The Field – The Forest: l’itinerario musicale a doppio percorso di Joseph Parsons

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Esce il 26 Agosto 2016 “The Field The Forest”, il nuovo lavoro del cantautore statunitense Joseph Parsons. All’interno di questo doppio EP l’artista racchiude non solo due diversi stili di scrittura ma anche due livelli di espressione e relativa interpretazione.  Se “The Field” è attraversato da un mood meditativo, incentrato sulla natura delle relazioni interpersonali, “The Forest” è, invece, più avvincente e conturbante. Le due anime del disco, seppur apparentemente diverse, sono facce complementari dello stesso nucleo. Il primo ciclo di canzoni contenute in “The Field” affronta la natura degli intrighi amorosi e la sfida del mantenere una relazione viva nel tempo attraverso ballate romantiche, malinconiche, melodiche, struggenti. Si va dal blues-country filmico di “All the way”: I’m ever thankful for your love I need to feel more of us. Never sure I’m what you need help me solve the mistery ai racconti dai risvolti socio-cuturali raccontati in “Berlin” passando per l’amore salvifico evocato in “Need you”: To make everything right take away my blues, turn them whites. All I need to do is reach for you I need you, I need you. Ultima tappa di questo primo itinerario èFragile moon”, brano in cui melancolia e ricordo si fondono perseguendo una sorta di misticismo.

Joseph Parsons

Joseph Parsons

Sonorità decisamente più dure e cupe vestono le parole dei testi contenuti in “The Forest” in cui Parsons esplora tematiche quali la mortalità, la guerra e l’amore. Buono e convincente anche il contributo energico ed avvincenti dei musicisti di Parsons. Il viaggio riprende con l’urlo liberatorio e terapeutico di “Scream”: I’m a restless man and I seek a way for in my heart I am questioning the why, the where, tomorrows bring, canta Joseph, mentre un attimo dopo si fa più cupo ed intimista in “Baying”. Un rock tiratissimo attraversa le fibre di “Bliss” lasciando successivamente spazio al brano più importante di tutto il lavoro, ovvero “Shadowland”. Perduto, insicuro e sperduto tra le onde della vita, Parsons pare sprofondare tra le ombre salvo poi individuare una sponda sicura, proprio all’ultimo momento, tra i versi di “Horizon”, brano dallo stile pastorale e folk di stampo britannico con cui il cantautore si congeda lasciandoci credere che per ogni caduta c’è sempre una risalita.

Raffaella Sbrescia

Il Bosco che suona: alla scoperta della foresta dei violini in Val di Fiemme

Il Bosco che Suona - Trentino

Il Bosco che Suona – Trentino

Nel cuore del Trentino esiste un luogo speciale denominato Val di Fiemme. L’intero territorio e la relativa popolazione trovano un saldo punto di riferimento nella  Magnifica Comunità della Val di Fiemme, istituzione che risale al XII secolo e che ad oggi si occupa non solo della gestione dei beni del territorio come boschi, malghe, prati, il pascolo del bestiame, la caccia e la pesca ma anche del mantenimento dell’identità storica, sociale e culturale della valle stessa. All’interno di questo contesto si erge il “Parco Naturale di Paneveggio – Pale di San Martino”, istituito nel 1967 ed ampliato nel 1987 che si estende tra Val di Fiemme, Primiero e Val di Fassa. Tra le pareti rocciose e i corsi d’acqua si sviluppano anche i boschi di Paneveggio, meglio conosciuti come la “Foresta dei violini” dove crescono gli abeti rossi da risonanza tanto amati da Antonio Stradivari, il più noto liutaio di tutti i tempi che, ai primi del Settecento, raggiungeva questa foresta per scegliere personalmente i ceppi da cui ricavare i suoi preziosi violini. Da allora questi abeti sono noti in tutto il mondo per le loro qualità tecnoacustiche, pagate a “peso d’oro” per realizzare le tavole armoniche di organi, pianoforti, violini, viole e altri strumenti a corda.

