Estathè Market Sound: sei mesi di eventi, musica e cibo per i Mercati Generali di Milano

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La grande novità nell’intrattenimento meneghino per l’anno di Expo 2015 è Estathè Market Sound. Il Festival, che sarà animato da un fitto programma di eventi fino al 31 ottobre 2015, si svolgerà nell’inedita location dei Mercati Generali di Milano e sarà strettamente collegato al tema centrale di Expo che è il food. Invitati al press tour della location,  con tanto di caschetto giallo di sicurezza in testa, siamo andati a scoprire l’area di 12mila metri quadrati che ospiterà la lunga kermesse. La zona, mai utilizzata prima per questo genere di eventi, è in effetti, ancora un cantiere; bisogna ultimare il Village, i bar e devono essere portate delle piante (di basilico, salvia, rosmarino) dalla Coldiretti. Ogni dettaglio è, tuttavia, sotto l’attenta supervisione degli organizzatori, Punk For Business, vincitori del bando pubblico indetto da Sogemi: “Quando ho fatto il primo sopralluogo, questo era soltanto un campo pieno di buche»,  ha raccontato Tomaso Cavanna di Punk For Business, eppure ho subito capito il potenziale di questo contesto e ho visto una  splendida occasione per la città di Milano». Un ‘idea ambiziosa quella di Cavanna che, tra l’altro, ha ribadito con forza l’intenzione di trasformare questo Festival in un appuntamento stabile per trasformare quest’area in un punto di riferimento ludico per i cittadini milanesi e non solo. Ancora Cavanna ha poi aggiunto: «Ci siamo ispirati a quelle città in cui la musica e anche il teatro si uniscono nelle classiche zone dei mercati, come Amburgo e Venezia, dove la  gente va a fare la spesa e poi si ferma a mangiare e chiacchierare all’aperto. Ecco,  così noi vorremmo che la zona Village, aperta e gratuita, fosse sempre animata nei week end». Divertimento per tutte le età, quality street food ma soprattutto tanta musica live che verrà ospitat principalmente da un grande palco, ormai pronto, dotato di ben 18 metri di boccascena. La serata inaugurale, prevista per giovedì 30 aprile, con Martin Garrix, sarà seguita dal concerto gratuito di Bombino ( 2 maggio) e dalla bella iniziativa, ancora free,  Strummer Calling (3 maggio), due eventi che segnano solo l’inizio di una grande ed eccitante avventura per Milano.

Estathè Market Sound Village

Estathè Market Sound Village

«Siamo felici che uno spazio, da sempre cuore e crocevia delle attività del commercio milanese, acquisti durante il semestre di ExpoinCittà una nuova vitalità, grazie all’intreccio della sua funzione storica con l’inedito ruolo di palcoscenico grazie a una speciale combinazione tra agricoltura, alimentazione, cibo, musica, spettacolo dal vivo, intrattenimento», commenta l’assessore alla Cultura del Comune di MIlano Filippo Del Corno. «Un festival che si integra perfettamente con il percorso avviato l’autunno scorso con il Concorso Internazionale di Idee che ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, indetto per fare dei Mercati Generali il nuovo Polo Agroalimentare di Milano», aggiunge Nicolò Dubini, amministratore unico di Sogemi, che promuove l’evento: «questo progetto, che porterà alla realizzazione del nuovo Ortomercato, avrà un grande impatto anche in termini di riqualificazione urbana, sociale e culturale”.

Raffaella Sbrescia

Queste tutte le date( ad oggi)  di Esthaté Market Sound:

30 aprile – MARTIN GARRIX (OPENING)
2 maggio – BOMBINO (FREE)
3 maggio – STRUMMER CALLING – OMAGGIO A JOE STRUMMER (FREE)
16 maggio – ANNALISA
12 giugno – VERDENA
20 giugno – SKRILLEX
28 giungo – HOLI DANCE FESTIVAL
3 luglio – TOTO
6 luglio – SHEPPARD
7 luglio – D’ANGELO and THE VANGUARD
8 luglio – HIP HOP TV SUMMER 2015 – NICKI MINAJ e RAE SREMMURD, G-EAZY
10 luglio – FRANCESCO RENGA
13 luglio – LA DOLCE VITA: LA MUSICA DEL CINEMA ITALIANO
18 luglio – CLUB DOGO
27 agosto – GOGOL BORDELLO
7 settembre – RENZO ARBORE L’ORCHESTRA ITALIANA
19 settembre – SUBSONICA

