Fiorella Mannoia al Festival di Sanremo con “Mariposa”: l’impegno con e per le donne in una veste inedita.

Si apre sul palco del 74° Festival di Sanremo un anno speciale Fiorella Mannoia che, ad aprile, spegnerà 70 candeline festeggiando questo traguardo nella dimensione per lei più naturale: sul palco.

L’artista torna in gara all’Ariston per la sesta volta con un brano - Mariposa – di cui firma in prima persona il testo insieme a Cheope e Carlo Di Francesco –che rappresenta un vero e proprio manifesto di donne. Fiorella canta le voci di ognuna di loro, nel tempo, nella storia, nel sentimento e nel mistero, raccontandole nella loro libertà, forza, dolore, gioia, amore…

Per Fiorella Mannoia si tratta della sesta partecipazione in concorso a Sanremo, a sette anni di distanza dalla partecipazione con “Che sia benedetta” che riporterà curiosamente in duetto con Francesco Gabbani durante la serata delle cover.

“Mariposa”, spiega Fiorella Mannoia, significa farfalla ed è nata durante la visione di una serie intitolata “Il grido delle farfalle”. La trama segue la vicenda delle sorelle Mirabal, denominate le farfalle, le più belle di tutto il loro villaggio, attiviste politiche che si battevano contro la dittatura del generale Trujillo. Le sorelle fecero una brutta fine in quanto il governo le uccise facendole trucidare e gettare in un dirupo cercando di far passare il tutto come se si fosse trattato di un incidente. L’opinione pubblica non gli credette, il popolo si adirò a tal punto da costringere il dittatore alle dimissioni. Forse non tutti sanno che il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne proprio in onore delle sorelle Mirabal che furono uccise il 25 novembre 1960. L’idea del brano è nata dopo la visione di questa serie, in loro onore la canzone si intitola “Mariposa” ma l’unico reale riferimento è la farfalla che imbraccia il fucile in un contrasto di immagini. Per il resto la canzone è un manifesto femminile, ogni frase ha un’immagine con l’obiettivo di arrivare al racconto di quello che siamo state, di ciò che siamo e che saremo.

In genere si sceglie di tornare a Sanremo quando sia ha tra le mani una canzone importante come in questo caso. “Mariposa” mi rappresenta, è speciale per me e ne sono orgogliosa. Vorrei poter dire che torno su quel palco più spensierata e più tranquilla ma mentirei; ogni volta che si sale su quel palco, soprattutto in gara, le emozioni sono sempre le stesse e le paure pure. Quando sei lì sopra succede sempre la stessa cosa a tutti noi. Le persone che vengono ai miei concerti sanno che ho diverse sfaccettature e che non canto solo canzoni impegnate e statiche. Mi piace ballare, giocare, muovermi, forse nessuno mi ha mai visto in questa veste sul grande palco di Sanremo perciò sarà una grande sorpresa vedere un testo importante accompagnato da una musica gioiosa, ritmica, latina.

FiorellaMannoia_phDirk Vogel.

FiorellaMannoia_phDirk Vogel.

Purtroppo certe volte sui social si vedono messaggi feroci di donne contro altre donne; questo mi fa molto male, il mio impegno è essere attenta a quello che mi circonda, a quello che oggi la società vive; lo sento quasi come un dovere. Quando abbiamo organizzato l’evento “Una nessuna centomila” ho sentito il dovere di fare in modo che non finisse tutto lì, mi sembrava un’occasione sprecata, sentivo che dovevamo fare di più perciò con Lella Palladino e Celeste Costantino, abbiamo creato una fondazione di cui sono presidente onorario per portare avanti il nostro desiderio di stare accanto alle donne in difficoltà.

Ho gli stessi anni della Rai, questo è un anno speciale, il numero 7 mi fa effetto ma quando penso che sto per compiere 70 anni in realtà mi rendo conto che non me li sento affatto. La mia testa ancora viaggia, vuole sperimentare, provare, divertirsi, ha delle passioni da portare avanti. Sicuramente è un momento che vorrò festeggiare, vedremo come e quando, intanto mi dedico al Festival, poi il 4 e5 maggio all’Arena di Verona ci sarà “Una nessuna centomila” e nel frattempo stiamo cercando di organizzarci per capire che festa vorrò fare per festeggiare questo importante traguardo”.

Padroni di niente: Fiorella Mannoia ci racconta la verità.

Fiorella Mannoia @Francesco Scipioni

Fiorella Mannoia @Francesco Scipioni

Fa veramente impressione imbattersi in un disco che ti fa ragionare, che ti fa riflettere su te stesso e su quello che ti circonda. Sì, fa molta impressione perché é necessario ma è anche raro e difficile da trovare, così difficile che tante volte fa paura. Ecco quello che succede ascoltando “Padroni di niente” di Fiorella Mannoia, un’artista che è abituata a dare un significato ad ogni parola che canta e che con estrema naturalezza veicola parole importanti senza retorica alcuna. L’album, prodotto da Carlo Di Francesco, raggruppa 8 canzoni in grado di fotografare con un zoom ravvicinato alcune delle più intime riflessioni che ci stanno accomunando in questi mesi ma anche tanti dei sogni che molti di noi non riusciamo più a fare. D’altronde “Padroni di niente” è figlio del nostro tempo malato, sia fisicamente che metaforicamente. Il carico di riflessioni da fare è importante ma non è mai pesante. Lo sguardo di Fiorella e del suo raffinato parterre autorale non è quello di chi si mette sul piedistallo è, bensì, una coccola, un modo di osservare orientato alla comprensione e alla ricerca di una plausibile soluzione. Il valore chiave, nonché motore attorno a cui gira tutto il lavoro, è il valore della vita, qualcosa di cui non siamo mai padroni ma fortunati affidatari.