Il Bosco che Suona - Trentino

Il Bosco che Suona – Trentino

Durante l’estate alcuni musicisti di fama internazionale che partecipano al Festival “I suoni delle Dolomiti”, organizzato da 22 anni con maestria e conseguente successo da Trentino Marketing, in collaborazione con le locali Apt, sono chiamati a scegliere un abete del “Bosco che suona”. Si tratta del dono della Val di Fiemme a chi diffonde nel mondo melodie sublimi. Durante le cerimonie di battesimo degli alberi, Marcello Mazzucchi, “il poeta degli alberi” rivela il carattere e la storia dell’abete scelto dal musicista in modo sempre diverso e sempre emozionante. Il rito si conclude con l’esecuzione di un brano che l’artista dedica al suo abete creando una misteriosa comunione mistica tra uomo e natura.

Il Bosco che Suona - Trentino

Il Bosco che Suona – Trentino

Passeggiare nel “Bosco che suona” è, in effetti, un’esperienza sensoriale intima e coinvolgente, ognuno la vive in maniera molto personale ma il sentimento comune è quello di fratellanza solidale con gli elementi della natura. Suggestiva ed imponente anche la presenza del “custode” del Bosco; un larice dotato della circonferenza di 290 cm, un’altezza pari a 38 metri e un’età di circa 200 anni che presenta ancora i segni di un fulmine che l’ha colpito dieci anni fa e che miracolosamente non ne ha compromesso la vigoria e vitalità.

Il Bosco che Suona - Trentino - Alessandro Arici

Il Bosco che Suona – Trentino – Alessandro Arici

Bellissima anche la performance di Alessandro Arici nei panni del crampus o del più comunemente noto “omm selvadic”. Da anni in campo per la diffusione e la tutela del teatro a fini pedagogici, l’attore si è reso protagonista di un suggestivo monologo incentrato sulla salvaguardia della genuinità del rapporto uomo-natura; un momento di raccoglimento e di riflessione unico e prezioso. Un messaggio da custodire nel cuore insieme alle immagini di luoghi tanto belli da sembrare incantati.

Raffaella Sbrescia

Come arrivare: Arriva a Predazzo , prosegui in macchina verso la Valmaggiore e parcheggia in loc. Paluat e prosegui a piedi per circa 15 minuti, dei cartelli a forma di violino ti guideranno!

Il Bosco che Suona - Trentino

Il Bosco che Suona – Trentino

I prossimi appuntamenti del festival “I Suoni delle Dolomiti”:

A Villa Welsperg sulle Pale di San Martino ci saranno i Musica Nuda,special guest Ilaria Fantin. In Val Duron, il 3 agosto si terrà uno dei concerti clou della rassegna: le note del pianoforte di un maestro del calibro di Stefano Bollani si diffonderanno nel verde dei prati del Rifugio Micheluzzi (ore 13). Mario Brunello e Yong Min Cho saranno in Val di Non il 10 agosto per “La danza del violoncello”. Cristina Donà, Rita Marcotulli, Enzo Pietropaoli, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Saverio Lanza e Cristiano Calcagnile saranno i protagonisti dell’evento denominato “Amore che vieni amore che vai. Fabrizio De Andrè, le donne e altre storie. Malga Canvere, invece, il 22 agosto (ore 13) ospiterà un duo speciale composto da Ballakè Sissoko e Vincent Segal che unirà Africa ed Europa mentre il concerto di chiusura del festival, il 26 agosto sarà affidato alle note della Barcellona Gipsy Balkan Orchestra, capace di infondere ritmo e allegria a tutta la panoramica conca del Ciampac (ore 13 ) che la ospiterà.

