentale, saldo  ed ormai irrinunciabile marchio di fabbrica.

The Sweet Life Society live @ Auditorium Parco della Musica di Roma: quando il concerto è una festa

 

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

Lo scorso 29 novembre gli Sweet Life Society hanno inondato di energia l’Auditorium Parco della Musica di Roma, in occasione di una delle date conclusive del Roma Jazz Festival, grazie alla loro vulcanica esibizione live.  Alle tipiche atmosfere swing e vintage,proprie della prima metà del ‘900 e che contraddistinguono il mood del loro repertorio, i cinque giovani e brillanti musicisti uniscono coinvolgenti sonorità elettroniche creando una miscela musicale inedita e convincente denominata  “electroswing”. Passato, presente e futuro vivono in un live concepito  per mettere in risalto brani originali, testi ironici, ricchi di inserti di rap e graffianti sonorità futuribili. Lo spettacolo, ideato dai founders Gabriele Concas e Matteo Marini, gioca sui contrasti, curati fin nei minimi particolari e  si avvale, tra l’altro, anche di filmati in bianco e nero, dj set, abiti vintage a completamento di un progetto ambizioso, che ha ricevuto ottimi riscontri all’estero e che si configura come una delle realtà italiane più interessanti di questo periodo.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

The Sweet Life Society @ Auditorium Parco della Musica Ph Roberta Gioberti

 

Roma Jazz Festival: gran finale con l’anteprima nazionale dell’Orchestra Operaia

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Lo scorso 30 novembre l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi ha chiuso il “Roma Jazz Festival” ambientato all’Auditorium Parco della Musica di Roma con un concerto comprensivo degli arrangiamenti originali dei  manoscritti di Glen Grey e della Casaloma, provenienti dagli archivi dell’Università di Newark (diretta da Dan Morgenstern, figura preminente della critica Jazz internazionale), scritti per Lionel Hampton, Count Basie, Duke Ellington, Benny Goodman e Chick Webb. L’Orchestra Operaia prende, infatti,  ispirazione dalle band che si formarono durante la Grande Depressione, le cosiddette “Orchestre Cooperative”che nacquero come reazione alla grande crisi del post Wall Street Crash e che all’epoca furono straordinarie fucine di talenti inaugurando la celeberrima Swing Era. Protagonisti del palcoscenico:  Marta Colombo, voce; Mario Caporilli, Fabio Gelli, trombe; Stan Adams, Luigino Leonardi, Roberto Pecorelli, tromboni; Claudio Giusti, Alex Tomei, Carlo Conti, Duilio Ingrosso, sassofoni e legni;Alessandro Gwis, pianoforte; Manlio Maresca, chitarra; Marco Loddo, basso; Pierpaolo Ferroni, batteria con l’ausilio di alcune special guests come Andrea Tofanelli, tromba; Marco Guidolotti, clarinetto; Andrea Biondi, vibrafono . Il progetto, presentato in anteprima nazionale, è stato arricchito anche  con filmati d’epoca, l’esibizione di ballerini di Lindy Hop, guidati da Vincenzo Fesi.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica - Roma Ph Roberta Gioberti

Orchestra Operaia @ Auditorium Parco della Musica – Roma Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

Kudsi Eeguner Ensemble live @ Teatro Acacia

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Al Teatro Acacia di Napoli i Canti d’amore del Mediterraneo hanno aperto il concerto di Kudsi Erguner, il più grande suonatore di ney (flauto di canna), tenutosi lo scorso 30 novembre nell’ambito del Forum delle Culture di Napoli. Culla della civiltà e fonte di conoscenza, il Mare Nostrum è ormai sempre più al centro di drammatici fatti relativi alla cronaca nera contemporanea. Il ruolo di Kudsi Erguner è, dunque, quello di riportare alla luce gli aspetti più felici e fecondi della cultura mediterranea.  Dalla poesia di Rumi l’artista ha unito, infatti, i canti sufi ai canti profani che celebrano l’amore nelle diverse culture del Mediterraneo. L’ottomano, il turco e l’arabo si uniscono ai canti in greco della liturgia bizantina e ai canti para-liturgici di Maftirim in ebraico e in giudeo-spagnolo creando, di fatto, una contaminazione linguistica e musicale di notevole pregio culturale. Ad affiancarlo un nutrito gruppo di valenti musicisti: Waed Bouhassoun, voce (Siria), Bora Uymaz; voce (Turchia), Baka Spiridula, voce (Grecia), Emin Esen, kanoun (Turchia), Ufuk Kaan Icli, oud (Turchia), Sukru Kabaci, clarinetto (Turchia), Michalis Kouloumis, violino (Cipro), Bruno Caillat, percussioni (Francia).

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

Kudsi Eeguner Ensemble @ Teatro Acacia Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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