I biglietti sono acquistabili sul circuito Ticketone

Come raggiungere l’Estathè Market Sound: Via Cesare Lombroso, 54

Passante ferroviario: fermata Porta Vittoria Bus: 90/91/92/66 Tram:16

Food & Drink:

Coco Ortigia (Arancini e Cannoli)

Pesce e pollo ( Hambruger, pesce e pollo fritto)

Nutella ice cream (Gelato Nutella)

Mignon ( dolci napoletani)

Pizza & Mortazza (Focaccia di Roma)

Lu Bar (Street Food Siciliano)

Organic Bar (centrifugati)

Pop Dog (Hot Dog)

Migliori (Olive Ascolane)

Tradizioni del pesce

Caràvin steet vine (Enoteca su ruote)

Straordinario tour: la dolcezza della voce di Chiara sul palco del Teatro Dal Verme di Milano

Chiara ph Cosimo Buccolieri

Chiara ph Cosimo Buccolieri

Semplice, schietta, timida, a tratti impacciata, lei è Chiara Galiazzo, una ragazza dal cuore puro e dalla voce cristallina che, dal 2012 ad oggi, ha intrapreso un percorso artistico fitto di sorprese e di sfide. Protagonista del palcoscenico del Teatro Dal Verme di Milano per la data meneghina del suo Straordinario Tour, tenutasi lo scorso 28 aprile, Chiara si è mostrata subito a suo agio senza celare, tuttavia, un velo di naturale timidezza: “Si dice che sul palco sia come essere a casa, io ho portato questa poltrona, mi siedo e vorrei fare sentire anche voi come se foste nel salotto di casa vostra”, spiega la cantante padovana. Il concerto inizia con “Siamo adesso” (il nuovo singolo in rotazione dallo scorso 24 aprile tratto da  “Un giorno di sole straordinario” (Sony Music), l’edizione speciale dell’album “Un Giorno di Sole”. Si continua con “L’uomo senza cuore”, “Il futuro che sarà”, “Nomade”, “Un giorno di sole”, “Il rimedio la vita e la cura”, la bellissima “Stardust” e l’intensa “Il volto della vita”. La scaletta scorre veloce, la band un po’ troppo scarica, non colora abbastanza le sfumature dei brani e l’appeal dello show ne risente. Decisamente più energetica la seconda parte della scaletta con “Amore infinito”,  “Teardrop” dei Massive Attack, la cover di “Titanium” di David Guetta, “Che valore dai”, “L’esperienza dell’amore”, “Mille passi”.

Il racconto in musica di Chiara sintetizza il passato ma guarda al futuro; sono tanti i passi in avanti compiuti da questa dolce interprete ed il risultato tangibile di questa verità sta nella qualità e nella potenza espressiva dei brani contenuti nel suo ultimo lavoro discografico. L’ultima parte del concerto racchiude “Il senso di noi”, “Il meglio che puoi dare”, il sanremese “Straordinario”, l’ottimista “Qualcosa resta sempre”, l’allegra e movimentata “Vieni con me” e “Due respiri”. Molto carina la versione, voce e ukulele, suonata dalla stessa Chiara, di “Over the rainbow” scelta per i bis, chiusi da una nuova esecuzione di “Straordinario”, molto apprezzata dal pubblico ormai in piedi per i saluti finali.

Raffaella Sbrescia

I Piccoli Cantori di Milano ospiti della cerimonia d’apertura di Expo 2015

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Venerdì 1 maggio, in occasione della cerimonia di inaugurazione di Expo 2015, lo storico coro dei Piccoli Cantori di Milano avrà l’onore di esibirsi all’Open Air Theater, partecipando al grande spettacolo di apertura della manifestazione. Sul palco saranno presenti 80 bambini dai 5 ai 12 anni, diretti da Laura Marcora, insieme ad un coro di alpini composto da 100 persone che eseguiranno l’inno di Mameli in un nuovo e originale arrangiamento vocale realizzato da Stefano Barzan.