Il Bosco che Suona - Trentino

Il Bosco che Suona – Trentino

Un incontro Tête-à-tête con Daniele Celona al Chiostro Bistrot di Milano

Daniele Celona live @ Chiostro Bistrot -Milano

Daniele Celona live @ Chiostro Bistrot -Milano

In Corso di Ripa Ticinese a Milano esiste un posto molto interessante dove trascorrere una serata estiva all’aperto senza rinunciare ad un tocco di cultura. Stiamo parlando del Chiostro Bistrot, aperto lo scorso maggio negli splendidi chiostri del Museo Diocesano, nonché location dell’inedita rassegna musicale Chiostro d’Estate. Immersi tra verde e musica, in questo luogo ricco di storia, arte e cultura ci siamo fregiati degli affreschi di storie di personaggi fragili, a volte rassegnati a volte rabbiosi, a volte indifesi a volte indifendibili, immersi in una società schizzata, nonchè figli della penna del cantautore Daniele Celona. Torinese con origini sarde e siciliane, questo artista appartiene alla categoria dei cantautori che utilizzano le canzoni come una sorta di personale terapia, con l’esigenza di sezionare determinate dinamiche collettive, di comprendere e denunciare derive e storture della realtà in cui viviamo.

Daniele Celona live  feat. Levante - Chiostro Bistrot - Milano

Daniele Celona live feat. Levante – Chiostro Bistrot – Milano

 Accompagnato dall’ottimo Marco Di Brino al basso, Celona ha proposto al raccolto pubblico un’ampia selezione dei suoi brani puntando non solo sull’impatto sonoro ma anche sull’espressività vocale, la nitidezza delle melodie e la potenza di testi dai toni forti. La forma canzone di Celona è spontanea e facilmente fruibile eppure conserva al proprio interno del proprio nucleo dei significanti di indiscusso spessore testimoniando in maniera tangibile un talento puro e genuino. Prezioso il duetto a sorpresa con Levante (a Milano per la registrazione del nuovo album), sulle note di “Atlantide”, brano bellissimo e complesso, in cui la storia e la voce di Daniele Celona si intreccia alla perfezione con l’interpretazione di Levante, compagna di aspirazioni, provini e moltissimi palchi.  Reduce dalla pubblicazione dell’ep “Dalla Guerra alla Luna – Live @ Diavolo Rosso”, Celona fa dunque la propria dichiarazione di esistenza con la giusta dose di incoscienza e si prepara ad un’estate tra Centro e Sud Italia in attesa di tre grandi concerti ad ottobre che si terranno a Roma, Torino e Milano.

Raffaella Sbrescia

Lo show ipnotico dei Chemical Brothers al Market Sound: una notte di diletto alle porte della metropoli

The Chemical Brothers - Market Sound - Milano

Musica concepita come elemento di rottura e scardinamento di regole e schemi precostituiti. Questo è quello che fa l’elettronica, questo è quello che è avvenuto al Market Sound di Milano con la performance live dei Chemical Brothers. Grande, grandissima affluenza quella che si è vista nel villaggio dei balocchi, quello che già da un paio di mesi è il punto di riferimento per chi necessità di staccare la spina dal tran tran metropolitano.

The Chemical Brothers - Market Sound - Milano

The Chemical Brothers – Market Sound – Milano

Se 24 anni fa il duo di Manchester partiva dai più piccoli club di Londra, oggi i The Chemical Brothers sono tra i più grossi esponenti della scena elettronica mondiale grazie alla loro inconfondibile cifra stilistica e alla sempre massiccia presenza di pubblico ai loro live show. La serata, scandita dapprima dal warm up del dj Paolo Bolognesi a cura di m2o, dall’opening dj set del duo britannico Sigma (alle 21) e dall’after show di Gramatik (alle 0.15) ha rappresentato un raro momento di distensione a tutto spiano. Spaziando dal big beat, al trip hop, fino alla techno, lo show multimediale dei Chemical Brothers è stato ipnotico.

The Chemical Brothers - Market Sound - Milano

The Chemical Brothers – Market Sound – Milano

Il segreto sta anche nei capolavori creati da Adam Smith, noto visual artist, autore di quelle che sono a tutti gli effetti parti integranti di uno spettacolo non solo da ascoltare ma soprattutto da vedere. Un’esplosione estetica e sonora in grado di coinvolgere lo spettatore in una dimensione accattivante ma prima di tutto divertente.