Si parte dalla omonima titletrack in cui la penna di Amara è più a fuoco che mai: la voce di Fiorella Mannoia di muove tra disincanto e speranza cantando: “C’è che siamo padroni di tutto e di niente/ C’è che l’uomo non vede, non parla e non sente/ Qui c’è gente che spera in mezzo a gente che spara e dispera l’amore/Qui c’è chi non capisce che prima di tutto la vita è un valore”. Si passa poi ad un mood più introspettivo con i corsivi di Ultimo che, attraverso la voce di Fiorella, diventano interrogativi intrisi di poesia: “Chissà quante domande ho fatto senza mai far capire cosa ho detto perché la vita è una commedia al buio dove per ridere serve del trucco e questa sera non voglio mentire solo guardarmi dentro per cambiare/ E chissà se questi giorni chiusi avranno un prato per volare fuori/ Io non trovo mai una spiegazione ma forse è proprio dai tuoi occhi che nasce una canzone”. L’impattante e centratissimo concetto di rottura attraversa le righe del brano “Si è rotto”: “Si è rotto il vetro, il cuore, l’emozione/ Si è rotto il filo, la chiave nel portone/ Le sere accese al mare a bere le parole a spegnere fatica, la fame e la ragione/ Si è rotto tutto, il manico e l’ombrello/ Il desiderio, si è rotto questo e quello/ Si è rotto il mondo, la luce delle scale il gusto dei sapori, la voglia di giocare/ Si è rotto il sogno, si è rotto all’improvviso quando guardavo il mondo che mi baciava il viso”, canta Fiorella, mostrandoci in maniera incredibilmente nitida la fotografia di uno stato d’animo circondato dalla nebbia e immerso nel torpore dell’incertezza.

Fiorella Mannoia @Francesco Scipioni

Fiorella Mannoia @Francesco Scipioni

Il momento riflessivo non finisce di certo qui, “La gente parla”, brano firmato da Amara e Simone Cristicchi, tuona e rimbomba facendo decisamente rumore in un modo così scomodo da provocare piacere in chi lo ascolta: Frasi dette così per caso/ Frasi senza senso o significato/ Frasi scontate e già sentite/ Le solite frasi trite e ritrite dette per gioia o per consolazione giusto per esprimere un’opinione/ Le frasi dette per circostanza/ quelle che restano dentro a una stanza /Le frasi dei soliti qualunquisti/ Quelle da veri professionisti/ Frasi da finti intellettuali/ Sempre diverse ma tutte uguali” sono quelle che ci bombardano il cervello a tutte le ore del giorno cercando di spegnerlo. E invece no, la resiliente Fiorella ci riprende per mano con “Sogna” prima: Sogna amore mio/ Sogna al posto mio/ Vivi il tempo tuo inseguendo un principio, un valore, inseguendo l’amore che guarisca le paure” e con “Olà” poi: Ti accende, guarisce, difende, trascina, ti arrende ricostruisce l’amore”. Bisogna raccontare la verità fino in fondo, anche quando non ci piace ed è questo quello che fa Fiorella che in “Eccomi qui” canta: “È un giorno che grida e mette pauraE che ci fa chiedere dove corriamo/ È un giorno che abbraccia tutti i confini/ Tra quello che siamo e quello che vogliamo”. Sempre più lontana dalla comfort zone e dalle verità scontate, Fiorella Mannoia chiude l’album con coraggio e lascia il segno con “Solo una figlia”, un brano tragico scritto dall’emergente Arianna Silveri (in arte Olivia XX) in cui l’artista duetta con l’autrice raccontando le drammatiche storie di due adolescenti accomunate da un destino tanto infausto quanto tragicamente comune a tante, troppe donne. Non può esserci il lieto fine in un disco intriso di verità.

Il vero in questo momento fa male ed è giusto esprimere gratitudine a chi come Fiorella sceglie di osservarlo e di raccontarcelo invece di distorcerlo.

Raffaella Sbrescia

 Tracklist

Padroni di Niente” (Amara), “Chissà Da Dove Arriva Una Canzone” (Ultimo), “Si È Rotto” (Enrico Lotterini, Fabio Capezzone, Fiorella Mannoia), “La Gente Parla” (Amara, Simone Cristicchi), “Sogna” (Edoardo Galletti, Fiorella Mannoia), “Olà” (Bungaro, Cesare Chiodo, Fiorella Mannoia), “Eccomi Qui” (Bungaro, Cesare Chiodo, Carlo Di Francesco) e “Solo Una Figlia (con Olivia XX)” (Arianna Silveri).