“È un onore partecipare alla cerimonia di inaugurazione Expo 2015, un momento così importante per Milano, per l’Italia e per il mondo intero – dichiara la Direttrice del coro dei Piccoli Cantori Laura Marcora -  È un appuntamento di assoluto prestigio che abbiamo tanto desiderato e sognato, e la convocazione che abbiamo ricevuto conferma la stima per il lavoro svolto dai bambini e dai ragazzi nel corso degli anni. Sarà una grande festa per tutti”.   

I Piccoli Cantori vantano una storia d’eccellenza, infatti nel corso degli anni hanno partecipato a concerti e trasmissioni televisive di primo piano, hanno cantato con artisti italiani e stranieri come Enrico Ruggeri, Ivana Spagna, I Pooh, Roberto Vecchioni, Jovanotti, Zucchero Fornaciari, Michael Jackson, Celentano, Sergio Endrigo, Gianna Nannini, Ornella Vanoni, Anna Oxa partecipando alle registrazioni di alcuni brani all’interno dei loro album. Nel gennaio del 2013 hanno partecipano alla trasmissione condotta da Fabio Fazio “ Che tempo che fa” , uno special in ricordo di Giorgio Gaber, interpretando brani del repertorio Gaberiano. Tra gli ultimi progetti la collana “GIOCASTROCCHE, filastrocche per giocare in cortile” (Artist First), composta da circa 70 canzoni,  suddivise in 6 cd. La collana è il frutto di un progetto volto a recuperare la cultura delle filastrocche, delle conte e dei giochi di strada, trasformandoli in canzoni della memoria. Il Coro è nato nel 1964 grazie all’intuizione e alla volontà di Niny Comolli, diplomata al Conservatorio di Milano e per 25 anni pianista apprezzata nell’orchestra della Rai, che decide di creare un’Associazione culturale con lo scopo di avvicinare i bambini alla musica. Oggi il Coro conta un centinaio di elementi di età compresa fra i 5 e i 12 anni ed è diretto da Laura Marcora, nipote della fondatrice. L’evento sarà visibile in mondovisione e in Italia sarà trasmesso da RaiUno in una lunga diretta.

 

L’Amore comporta tour: Biagio Antonacci domina il Mediolanum Forum ad Assago. Il report del concerto

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

“Questo luogo mi riempie di emozione, mi ricorda la mia infanzia, mi fa tornare alla mente le mille scorribande di quando ero ragazzo”, così Biagio Antonacci saluta il pubblico del Mediolanum Forum di Assago, in occasione della prima delle due date meneghine previste all’interno dell’ “Amore comporta tour”, il live che prende il titolo dall’album doppio disco di platino dell’artista e dall’omonimo singolo attualmente in rotazione.  Accompagnato da ben 7 bravissimi musicisti: Massimo Varini, Emiliano Fantuzzi, Mattia Bigi, Gabriele Fersini, Leonardo Di Angilla, Alessandro Magri, Mika Ronos, Biagio smuove il pubblico con i successi tratti dal suo ultimo album ma anche con i brani più noti del suo ampio repertorio.

Con un palco dalla forma somigliante alle sette stelle di Hakuto, la  scuola di arti marziali di Ken il guerriero ed una scenografia comprensiva di 8 maxi schermi e l’intero planetario, Biagio irrompe in scena alle 21.11 sulle note di “Tra te e il mare”, brano portato al successo dall’amica e collega Laura Pausini. Carico ed entusiasta Biagio, in tenuta casual, si scatena e fa scatenare i presenti, auspicando l’afonia generale con relativa maledizione prevista per l’indomani. Perdendosi negli occhi, nei sorrisi e le urla deliranti delle sue scatenatissime fans, Biagio si prodiga con energia, passione ed emozione senza risparmiarsi un attimo per uno show della durata di più di ore con una trentina di brani in scaletta. Capace di smuovere l’ormone con il suo ormai celebre movimento pelvico, Biagio è in grado di toccare anche le più intime fibre del cuore, grazie al tema a lui più caro: l’amore.