The Chemical Brothers - Market Sound - Milano

The Chemical Brothers – Market Sound – Milano

Il concerto apertosi al ritmo di “Hey boy, hey girl… superstar dj’s, here we go!”, è proseguito alternandosi tra le hits contenute negli otto dischi pubblicato dal duo: “Sometimes I Feel So Deserted, Go, l’ ultimo “Born in the Echoes fino al medley di Setting Sun, “Out of Control e i grandi classici “Galvanize e Block Rockin’ Beats. Con uno spettacolo compatto, sintetico e stimolante, i Chemical Brothers hanno mostrato di essere in grande forma sebbene abbiano voluto mettere l’accento su sonorità meno impattanti a favore di una nuova linea leggermente più oscura ed in linea con lo sconvolgimento emotivo che attraversa gli animi d noi tutti in questo specifico momento storico.

Raffaella Sbrescia

Eugenio Bennato live al Campania Sound Experience. Le foto del concerto

Eugenio Bennato - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato è uno dei fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare (1969) e dei Musicanova (1976) insieme a Carlo D’Angiò. È autore di diverse colonne sonore tra cui quella dello sceneggiato televisivo del 1980, L’eredità della priora, tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Alianello, La stanza dello scirocco, per la quale vinse nel 1999 il Nastro d’Argento per la miglior colonna sonora e Totò Sapore e la magica storia della pizza, cartone animato del 2003, la cui colonna sonora è firmata da entrambi i fratelli Bennato.
Nel 1998 fonda il movimento Taranta Power con l’intento di promuovere la Taranta attraverso musica, cinema e teatro. Nel 1999 esce l’album omonimo, Taranta power. Compie una tournée internazionale lo stesso anno nell’est Europa.

Eugenio Bennato - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Canzoni di contrabbando è il nuovo album di Eugenio Bennato: una raccolta in cui il cantautore napoletano ripercorre il proprio ultratrentennale percorso artistico da Brigante se more, brano del 1980, alla nuova, unica canzone inedita del disco, Mon père et ma mère. Alcuni dei brani sono stati risuonati, ricantati e rimixati.
Chitarre ad arricchire e a colorare di moderne armonie la musica del sud fatta di accordi semplici, circolari ed irresistibili. Ed i racconti di un percorso di ricerca e di creatività che va a toccare temi che sono diventati materia viva della cultura di oggi, dalla questione meridionale al brigantaggio storico, dalla partenza dei bastimenti per le lontane Americhe alla nuova migrazione dagli altri sud del mondo.
Ad accompagnarlo, Ezio Lambiase (chitarra), Mujura (chitarra e basso), Sonia Totaro (voce e danza), Giustina Gambardella  (percussioni), Mohammed Ezzaime El Alaoui (voce e viola).

Le foto sono a cura di: Anna Vilardi (inviata a Giffoni Vallepiana)

Eugenio Bennato - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Eugenio Bennato – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

 

 

 

Umbria Jazz 2016 chiude in bellezza con i live di Stefano Bollani e Chick Corea

Umbria Jazz 2016 - Stefano Bollani ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – Stefano Bollani ph Roberta Gioberti

Il sipario è ormai calato da qualche giorno sull’ Umbria Jazz 2016 e anche questa edizione si è conclusa con una serata all’altezza delle altissime aspettative che vi si erano riposte. Prima Stefano Bollani e poi Chick Corea. Avevamo avuto già modo di conoscere ed apprezzare l’ultimo lavoro di Bollani “Napol Trip”, comprensivo di canzoni condite con spezie elette e cosmopolite aggiunte dall’eccellente Maestro e polistrumentista Daniele Sepe, Nico Gori e i suoi clarinetti magic ed il versatile Jim Black .

Umbria Jazz 2016 - Stefano Bollani ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – Stefano Bollani ph Roberta Gioberti

Leggi l’ntervista e la recensione: http://www.ritrattidinote.it/interviste/stefano-bollani-napoli-trip-album.html

Umbria Jazz 2016 - Chick Corea ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – Chick Corea ph Roberta Gioberti

L’ultimo concerto in programma è quello di Chick Corea, cui UJ ha voluto fare il regalo per i settantacinque anni compiuti lo scorso 12 giugno. Accompagnato dal contrabbasso di Christian McBride, Kenny Garrett, nel novero dei migliori sassofonisti e flautisti dal 1978,  il trombettista Wallace Rooney e Marcus Gilmore, membro del trio di Vijay Ijer, il grande Chick Corea ha semplicemente posto la ciliegina su una torta praticamente perfetta.