Ritratti d’autore: Fiorella Mannoia in “Personale tour”

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ph Anna Vilardi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fiorella Mannoia presenta Personale: “Con questo album metto a fuoco la mia visione del mondo”

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Esce oggi “Personale”, il nuovo album di inediti di Fiorella Mannoia. Un lavoro che mette in luce la visione del mondo di una interprete magnetica, una sintesi di temi e argomentazioni di caratura contemporanea, un modo elegante e fiducioso di militare in questa epoca controversa. Fiorella Mannoia seleziona autori importanti, tra tutti Ivano Fossati in “Penelope”: Ivano non è mai mancato nei miei dischi, ha anche scritto musiche su miei testi, questa volta però il brano è tutto suo. Per me è stato come un ritorno al futuro, mi ha fatto pensare all’Ivano di “Panama” con un assolo di Antonello Salvi alla fisarmonica che ha reso questo brano una perla perfetta. Sarò molto divertente da suonare ai concerti, spiega Fiorella che lascia incredibilmente l’ultima traccia del disco nelle mani di un autore “sconosciuto” e lo fa perché il brano “Creature” è una vera e propria bomba, come lei stessa racconta: La collaborazione con Antonio Carluccio è avvenuta per caso, a disco chiuso. Io e Carlo di Francesco (produttore del disco ndr) abbiamo ritardato la consegna del lavoro per questa canzone. Non conoscevo l’autore, bensì lo conosceva Carlo. Non avrei potuto cantare io questo brano, un po’ per la pronuncia un po’ perché parla di una dimensione che non ho mai vissuto sulla mia pelle, eppure me ne sono innamorata e l’ho voluto a tutti i costi nel disco. Ho voluto fare come si fa ai concerti quando diamo spazio a cantanti emergenti in apertura, stavolta ho voluto farlo in un disco e spero che questa iniziativa venga intrapresa più spesso anche dai miei colleghi. Mi sono ispirata al “caffè sospeso” di Napoli ecco perché la chiamo “canzone sospesa”.
MANNOIA foto di Francesco Scipioni

MANNOIA foto di Francesco Scipioni

In questo album ho scritto di meno che nel precedente, sono e resto un’interprete fermo restando che durante questo tempo ho continuato a scrivere, semplicemente quello che ho scritto io non era bello come i brani che mi sono stati proposti. Certo in questi brani si parla di tempi importanti così come spesso ne ho affrontati in prima persona senza pentirmi mai. Non ci può essere pentimento nella speranza in qualcosa, si possono sbagliare le valutazioni ma non bisogna pentirsi dell’essersi esposti. In questo momento più che pentita sono arrabbiata, ecco. Quello che vedo intorno a me è che i giovani hanno paura del futuro, non sanno che prospettiva potranno avere eppure in questo clima così controverso e ricco di odio, vedo dei focolai di ribellione, si sta muovendo qualcosa, si sta risvegliando un senso civico che si era a lungo assopito, i giovani sono disillusi dalla politica ma quando c’è qualcosa di concreto per cui battersi, io li vedo scendere in piazza.
A proposito di passione, dal mio canto, sono circa due anni che in maniera del tutto naturale e senza pretese, mi sono avvicinata alla fotografia. Non avrei mai pensato di potermi appassionare così tanto, avevo aperto una pagina Instagram sotto falso nome in cui pubblicavo i miei scatti, lo facevo per pura passione e ne ho sempre avuto pudore. Poi ad un certo punto i miei collaboratori le hanno notati e mi hanno spinto a metterli nel disco. Di certo non sono le foto più belle ma sono quelle che, a mio avviso rispecchiano i testi delle canzoni. Ecco perché “Personale” è la mia visione del mondo. La fotografia ha cambiato la mia percezione della realtà: un volto, un taglio, una prospettiva possono in qualche modo bilanciare anche un sentimento . Ecco perché questo album è un lavoro sull’amore nel senso più ampio del termine. Il brano manifesto è “L’amore al potere”, un testo in romanesco scritto da Luca Barbarossa in cui poche intense parole sintetizzano il desiderio di infondere speranza: “Co’ le carezze famo opposizione”.
Combatto questo clima di odio internazionale, cercando di combatterne soprattutto il linguaggio. Le parole sono pericolose, sono armi con cui si stuzzica la pancia di vive i problemi, di chi ha la vocazione allo slogan, di chi altrimenti certe cose non le direbbe per pudore e che in questo modo si sente autorizzato a dire. Espormi fa parte di me, non ce la faccio a tenere la bocca chiusa, prima di essere una cantante sono una cittadina. In America i cantanti si espongono senza problemi, perché invece in Italia questo fa scalpore? Nel terzo millennio noi donne siamo ancora nella condizione di farci sentire e dover scendere in piazza, ci sono ancora troppe cose da ribadire e cose per cui lottare. Alle giovani donne dico soltanto di non sottomettersi mai. Combattiamo il maschilismo e reagiamo a questo clima da Medioevo.
 Raffaella Sbrescia
La tracklist di “PERSONALE”:“Il peso del coraggio”, “Imparare ad essere una donna”, “Riparare”, “Smettiamo subito”, “L’amore è sorprendente”, “Il senso”, “Un pezzo di pane”, “Penelope”, “Resistenza”, “Anna siamo tutti quanti”, “Carillon”, “L’amore al potere” e“Creature” (Bonus Track “Canzone Sospesa” con Antonio Carluccio).
Dal 29 marzo, giorno dell’uscita di “PERSONALE”, Fiorella incontra il pubblico durante alcuni appuntamenti instore: il 29 MARZO a La Feltrinelli di ROMA (Via Appia – ore 18.00); il30 MARZO a La Feltrinelli di NAPOLI (Piazza dei Martiri – ore 18.00); il 31 MARZO a La Feltrinelli di MILANO (Piazza Piemonte – ore 17.00); il 2 APRILE a La Feltrinelli diTORINO (Stazione di Porta Nuova – ore 18.00); il 3 APRILE a La Feltrinelli RED di FIRENZE (Piazza della Repubblica – ore 18.00); il 4 APRILE a La Feltrinelli di BARI (Via Melo 119 – ore 18.00).
A maggio, invece, partirà il “PERSONALE TOUR” che vedrà Fiorella protagonista sui palchi dei teatri italiani e di alcune delle più suggestive e magiche location della penisola per presentare dal vivo il suo nuovo progetto discografico.
Queste le date di “PERSONALE TOUR”, prodotto e organizzato da Friends & Partners:
7 maggio – FIRENZE – Teatro Verdi
8 maggio – PARMA – Teatro Regio
11 maggio – TORINO – Auditorium Del Lingotto
12 maggio – BRESCIA – Gran Teatro Morato
14 maggio – MILANO – Teatro Degli Arcimboldi
15 maggio – BOLOGNA – Europauditorium
17 maggio – TRIESTE – Teatro Rossetti
18 maggio – PADOVA – Gran Teatro Geox
20 maggio – CESENA – Nuovo Teatro Carisport
23 maggio – ROMA – Auditorium Parco della Musica
25 maggio – BARI – Teatro Team
27 maggio – NAPOLI – Teatro Augusteo
16 luglio - S. LEUCIO (Caserta) – Cortile del Belvedere
29 luglio – ROMA – Cavea – Auditorium Parco della Musica
5 agosto – CINQUALE (Massa Carrara) – Arena della Versilia
6 agosto – FOLLONICA (Grosseto) – Arena Parco Centrale
8 agosto – PORTO RECANATI (Macerata) – Arena B. Gigli
9 agosto - PESCARA - Teatro D’Annunzio
11 agosto – LECCE - Piazza Duomo - NUOVA DATA
17 agosto - TAORMINA (Messina) - Teatro Antico
22 agosto – SOVERATO (Catanzaro) – Summer Arena
3 ottobre – MILANO – Teatro Degli Arcimboldi
5 ottobre – TORINO – Teatro Colosseo
7 ottobre – NAPOLI – Teatro Augusteo
15 ottobre – GENOVA – Teatro Carlo Felice
18 ottobre – FIRENZE – Teatro Verdi
22 ottobre – BERGAMO – Teatro Creberg
24 ottobre – SANREMO – Teatro Ariston
27 ottobre – BOLOGNA – Europauditorium
I biglietti per le date del tour sono disponibili in prevendita su TicketOne.it e nei punti vendita autorizzati (per infowww.friendsandpartners.it).