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

“Sarà sempre festa”, Insieme finire”, “Tu sei bella”, “Mi fai stare bene”, “L’amore comporta”, “Che differenza c’è”, “Il cielo ha una porta sola”, “Ti dedico tutto”, “Non so più a chi credere”, “Angela”, “Non ci facciamo compagnia”, “Sappi amore mio”, “Se è vero che ci sei”, “Non è mai stato subito” racchiudono l’essenza della prima parte dello show, spesso arricchito dal notevole contributo apportato da una band veramente molto carica, su tutti spiccano i riff di Massimo Varini e lo spettacolare assolo alla batteria di Mika Ronos. Pochi minuti di riposo e Biagio risale sul palco, vestito di tutto punto, in completo black and white, per un emozionante medley acustico, voce e chitarra composto da  “Così presto no”, “Coccinella”, “In una stanza quasi rosa”, “Le cose che hai amato di più” ed un sentito omaggio all’amico Pino Daniele sulle note di “Quando quando”.

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci live @ Mediolanum Forum Assago ph Francesco Prandoni

La band rientra per “Quanto tempo e ancora”, in versione bossanova italo-spagnola, “Convivendo”, “Buongiorno Bell’anima”, “Se io, se lei” poi Biagio interviene con una lunga parentesi parlata: “Tanto abbiamo scritto sul tema dell’amore, quanto poco ne abbiamo capito. Dall’alto della mia umile e ancora breve esperienza, penso che se nasci in un modo, muori nello stesso identico modo. Siamo convinti di poter cambiare la persona che amiamo per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno  ma alla fine la nostra vera natura salta sempre fuori. Dovremmo avere il coraggio di dare subito il peggio di noi stessi così, se ci prendono, sanno cosa trovano, spiega Biagio, questo è quello che dico sempre anche ai miei figli. L’amore è un’influenza, aggiunge, una malattia, quando sei innamorato non sei lucido e quando poi ti riguardi, non ti riconosci. Gli amori di lunga durata, quelli eterni, hanno una consistenza diversa, per loro la parola amore non basta più perché sono un’altra cosa, chiude, infine, Biagio”.

“Io ti penso raramente”, “Dolore e forza”, “Iris” conducono all’atteso momento del bis “Non vivo più senza te”  e “ Liberatemi lasciano cadere il sipario ponendo la parola fine ad un concerto che ha divertito ed emozionato il pubblico, proprio come una grande festa tra amici di vecchia data.

Raffaella Sbrescia

Lorenzo Fragola: la miscela pop-soul di 1995 continua a mietere consensi

 

Lorenzo Fragola

Lorenzo Fragola

Ha appena compiuto vent’anni ma è già al centro dell’attenzione mediatica. Lui è Lorenzo Fragola, vincitore dell’ultima edizione di “X Factor”, scrittore ed interprete delle canzoni contenute in “1995”, il suo album d’esordio. Prima di cimentarci in un approfondimento relativo a questo nuovo talento italiano, ci siamo riservati di ascoltarlo più volte dal vivo per capire fino in fondo l’identità artistica di un giovane su cui sono state investite, a ragione, moltissime energie produttive.  Dopo il lancio del singolo certificato doppio disco di platino per le oltre 60.000 unità acquistate negli store digitali e una partecipazione tra i “Big” a Sanremo (pur con un piazzamento a metà classifica, 10), Lorenzo si è concentrato nella realizzazione del suo primo disco, prodotto da Fausto Cogliati e Fabrizio Ferraguzzo, prendendo parte a diverse fasi di lavorazione dell’album e curandone anche gli arrangiamenti. Quello che colpisce di Fragola, pupillo di Fedez, è la già discreta capacità autorale, l’immediatezza empatica del suo cantato e la graziosa miscela pop in cui è riuscito ad incanalarsi in maniera piuttosto rapida.

Lorenzo Fragola

Lorenzo Fragola

Entrando nello specifico dell’album l’iniziale “The rest”, traccia d’apertura del disco, è infarcita di sonorità british mentre “Best of me” marcia sulla stessa via con un po’ più di energia.  Conquista consensi  sempre maggiori “The reason why”, già lanciata ad X-Factor e doppio disco di platino, scritta da Fragola con Michelle Lily Popovic e Fausto Cogliati. Decisamente riuscita la versione acustica di “Dangerous” di David Guetta che, a metà disco,  rappresenta, ad oggi, un’astuta scelta ritmica. Molto intenso il testo “ Who i am ?”, in netta contrapposizione con la spensieratezza di “ #fuori c’è il sole”. Tra gli autori anche Rebecca Ferguson per “Homeland”, “Nek” per “Da sempre” ed Ermal Meta per “La nostra vita è oggi”.