Le foto sono a cura di: Roberta Gioberti (inviata a Perugia)

Umbria Jazz 2016 - Stefano Bollani ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – Stefano Bollani ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 - ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 - ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 - ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 - Chick Corea ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – Chick Corea ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 - ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 - Daniele Sepe ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – Daniele Sepe ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 - ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 - ph Roberta Gioberti

Umbria Jazz 2016 – ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

 

 

 

 

Campania Sound Experience: Enzo Avitabile e M’Barka Ben Taleb

 

 

Campania Sound Experience - Enzo Avitabile e M'Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Campania Sound Experience – Enzo Avitabile e M’Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Il pop, il ritmo afro-americano, la musica antica e il canto sacro. Enzo Avitabile ha sempre vissuto nella ricerca di un suono inedito, non solamente originale ma vitale ed essenziale. Da bambino, Avitabile ha studiato il sassofono; da adolescente si esibito nei club napoletani affollati dai clienti americani. Quindi si è diplomato nella disciplina del flauto al Conservatorio  di Napoli San Pietro a Majella e ha iniziato a collaborare con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner.

Campania Sound Experience - Enzo Avitabile e M'Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Campania Sound Experience – Enzo Avitabile e M’Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Tra il 1982 ed il 1994 vengono pubblicati dall’ etichetta discografica  EMI i suoi primi  8 Albums, tra cui Avitabile, suo album di debutto. Il 1996 costituisce una data che fa da spartiacque nella produzione di Avitabile: nuovi suggestivi arrangiamenti segnano il ritorno ad un linguaggio originario arricchito da neologismi contemporanei, con Aizetè (la cui titletrack è la colonna sonora del film  Incantesimo napoletano). Con Napoletana, nel Novembre del 2009, Enzo Avitabile raggiunge l’ennesimo coronamento della sua carriera artistica, vincendo il Premio Tenco 2009 per il miglior disco dell’anno nella categoria dialettale.

Campania Sound Experience - Enzo Avitabile e M'Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Campania Sound Experience – Enzo Avitabile e M’Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

 Dal 2004, pur non rinunciando al patrimonio lessico/musicale della sua terra, incontra un progetto musicale completamente nuovo, i Bottari di Portico, ensemble di antica tradizione rurale della Campania, protagonisti di numerosi Festival, e di pellicole cinematografiche firmate da Lina Wertmüller. Sul palco, con Avitabile, botti, tini, falci strumenti atipici diretti dal capopattuglia cadenzano antichi ritmi processionali che sono sana trance: non techno, ma “folk”. Anni di proficua collaborazione portano gli artisti alla produzione di numerosi lavori discografici, tra cui Black Tarantella del 2012, un progetto di più ampio respiro pubblicato in tutto il mondo da CNI.

Campania Sound Experience - Enzo Avitabile e M'Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Campania Sound Experience – Enzo Avitabile e M’Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi


M’Barka Ben Taleb
 è un’artista italo-tunisina importante voce del panorama musicale napoletano e definita dalla stampa “la risposta arabo-partenopea a Grace Jones”.
Inizia la sua carriera come vocalist di Tony Esposito e di Eugenio Bennato, conquistando rapidamente la stima e l’amicizia di grandi musicisti e cantautori italiani artisti, che le valgono proficue collaborazioni come James Senese, Enzo Gragnaniello e tanti altri.
Viene scelta da John Turturro per interpretare una delle protagoniste di Passione, film di culto del 2010 presentato alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia in cui M’Barka traduce in arabo “’O sole mio” e “Nun te scurdà” e partecipa alla catarsi di “Tammurriata nera”. Dal film nasce l’idea dello spettacolo Passione tour (2012), che porta M’Barka ad esibirsi sui palchi di tutta Italia al fianco di James Senese, Raiz, Fausto Mesolella, Peppe Barra, Pietra Montecorvino, la portoghese Misia, gli Spakkaneapolis 55 e Gennaro Cosmo Parlato, mescolando voci, musiche e culture. Torna a lavorare sul set con John Turturro nel 2013, nel film Fading Gigolò, uscito nelle sale cinematografiche italiane con il titolo Gigolò per caso, con Woody Allen, Sharon Stone, John Turturro, Sofia Vergara e Vanessa Paradis.

