“Mano nella mano”, il nuovo album di Sergio Cammariere. La recensione

 CAMMARIERE Mano Nella Mano_COVER per WEB

Sergio Cammariere, affermato compositore e raffinato cantautore italiano, torna sulle scene della musica italiana con un nuovo album di inediti intitolato “Mano nella Mano”, in uscita il prossimo 23 settembre per Sony Music Italy. Composto da undici tracce, di cui una strumentale, “Mano nella mano” è un lavoro caratterizzato da un’intima sensibilità, finalizzata ad un incontro ravvicinato tra l’artista ed il suo pubblico. Ad arricchire i testi, vere e proprie poesie, è un’approfondita ricerca del suono, attraverso cui gli arrangiamenti proposti acquisiscono un elevato grado di raffinatezza. Sonorità di grande atmosfera, a metà strada tra la tradizione dei classici standards jazz e la nuova frontiera del suono andaluso, coinvolgono l’ascoltatore in una dimensione piacevole e coinvolgente.

Sergio Cammariere_foto2014_media

Ad anticipare l’uscita dell’album è l’omonimo singolo “Mano nella mano”, frutto tangibile di un viaggio che Sergio ha recentemente fatto in Andalusia, a Tarifa, in cui il suono del pianoforte si lascia cullare dalla fisarmonica di Antonello Salis e dalla sei corde di Roberto Taufic, omaggiando il cantautore catalano Joan Manuel Serrat. Intenso e struggente il testo de “L’amore trovato”, l’elegante descrizione di un’anima in cerca della propria metà. “L’Amore è una stanza in un mondo che piove”, canta Sergio Cammariere”, avvolgendo l’anima in un guanto di velluto mentre la ritmicità andalusa ritorna ad attraversare le trame di “Ed ora”, arricchite dalla voce di Felix Rotimi Mike Imevbore.

Tra partenze e ritorni, felicità e tormenti quello che emerge è un messaggio chiaro e diretto, improntato all’azione ed al perseguimento dei propri sogni.  Un suono di tromba irresistibile e sensuale permea la linea melodica de “Le incertezze di Marzo” mentre le metafore di “Io senza te, tu senza me” si lasciano cullare da dolci incursioni bossanova narrando di un amore litigarello, eppure indispensabile. Bellissimo ed estremamente toccante il testo di “La vita ci vuole”. La vita è l’unica cosa che ti prende alle spalle e che ti fa tremare, canta Cammariere, domandandoci e domandandosi : “Quanto ti manca da sognare”? e poi, ancora, “Non mi stanco mai di cercare il mondo nei suoi vicoli, verso un orizzonte senza limiti con te”, in “Ancora non mi stanco”.

Sergio Cammariere ph. Francesco Cabras

Sergio Cammariere ph. Francesco Cabras

Cammariere si conferma un inguaribile romantico in grado di valorizzare le più impercettibili variazioni emotive del nostro essere umanamente fragili. “Siedimi accanto” racchiude, invece, una dichiarazione d’amore incondizionato che trova una naturale continuazione in “Così solare”, uno spassionato inno alla semplicità e all’autenticità dell’ animo femminile. “Quel tipo strano” è un capolavoro assoluto, sia per quanto riguarda il testo che la musica; al centro del brano c’è la storia di un uomo, alterego del cantautore, che sapendone abbastanza della vita, decide di incamminarsi allontanandosi prima dai suoi simili, poi dalla vita. Tra le schiere degli angeli è li che guarda noi, “anime nude nel vento” mentre girovaghiamo in un marasma di pensieri e preoccupazioni e sogni, racchiusi nel microcosmo sonoro di “Pangea”, la traccia strumentale che chiude l’album il quale, proprio come un balsamo lenitivo, risolleva e riattiva il battito di un cuore temprato dalla lotta quotidiana.

Raffaella Sbrescia

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Video: “Mano nella mano”