Fiorella Mannoia: “Combattente” è l’album che prova a rispondere a molti interrogativi esistenziali. La recensione

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Fiorella Mannoia torna in scena con un nuovo album di inediti intitolato “Combattente”. Un titolo apparentemente “ingombrante” per un album che finalizza il concetto di “lotta” per l’affermazione di se stessi e della propria indipendenza intesa come rinascita. Sono molte le “firme” che hanno collaborato alla realizzazione dell’album, autori della nuova generazione, ma anche storici nomi della canzone d’autore: Ivano Fossati (in un brano in cui Fiorella è autrice del testo e Fossati delle musiche), Giuliano Sangiorgi, Federica Abbate, Cheope, Fabrizio Moro, Bungaro, Cesare Chiodo ma soprattutto la stessa Fiorella Mannoia sempre più sicura nella sua veste di autrice. Anticipato da “Perfetti Sconosciuti”, il brano scritto da Fiorella Mannoia con Cesare Chiodo e Bungaro e che le è valso (al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora) il Nastro D’Argento 2016 per la “Migliore Canzone Originale” nell’omonimo film diretto da Paolo Genovese, l’album ha visto entrare in rotazione radiofonica anche la title track scritta da Federica Abbate e Cheope, il cui videoclip è la prima parte del progetto “Combattenti”, realizzato dalla regista Consuelo Catucci che ha raccontato “per immagini” alcuni brani dell’album.

Video: Combattente

Nei dieci brani che compongono la tracklist Fiorella compie un percorso preciso affermando la volontà di non farsi mai abbattere. Una risposta, quest’ultima, ad uno dei più grandi ed onerosi interrogativi che siamo soliti porci praticamente ogni giorno della nostra vita. Un combattente è ciascuno di noi che conduce la sua silenziosa battaglia resistendo alle difficoltà mentre tenta di superarle. Esemplificativa anche la copertina, iconica ed ironica al contempo, che raffigura Fiorella nella veste di un “generale di un esercito di pace”, un gioco per provare a rappresentare con leggerezza un lavoro di forte impatto emotivo.

“Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso”, canta Fiorella, interpretando con espressività e carisma parole cucite sulla sua pelle di indomita sostenitrice di tante giuste cause oltre che delle donne. Un modo il suo, di rispondere a quanti, ormai numerosissimi, si rivedono nelle sue parole taglienti e fiere, sprezzanti della paura e della possibile ritorsione. L’alchimia di suoni, concetti e parole fluttua all’interno di una visione efficace e definita. Fiorella sceglie la semplicità che va dritta al punto,  si mette al servizio di storie dal sapore universale e riesce a fare in modo che ognuno possa trovare la propria personalissima chiave di volta. “Nessuna conseguenza”, ad esempio, ha un potere illuminante, la tragica lucidità dei versi si sposa alla melodia, scrivendo la parola fine ad una vessazione psicologica distorta e potenzialmente distruttiva. Intense ed emozionanti le parole de “I pensieri di Zo”, scritta dall’eccellente Fabrizio Moro: “Beato chi sa che poi troverà”, canta Fiorella, chiudendo il cerchio degli interrogativi.

Fiorella Mannoia ph Luisa Carcavale

Fiorella Mannoia ph Luisa Carcavale

 

Tra i brani più forti, citiamo anche “L’abitudine che ho”: una sorta di manifesto, in cui la cantautrice racconta di non accontentarsi mai, di non vivere in prossimità di quello che vorrebbe; un invito a conoscersi, a capire le proprie esigenze, a rispondere in maniera attiva e propositiva agli input del nostro subconscio. In “Combattente”, la Mannoia approda anche in territori dance con “Siamo Ancora qui” e “L’Ultimo Babbo Natale” in modo comunque fruibile. Chiude il disco “La Terra da Lontano”, una sorta di “ritorno a casa”, impreziosito dal suggestivo contributo dell’orchestra. Se davvero “Le parole sono tutto quello che ci muove”, allora Fiorella Mannoia riesce a smuovere strati e strati di pensieri e riflessioni spesso volutamente segregati negli angoli dell’anima. Meglio così, ogni tanto è giusto mostrarci per quello che siamo senza filtri e senza maschere, fosse anche solo per un attimo e soltanto a noi stessi, sarebbe comunque un grande atto di coraggio.

Raffaella Sbrescia

 Ascolta qui l’album

Tracklist

1 – Combattente
2- Nessuna Conseguenza
3 – Siamo Ancora qui
4 – I Fiori di Zo
5- Anima di Neve
6 – I miei passi
7 – L’Abitudine che ho
8 – Ogni domenica con te
9 – Perfetti sconosciuti
10 – L’Ultimo Babbo Natale
11 – La Terra da lontano

A novembre Fiorella Mannoia incontrerà i fan, nelle principali librerie La Feltrinelli di tutta Italia, per presentare il nuovo album.

4 novembre – Roma (via Appia Nuova 427, ore 18.00)

7 novembre – Napoli (via Santa Caterina a Chiaia, 23 – Angolo Piazza Dei Martiri, ore 18.30)

8 novembre – Milano (Piazza Piemonte 2, ore 18:30)

9 novembre – Torino (Stazione Di Porta Nuova, ore 18:30)

10 novembre – Genova (via Ceccardi 16, ore 18.00)

11 novembre – Verona (via Quattro Spade 2, ore 18.00)

12 novembre – Firenze (Piazza Della Repubblica 26, ore 18.30)

15 novembre – Bari (via Melo 119, ore 18.30)

17 novembre – Catania (via Etnea 285, ore 18.00)

18 novembre – Palermo (via Camillo Benso Conte di Cavour 133, ore 18.00)

A dicembre, invece, partirà “COMBATTENTE IL TOUR” che vedrà Fiorella live sui palchi dei più prestigiosi teatri italiani. Biglietti in prevendita, nel circuito Ticket One e nei punti vendita autorizzati.

Queste le date:

1 dicembre – Bergamo (Teatro Creberg)

2 dicembre – Brescia (Teatro Pala Banco)

4 dicembre – Firenze (Teatro Verdi)

5 dicembre – Bologna (Teatro Europauditorium)

7 dicembre – Ancona (Teatro Delle Muse)

9 dicembre – Bari (Teatro Team)

10 dicembre – Cesena (Nuovo Teatro Carisport)

12 dicembre – Milano (Teatro Degli Arcimboldi)

15 dicembre – Padova (Gran Teatro Geox)

16 dicembre – Torino (Auditorium Del Lingotto)

19 dicembre – Assisi (Teatro Lyrick)

17 dicembre – Sanremo (Teatro Ariston)

20 dicembre – Livorno (Teatro Goldoni)

22 dicembre – Roma (Auditorium Parco Della Musica)

 

 

Fiorella Mannoia torna con “Combattente”, un nuovo album di inediti

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A distanza di due anni dal suo ultimo progetto discografico, il 28 ottobre esce “COMBATTENTE”, il nuovo album di inediti di FIORELLA MANNOIA anticipato dall’omonimo singolo, in radio e in digitale dal 23 settembre.

«Tutti combattiamo – dichiara Fiorella Mannoia –  Per un’idea, un amore, un’ingiustizia, un traguardo… in generale per il diritto di essere felici».

Molte le “firme” che hanno collaborato alla realizzazione dell’album, autori della nuova generazione, ma anche storici nomi della canzone d’autore: Ivano Fossati, con il quale Fiorella torna a collaborare dopo qualche anno, poi Giuliano SangiorgiFederica Abbate, CheopeFabrizio MoroAmara, ma anche la stessa Fiorella Mannoia insieme a Bungaro e Cesare Chiodo.

Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia

Dalle ore 16.00 di oggi, giovedì 15 settembre, nel circuito Ticket One e nei punti vendita autorizzati saranno in prevendita i biglietti del “COMBATTENTE IL TOUR” che vedrà Fiorella live sui palchi dei più prestigiosi teatri italiani da dicembre.

Queste le date:

1 dicembre – Bergamo (Teatro Creberg)

2 dicembre – Brescia (Teatro Pala Banco)

4 dicembre – Firenze (Teatro Verdi)

5 dicembre – Bologna (Teatro Europauditorium)

7 dicembre – Ancona (Teatro Delle Muse)

9 dicembre – Bari (Teatro Team)

10 dicembre – Cesena (Nuovo Teatro Carisport)

12 dicembre – Milano (Teatro Degli Arcimboldi)

15 dicembre – Padova (Gran Teatro Geox)

16 dicembre – Torino (Auditorium Del Lingotto)

17 dicembre – Sanremo (Teatro Ariston)

20 dicembre – Livorno (Teatro Goldoni)

22 dicembre – Roma (Auditorium Parco Della Musica)

Nell’album “Combattente” sarà contenuta anche Perfetti Sconosciuti, il brano scritto da Fiorella Mannoia con Cesare Chiodo e Bungaro e che le è valso (al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora) il Nastro D’Argento 2016 per la “Migliore Canzone Originale” nell’omonimo film diretto da Paolo Genovese.

Una ritrovata passione, quella per il cinema, per Fiorella, che presto tornerà sul grande schermo nel film di Michele Placido “7 Minuti”, nelle sale dal 3 novembre, in cui recita il ruolo di una delle protagoniste.

“A te”: il tributo live di Fiorella Mannoia a Lucio Dalla. Le foto

Fiorella Mannoia - "A te" - Anna Vilardi

Fiorella Mannoia – “A te” – Anna Vilardi

Fiorella Mannoia ha dato vita ad uno dei tributi più intensi e più attesi della stagione con “A te”, uno spettacolo speciale che l’artista ha costruito ad hoc e che lo scorso 2 agosto è stato appannaggio del pubblico di Salerno. Oltre agli undici brani del cantautore bolognese che compongono il disco “A Te”, uscito tre anni fa, altri successi compongono la scaletta del concerto-tributo. Registrate in presa diretta, le canzoni di questo album sono state arrangiate dai migliori direttori d’orchestra italiani: Peppe Vessicchio, Pippo Caruso, Stefano Zavattoni, Marcello Sirignano e Paolo Buonvino. “Anna e Marco” e “Caruso” sono i cavalli di battaglia a cui si aggiungono “Se io fossi un angelo”, “Chissà se lo sai”, “Milano”, “Felicità”, “Sulla rotta di Cristoforo Colombo” e “La casa in riva al mare” nonchè l’inedito “A Te”, appositamente composto, sono le perle scelte in uno sconfinato mare di poesie in musica.

Fiorella Mannoia - "A te" - Anna Vilardi

Fiorella Mannoia – “A te” – Anna Vilardi

Una selezione non facile per la quantità e la qualità della penna di Dalla, una selezione raffinata mirata a dare la giusta sintesi tra autore e interprete, due personalità e due vocalità molto distinte, a cui era necessario trovare un “compromesso” per riuscire a ottenere un buon risultato che, a dire il vero, è molto più di questo.

Le foto sono a cura di: Anna Vilardi

Fiorella Mannoia - "A te" - Anna Vilardi

Fiorella Mannoia – “A te” – Anna Vilardi

Fiorella Mannoia - "A te" - Anna Vilardi

Fiorella Mannoia – “A te” – Anna Vilardi

 

“Amici non ne ho…ma amiche sì”: Loredana Bertè presenta lo speciale album prodotto da Fiorella Mannoia. L’intervista

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Il ritorno musicale di Loredana Bertè è tra i più graditi e sorprendenti. Con la grinta, il coraggio e la prontezza che la contraddistinguono, la rockstar italiana presenta “Amici non ne ho… ma amiche si!”, l’album in vendita dal 1° aprile su etichetta Warner Music in cui l’artista rilegge parte del suo meraviglioso canzoniere con una nuova impronta elettronica grazie all’ottimo lavoro svolto da Carlo Di Francesco – produttore artistico con Fiorella Mannoia, che ha curato gli arrangiamenti del disco assieme a Davide Aru, chitarrista della stessa Fiorella. Il risultato è un rock elettronico, moderno, graffiato e coinvolgente, ispirato a Green Day e Foo Fighters. A rendere ancora più particolare questo progetto sono una serie di duetti che, oltre a regalare una nuova veste a successi immortali, hanno il pregio di riunire in maniera incisiva e costruttiva generazioni differenti. Hanno partecipato alla realizzazione del disco: Emma (“Non sono una signora”), Fiorella Mannoia (“In alto mare” e “Il mare d’inverno”), Paola Turci (“Luna”), Noemi (“Dedicato”), Alessandra Amoroso (“Sei bellissima”), Elisa (“E la luna bussò”), Nina Zilli (“La goccia”), Antonella Lo Coco (“Folle città”), Aida Cooper (“Ma quale musica leggera”), Patty Pravo (“Mi manchi”), Bianca Atzei (“Così ti scrivo”) e Irene Grandi (“Buongiorno anche a te”).