Campania Sound Experience - Enzo Avitabile e M'Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Campania Sound Experience – Enzo Avitabile e M’Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Anticipato dai singoli “Je t’aime moi non plus” e “Storia d’amore”, l’1 luglio 2014 esce il suo nuovo album, Passion fruit: una rilettura al femminile dello scandaloso Je t’aime moi non plus di Gainsbourg e un’altra canzone assolutamente maschile, Storia d’amore di Celentano, secondo singolo attualmente in rotazione radiofonica.
L’album infatti tiene insieme cover di brani che la voce unica della tunisina di Napoli e la produzione firmata dal beatmaker Tonico ’70, Arcangelo Michele Caso e Salvio Vassallo conducono in una nuova dimensione. Da sonorità arabe, a ritmi reggae; dal romantico omaggio a Edith Piaf con La vie en rose a inediti e duetti con il Maetro Enzo Gragnaniello e due talenti emergenti, ancora una volta partenopei: Alessio Arena che, ha firmato per M’BarkaNisciuno e il Tesoro di San Gennaro che firma il brano che dà il titolo all’album, impreziosito dall’emozionante seconda voce di Valentina Gaudini. Passion Fruit è un disco di svolta, di trasformazione, dal suono moderno, maturo, profonda mescolanza tra la lingua della sua terra d’origine e quei luoghi che l’hanno accolta (l’Italia e Napoli, la Francia, la Spagna).

 

Campania Sound Experience - Enzo Avitabile e M'Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Campania Sound Experience – Enzo Avitabile e M’Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Campania Sound Experience - Enzo Avitabile e M'Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Campania Sound Experience – Enzo Avitabile e M’Barka Ben Taleb ph Anna Vilardi

Le foto sono a cura di Anna Vilardi (inviata a Giffoni)

 

Campania Sound Experience: la musica degli Almamegretta a Giffoni

Almamegretta EnnEnne Tour - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Gli Almamegretta sono stati protagonisti del Campania Sound Experience 2016 di Giffoni lo scorso 20 luglio. Il gruppo musicale napoletano nato nel 1988 ha proposto al pubblico la propria miscela fatta di alternative rock intriso di richiami reggae, dub e reminiscenze classiche napoletane. In scaletta i vecchi successi estratti da album storici come Animamigrante (1993), Karmacoma (The Napoli Trip) ma anche i nuovi brani contenuti in EnnEnne (Sanacore / Goodfellas), il nuovo album uscito il 6 maggio 2016, il cui titolo è preso in prestito dall’acronimo di “Nescio Nomen”, una delle frasi coniate per registrare all’anagrafe chi nasce da genitori ignoti.

Almamegretta EnnEnne Tour - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Il disco contiene dieci canzoni – nove inediti e una versione di Ciucculatina d’a ferrovia, vecchio successo di Nino D’Angelo – e riunisce la line-up originaria della band – GennaroT (voce), Raiz, Paolo Polcari (batteria) e una serie di collaborazioni; dai già rodati – e facenti parte della live band – Fefo Forconi (tastiere), Mario “4mix” Formisano (chitarra), Salvatore Zannella (basso), Salvatore Zannella (percussioni), Albino D’Amato (dub master), oltre ai featuring di Adriano Viterbini e Michele Montefusco (chitarre), Paolo Baldini (basso), Maurizio Capone (percussioni), Wena (backing vocals), Lucariello, Carlo D’Angiò e Cristina Donadio (attrice teatrale e televisiva, co-protagonista nella seconda stagione di Gomorra – La Serie).

