“Millanta Tamanta”: le oniriche vie sperimentali degli WOW

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“Millanta Tamanta” è un modus vivendi, la non risposta che Rodari dava agli umani distruttori di cose e valori di una città una volta irreale, oggi molto verosimile. Da questa espressione traggono ispirazione gli WOW che scelgono 42 Records per pubblicare il secondo lavoro discografico nel giro di sei anni di vita artistica. Nelle nove tracce che compongono “Millanta tamanta” Leo e China ridisegnano la linea ritmica della loro musica attraverso l’ingresso di Cheb Samir e Thibault Bircker. Il risultato finale supera l’ovvio recupero degli inimitabili anni Sessanta per abbracciare un’attitudine pop onirica dal fascino senza tempo. Languide chitarre in evidenza, voci fuse all’unisono, arrangiamenti melanconici ed enigmatici al contempo disegnano armonie jazz-fusion, ambient, funky e garage rock.  La voce ricopre un ruolo chiave all’interno di un accumulo di suono in costante apertura “concettuale° alla psichedelia. Gli spazi siderali in cui si muovono gli WOW traggono linfa vitale dalla zona compresa fra il Pigneto e Tor Pignattara, posti come il Fanfulla , il30formiche, il Dal Verme, l’INIT, Le Mura ricoprono, infatti, un ruolo chiave per comprendere, apprezzare e godere di questo interessante lavoro sperimentale improntato alla mescolanza di mondi semantici e flussi sonori.

Raffaella Sbrescia

Video: Il mondo