«Tutto è partito da una telefonata di Fiorella. “Che fai” – mi ha chiesto – Che faccio? Sono dieci anni che non faccio niente – le ho risposto»; ha spiegato Loredana Bertè ai giornalisti durante un intenso incontro con la stampa negli uffici della Warner Music a Milano. «Mi sono fidata ciecamente di Fiorella e mi è subito piaciuta la sua idea di riunire le voci femminili più forti. Solitamente queste produzioni le fanno i maschi, perché dicono che fra le donne c’è troppa rivalità. Non è assolutamente vero. Sono grata a tutte le artiste che hanno risposto al nostro invito: non mi aspettavo tutto questo entusiasmo. Molte sono rimaste fuori dal progetto. Qualcuna non mi saluta più (ride, ndr). Volevo convocare la Oxa ma lei odia i cimiteri e non canta se ce n’è uno nei paraggi. Io invece li amo i cimiteri, ho scritto anche ‘Il mio funerale’…», ha raccontato la Bertè.

A dare supporto a Loredana è la stessa Fiorella Mannoia, presente all’incontro: «Loredana voleva incidere un album d’inediti. Io avevo appena festeggiato i quarant’anni di carriera e anche lei. Perciò le ho detto: perché non fai un disco di duetti con tutte donne? Nel momento in cui ha accettato, io e le altre artiste ci siamo strette tutte intorno a lei perché in fondo tutte noi le dobbiamo qualcosa»; ha raccontato l’artista, particolarmente fiera ed emozionata nelle vesti di produttrice.

Loredana Bertè

Loredana Bertè

Nel cd “Amici non ne ho… ma amiche si!” ci sono cinque tracce che portano la firma di Loredana Bertè: “Amici non ne ho”, “Stiamo come stiamo”, “Luna”, “Il mio funerale” e “Mi manchi”. Di Loredana è anche il disegno sulla copertina dell’album (ispirato a Frida Kahlo e Nina Hagen) nonchè la regia del videoclip del brano “E’ andata così”, ispirato al clip di “Movie” che Andy Warhol nel 1981 aveva diretto per lei.

Loredana, in verità, di amici ne ha avuti e ne ha molti. Penne illustri come quelle di Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Mango, Renato Zero, Biagio Antonacci, Ivan Graziani, Edoardo Bennato, Ron, Mario Lavezzi, Gianni Bella, il brasiliano Djavan hanno composto per lei veri e propri capolavori. L’ultimo, in ordine temporale, è  Luciano Ligabue, che ha cucito addosso a Loredana il brano “È andata così”, dopo essere stato chiamato in causa da Fiorella Mannoia: «Cercavo un brano inedito che mettesse in risalto l’anima rock, e sofferente di Loredana, ha raccontato Fiorella, ho chiamato Luciano e lui mi ha subito risposto entusiasta».

Loredana Bertè

Loredana Bertè

«Pensavo di essere lontana dal suo mondo musicale, ha commentato la Bertè, invece Ligabue ha scritto una canzone bellissima, che mi rispecchia totalmente. Quella frase, “mi hanno lasciato il microfono acceso”…  è perfetta. Stare sul palco è una valvola di sfogo. È quando scendo che mi viene la tristezza. Mi ritrovo sola e mi prende la depressione», ha commentato. L’altro inedito presente nel disco è “Il mio funerale”: «L’idea de “Il mio funerale” è nata l’anno scorso quando sono scomparsi uno dietro l’altro Lucio Dalla, Pino Daniele, Mango. È una critica feroce a chi sgomita per andare a tutti i funerali. Quando si muore veniamo tutti beatificati. Tutti tranne Mimì. Non è morta perché si faceva cocaina. Al limite si faceva uno spinello. Una volta gliene hanno messo uno in tasca a tradimento ed è andata in galera», ha confessato Loredana. A proposito di Mimì, la Bertè ha voluto ricantare “Stiamo come stiamo”, portata a Sanremo nel 1993: «Non ero soddisfatta. In quel Sanremo avevo fatto tante versioni della canzone, Mimì cantò la prima edizione del primo testo mentre io cantavo l’ultima. All’epoca non la avvisai che avevo cambiato testo, sbagliai io. “Ma come, cantiamo di mafia russa?”, mi disse. Non mi ha parlato per un anno, mi disse che senza di me sarebbe arrivata prima e non ultima. Era tutto vero. Non lo dimenticherò mai. Così ho deciso di inciderla come sarebbe piaciuta a lei. Mia sorella era l’oceano. Profonda e irrequieta. Era la fine del mondo. È stata infamata con questa storia della iella. Anche l’ultimo dei fonici quando la vedeva si toccava le palle. I registi non volevano lavorare con lei. Ha passato anni a cucire le reti dei pescatori a Bagnara. De Gregori la chiamò perché aveva scritto “La donna cannone” per lei. Ma lei non cantava più e la rifiutò. Troppi avvoltoi hanno spolpato Mimì, tirando fuori dei provini. Quando la chiamavano lei andava a fare le voci. “Tanto le cancello”, diceva, ma gli altri non l’hanno fatto e ora hanno usato tutto quello che c’era di lei. L’hanno massacrata, altrochè omaggi», ha continuato Loredana.