Le foto sono a cura di Anna Vilardi (inviata a Giffoni)

Almamegretta EnnEnne Tour - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour - Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

Almamegretta EnnEnne Tour – Campania Sound Experience ph Anna Vilardi

 

 

 

 

Robert Plant + Sensational Space Shifters allo Street Music Art: un live da antologia

Robert Plant + Sensational Space Shifters @ Street Music Art

Robert Plant + Sensational Space Shifters @ Street Music Art

Un’estate rovente quella di Milano, oseremmo dire senza esclusione di colpi. Non ultimo il grande concerto del leggendario Robert Plant, ex voce dei Led Zeppelin, considerato ancora oggi (e a ragione) un monumento vivente al rock. Sul palco dello Street Music Art all’Assago Summer Arena, insieme ai bravissimi Sensational Space Shifters, di cui fanno parte tra gli altri Liam “Skin” Tyson, il chitarrista blues Justin Adams, Dave Smith, Billy Fuller ed il gambiano Juldeh Camara, Plant ha sedotto il pubblico, compresi i più scettici puristi, con una performance breve ma incendiaria.

Robert Plant + Sensational Space Shifters @ Street Music Art

Robert Plant + Sensational Space Shifters @ Street Music Art

Il 68enne cantante inglese dalla voce inconfondibile, sempre in viaggio per il mondo alla scoperta di nuovi suoni, ha scelto di superare le consuete operazioni nostalgia a favore del fruttuoso incontro tra mondi musicali lontani tra loro. Dalla poliritmia africana alle tradizioni celtiche, passando per il blues ed il folk, quello di Plant è un melting pot di note che affonda la propria bellezza nella voce e nel carisma del frontman e nella solida poliedricità dei suoi musicisti.

Robert Plant + Sensational Space Shifters @ Street Music Art

Robert Plant + Sensational Space Shifters @ Street Music Art

La scaletta, a metà strada tra presente e il passato, cesella le glorie passate dei Led Zeppelin lasciandoli evolvere donando loro nuova vita. Si parte con “Poor Howard”, vestita dai suoni di banjo, chitarra blues e i suoni magici del goje, violino ante litteram dell’Africa occidentale. Strumenti, suoni, parole e suggestioni si alternano, si sovrappongono, per poi fondersi tra le trame di un mix studiato in maniera brillante ed intelligente. Il risulto è sinuoso, sensuale, eccitante. “Black dog”, “What is and what should never be” e poi, ancora, “No place to go” dei Fleetwood Mac, “Dazed and confused” corrono lungo le nervature di cuori tesi e pulsanti. Da brividi “All The King’s Horses”, caldissima l’attesa “Babe I’m Gonna Leave You”. Intensa e vibrante la suite strumentale eseguita per l’intro di “Fixin’ to die”. Geniale l’evoluzione di “I just want to make love to you”, nell’eterna “Whole lotta love”, mixata con “You need love” di Dixon e infine lasciata confluire in in “Hey! Bo Diddley”. Dopo un’ora e dieci, il sopraggiungere dei bis: la cover di “Bluebirds over the mountain”, trasformata in “Rock and roll” dei Led Zeppelin. Il secondo encore arriva a sorpresa ed è una vera e propria chicca: si tratta di “Going To California”, impreziosita da chitarra acustica e mandolino; la perfetta conclusione di un concerto da antologia.

 Raffaella Sbrescia

SETLIST

“Poor Howard”

“Turn it up”

“Black dog”

“Rainbow”

“What is and what should never be”

“No place to go” / “Dazed and confused”

“All the king’s horses”

“Babe I’m gonna leave you”

“Little Maggie”

“Fixin’ to die”

“I just want to make love to you” / “Whole lotta love” / “Hey! Bo Diddley”

“Bluebirds over the mountain”/ “Rock and roll”

“Going to California

I Suoni delle Dolomiti: il canto della lappone Mari Boine conquista all’alba.

L'alba de "I Suoni delle Dolomiti" - Trentino

L’alba de “I Suoni delle Dolomiti” – Trentino

Il Trentino è uno scrigno ricolmo di tesori e ogni anno, in estate, il forziere viene aperto per lasciare che appassionati di montagna, di natura e di musica possano ammirarne l’estasiante contenuto. Anche quest’anno l’incantesimo si è ripetuto grazie a “I suoni delle Dolomiti”, uno dei Festival più suggestivi d’Italia che riesce a racchiudere al proprio interno l’anima delle Dolomiti e alcuni dei più prestigiosi nomi del panorama musicale internazionale. Tra gli appuntamenti più originali c’è sicuramente il concerto all’Alba, un momento unico, prezioso ed irripetibile che richiede passione, preparazione e dedizione.