Lorenzo Fragola

Lorenzo Fragola

I colpi in canna per Lorenzo Fragola son, dunque, tanti; 1995 è un disco in grado di essere apprezzato anche dai più schizzinosi e rappresenta un buon presupposto per spianare un percorso che sicuramente avrà diversi ostacoli da aggirare. Una sfida, quest’ultima, che Lorenzo si appresta ad affrontare con grinta e voglia di fare raccogliendo entusiasmanti consensi con il suo pop acustico, irrorato di soul bianco.

Raffaella Sbrescia

Gli appuntamenti live di Lorenzo Fragola:

28 Maggio Piazza Duomo – Milano per  ”Radio Italia 3.0″, un momento dedicato ai giovani all’interno di “RadioItaliaLive – Il Concerto”.

LORENZO FRAGOLA – TOUR 2015

Ven 2 Ottobre – Roma, Atlantico

Sab 3 Ottobre – Napoli, Casa della Musica

Dom 4 Ottobre – Bari, Demodè Club

Ven 9 Ottobre – Padova, Gran Teatro Geox

Sab 10 Ottobre – Nonantola (MO), Vox Club

Lun 12 Ottobre – Milano, Alcatraz

Gio 15 Ottobre – Firenze, Obihall

Ven 16 Ottobre – Venaria Reale (TO), Teatro della Concordia

Video: “The Rest”

Litfiba live: due sold out a Milano per un rock che non conosce scadenze e compromessi

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Litfiba sono una realtà musicale italiana da guardare almeno una volta dal vivo per capirne la portata e la carica adrenalinica. Il carisma e la vibrante energia dell’incontenibile frontman Piero Pelù, unita alla sapiente maestria strumentale di Ghigo Renzulli, racchiudono l’essenza di un connubio artistico che tanto ha detto e tanto ha ancora da dire al pubblico, nonostante lunghi anni di lontananza. Oggi, a distanza di pochi giorni dai due concertii che i Litfiba hanno tenuto all’Alcatraz di Milano, ci troviamo ad approfondire, con lucida consapevolezza, il commento relativo al live di questo gruppo che ha riportato in auge il repertorio degli album “El diablo” (1990), “Terremoto” (1993), “Spirito (1994) e “Mondi sommersi” (1997), dando nuova linfa ai brani più rock e diretti della propria discografia. Accompagnati da Ciccio Li Causi al basso, Luca Martelli alla batteria, Sago Sagona alle tastiere e da pile di Marshall, i Litfiba si mostrano subito sul pezzo con “Resisti”, dedicato agli antifascisti del ’45, di oggi e, si spera, di domani.

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Sonorità nitide e martellanti colpiscono i nuovi simboli del potere in maniera diretta e dichiaratamente schierata. Se a questo aggiungiamo il sit-in di protesta contro Expo 2015, invocato da Piero Pelù facendo sedere tutti i presenti dell’Alcatraz,  siamo subito in grado di capire il mood dei due sold out consecutivi ottenuti dai Litfiba a Milano. Il buon rock stagionato e collaudato della band fiorentina non conosce pause ma è anche in grado di fermarsi per ricordare le vittime dei barconi della speranza e di emozionare il pubblico omaggiando Pino Daniele con una speciale versione di “Je so’ pazzo”. Il suono è muscolare, metallico, inarrestabile: riff, assoli e suoni monstre colorano e ravvivano canzoni vecchie quasi un quarto di secolo per la gioia dei fan della prima ora. Piovono dediche anche per Stefano Cucchi, Riccardo Magherini e per chi è stato “massacrato dentro la Diaz”, lo sloganistico Pelù scrive su un enorme cartello “Mafie merda” con la “e” di euro e la “a” cerchiata degli anarchici stimolando e smuovendo dall’interno i suoi “ragazzacci” per più di due ore ribadendo, in maniera incisiva, la forza e la compattezza di una realtà musicale solida e coinvolgente.