L’incontro si è concluso con un annuncio a sorpresa. A darlo è proprio Fiorella Mannoia: «Ora ci sarà una tournée. Partirà ai primi di luglio, ed è anche previsto un concerto con tutte le amiche a Verona, a settembre. Ancora non c’è una data. Mi piacerebbe che diventasse anche un evento tv». Pronta la replica della Bertè: «Chissà! Di sicuro nel corso delle varie tappe ospiterò le colleghe che vorranno venire a trovarmi. Fiorella ed Emma si sono già prenotate!». Particolarmente significativo il bilancio finale della rocker di Bagnara Calabra: «Ho amato, ho pianto, mi sono drogata, ho fatto sesso sotto cento cieli stellati eppure rimango incazzata con la vita. È genetica, è nel mio dna. E la causa è la famiglia che mi sono ritrovata. Non è vero che il tempo cancella il dolore, anzi, lo accentua. Ora mi sono ridata autostima ma sono passata attraverso un periodo di grande depressione. Per dieci anni non ho fatto altro che alzarmi e respirare, cercando di sopravvivere. Vengo da una grande gavetta, eppure prima di uscire sul palco tremo. Mi calmo solo quando inizio a cantare. Mi chiedo cosa provino oggi i ragazzi che partecipano ai talent show, ai miei tempi io e mia sorella volevamo solo sopravvivere di questo lavoro, mica diventare famose, non era quello l’obiettivo».

Raffaella Sbrescia

Tracklist

1. E’ ANDATA COSI’ (INEDITO CON TESTO DI LUCIANO LIGABUE)

2. NON SONO UNA SIGNORA (CON EMMA)

3. IN ALTO MARE (CON FIORELLA MANNOIA)

4. LUNA (CON PAOLA TURCI)

5. DEDICATO (CON NOEMI )

6 SEI BELLISSIMA (CON ALESSANDRA AMOROSO)

7. IL MARE D’INVERNO (CON FIORELLA MANNOIA)

8. E LA LUNA BUSSO’ (CON ELISA)

9. LA GOCCIA (CON NINA ZILLI)

10. FOLLE CITTA’ (CON ANTONELLA LO COCO)

11. MA QUALE MUSICA LEGGERA (CON AIDA COOPER)

12. MI MANCHI (CON PATTY PARAVO

13 COSI’ TI SCRIVO (CON BIANCA ATZEI)

14. BUONGIORNO ANCHE A TE (CON IRENE GRANDI)

15. AMICI NON NE HO (TUTTI INSIEME)

16. STIAMO COME STIAMO (CON MIA MARTINI)

17. IL MIO FUNERALE (INEDITO)

Video: E’ andata così

Fiorella live tour 2015: le foto del concerto al Teatro dei Templi di Paestum

Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

Classe, grinta, eleganza, forza d’animo ed invidiabile apertura mentale sono solo alcune delle caratteristiche che rendono Fiorella Mannoia una delle cantanti più amate della scena musicale italiana. Diversi sono i sold out che stanno scandendo il suo Fiorella live tour 2015 ma non è una sorpresa constatare quanto il pubblico le sia rimasto fedele nel corso degli anni. In attesa di scoprire quali sorprese ci riserverà il grande evento in programma il prossimo 7 settembre all’Arena di Verona, promosso dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che vedrà sul palco con Fiorella NegritaJ-AxEnrico Ruggeri,Niccolò FabiLoredana Bertè, Emma, Noemi e Alessandra Amoroso, ecco la photogallery con gli scatti più belli del concerto che Fiorella ha tenuto al Teatro Templi di Paestum lo scorso 10 agosto.

Photogallery a cura di: Anna Vilardi

Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live @ Paestum ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia live al Teatro Augusteo di Napoli: le foto dell’evento

Fiorella Mannoia @ Teatro Augusteo Ph Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Teatro Augusteo Ph Anna Vilardi

La classe, l’eterea eleganza e lo charme di Fiorella Mannoia hanno ammaliato il pubblico del Teatro Augusteo di Napoli lo scorso 9 dicembre nel corso dell’applauditissimo concerto che l’artista ha tenuto nel capoluogo campano. Dopo aver portato in giro per teatri e palasport il suo ultimo lavoro “Sud” Fiorella Mannoia sta nuovamente attraversando la penisola con un nuovo tour teatrale conseguente all’uscita dell’attesa antologia musicale intitolata “Fiorella”. All’interno di un percorso a ritroso Fiorella rivive ben 46 anni di carriera reinterpretando alcuni dei suoi più grandi successi da “Caffè nero bollente” a “Io non ho paura”, passando per “Sally”, “Come si cambia”, “L’amore con l’amore si paga”, “La Giostra della memoria”,  “Il Cielo d’Irlanda”e  “Il Fiume e la Nebbia”; un nuovo importante passaggio di un cammino artistico ricco di emozioni, riconoscimenti ed indimenticabili collaborazioni

 Photogallery a cura di: Anna Vilardi

Fiorella Mannoia @ Teatro Augusteo Ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia @ Teatro Augusteo Ph Anna Vilardi

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Fiorella Mannoia @ Teatro Augusteo Ph Anna Vilardi

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