L'alba de "I Suoni delle Dolomiti" - Trentino

L’alba de “I Suoni delle Dolomiti” – Trentino

L’arrivo

Sveglia alle 3.30, breve colazione al volo e poi via, tutti in auto fino al Passo di San Pellegrino. L’aria è pungente e gelida, il cielo è ancora scuro, la notte si appresa ad uscire di scena ma il sole è lontano. Sorprende scoprire centinaia di escursionisti camminare a passo svelto verso il piazzale della funivia del Col Margherita. Sciarpa, cappello e giacca a vento non bastano a scaldarsi eppure l’emozione e l’incanto smorzano il tremolìo delle mani  illuminando lo sguardo perso tra le cime delle Dolomiti. Si sale nel buio della notte fino ai 2500 metri del Col Margherita, il cielo comincia ad illuminarsi mostrandosi terso come non mai. Migliaia di persone si sistemano sui sassi, assiepandosi come pinguini in Antartide.

L'alba de "I Suoni delle Dolomiti" - Trentino

L’alba de “I Suoni delle Dolomiti” – Trentino

Migliaia di colori, di occhi e di anime riunite nello stesso posto per godere della stessa voce; quella della cantante lappone Mari Boine che, insieme a Paolo Vinaccia, Corrado Bungaro, Carlo La Manna, Roger Ludvigsen, Giordano Angeli ha letteralmente accompagnato il sorgere del sole con la sua voce vorticosa e potente. Le sue movenze sciamaniche, la tangibile sintonia creatasi con i musicisti e l’irresistibile bellezza evocativa del posto hanno contribuito a rendere l’evento ancora più magico di quello che ci si potesse aspettare.

L'alba de "I Suoni delle Dolomiti" - Trentino

L’alba de “I Suoni delle Dolomiti” – Trentino

Il concerto

Un canto limpido, profondo, liberatorio che, quasi come un richiamo ancestrale, ha chiamato a raccolta migliaia di persone pronte a lasciarsi ammaliare. Con i suoi canti ispirati alla tradizione del popolo Sami, Mari ha raccontato di domande poste al vento, di danze dedicate al dio Sole che in Lapponia sparisce per mesi. La sua lingua è incomprensibile ma, anche quando canta in inglese l’artista arricchisce il suo canto di suoni e gorgheggi che dicono più di mille parole, la sua voce è energia da cogliere a piene mani mentre tutt’intorno si stagliano le cime del Focobon, del Cimon della Pala, dell’Agner e poi ancora la Civetta,  il Pelmo e la Marmolada. Dopo un’ora di incanto, il sole è già alto, lo sguardo è attonito, l’anima trabocca di emozioni, il freddo è un lontano ricordo.

L'alba de "I Suoni delle Dolomiti" - Trentino

L’alba de “I Suoni delle Dolomiti” – Trentino

Il rito si è concluso ma rimane tutto il tempo di fermarsi a scoprire ogni centimetro di luoghi millenari dal fascino eterno. Rocce porfiriche e carbonatiche si alternano tra pozze ghiacciate e scorci di monti intrisi di storie di guerra e di fame.  Irrinunciabile una passeggiata distensiva lungo i sentieri di Passo San Pellegrino fino alle sponde del bellissimo laghetto adiacente. Piante selvatiche e profumati larici sono i bonus concessi dalla natura a fronte di un’avventura faticosa ma oltremodo appagante.

L'alba de "I Suoni delle Dolomiti" - Trentino

L’alba de “I Suoni delle Dolomiti” – Trentino

Raffaella Sbrescia

 In agenda

 I Suoni delle Dolomiti continuano fino al 26 agosto. Il programma completo si trova su: www.isuonidelledolomiti.it

L'alba de "I Suoni delle Dolomiti" - Trentino

L’alba de “I Suoni delle Dolomiti” – Trentino

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