Raffaella Sbrescia

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Litfiba live @ Alcatraz ph Francesco Prandoni

Setlist

1) RESISTI

2) DIMMI IL NOME

3) AFRICA

4) DINOSAURO

5) SOTTO IL VULCANO

6) LO SPETTACOLO

7) A DENTI STRETTI

8) EL DIABLO

9) DOTTOR M

10) LINEA D’OMBRA

11) BAMBINO

12) TAMMURIA

13) WODA WODA

14) ORA D’ARIA

15) SIAMO UMANI

16) LA MUSICA FA

16 bis) RAGAZZO

18) SPIRITO

19) REGINA DI CUORI

20) IL MISTERO DI GIULIA

21) RITMO 2 #

22) LACIO DROM

 

 

Angelo Branduardi live: un incanto musicale d’altri tempi al Teatro Bellini di Napoli

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Anticonvenzionale, stimolante, carismatico. Angelo Branduardi è un artista unico all’interno dello scenario musicale italiano e, in quanto tale, ogni suo concerto rappresenta un evento degno di particolare attenzione. Quello di cui parleremo oggi è il live che l’artista ha tenuto al Teatro Bellini di Napoli nell’ambito del Camminando Camminando tour 2015, un percorso di musica e parole scandito da distinti momenti per diverse esperienze sensoriali. Ad accompagnare Branduardi in questo affascinante percorso sono Michele Ascolese chitarra elettrica, acustica; Stefano Olivato contrabbasso, basso, armonica a bocca; Leonardo Pieri tastiere, fisa; Davide Ragazzoni batteria e percussioni. La festa inizia con Si può fare:“si può fare, si può crescere, cambiare e continuare a navigare”, canta Branduardi, continuando con la meravigliosa Gulliver, la cui melodia è ispirata dalla ballata Bretone “Ev Chistr ‘Ta, Laou!”, “Domenica e lunedì, canzone tratta da una poesia di Franco Fortini, poi La serie dei numeri, ripresa di un canto popolare della Bretagna presente nella raccolta Barzhaz Breizh, e ancora La ragazza e l’eremita”, “Il cantico delle creature,” Il sultano di Babilonia e la prostituta e “La predica della Perfetta letizia”.

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

“Confessioni di un malandrino” apre la seconda parte, lungo la quale in forma più acustica si inseguono le favole “La luna”, “Sotto il tiglio”, tratta da un lied tedesco, “Il dono del cervo”, “La favola degli aironi”, “La canzone di Angus il vagabondo”, dai versi di Yeats. Più vicini ai giorni nostri “Barbrie Allen”, “Rosa di Galilea”,  da un brano dei Vangeli apocrifi e la bellissima “Lord Franklin”, sulla ricerca del passaggio a nord-ovest per il Polo, Colonne di Ercole di tutti i naviganti. Nelll’assolo di violino che chiude il concerto, Branduardi  rivela le sue sfumature più recondite, rivelando, attimo dopo attimo, il risultato di un intreccio perfetto di sonorità complesse scaturite da semplici frasi riprodotte dall’eco.  Elegantemente melodici anche i richiestissimi bis concessi da messèr Branduardi : “Cogli la prima mela, arricchita dai un nuovissimo arrangiamento e Cercando l’oro lasciano il pubblico in febbricitante estasi: la diretta conseguenza di un’esperienza dalla valenza quasi mistica.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

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Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

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Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

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Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

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Angelo Branduardi live @ Teatro Bellini Ph Luigi Maffettone

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Concerto Primo Maggio a Roma: tutto sulla conferenza stampa di presentazione

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Primo Maggio a San Giovanni – Conferenza Stampa

Si è svolta il 23 maggio alle 12 presso la sala A della sede Rai di Viale Mazzini 14, la conferenza stampa di presentazione del Concertone del primo maggio che anche quest’anno, come accade oramai da 25 anni a questa parte, vedrà protagonista la storica location di piazza San Giovanni a Roma.

La conferenza, mediata dal capostruttura RAI Luca Mazzà, ha visto la partecipazione, di fronte ad una nutrita componente del panorama giornalistico italiano, dei tre rappresentanti sindacali Carmelo Barbagallo, (Uil), Gianna Fracassi (Cgil) e Giovanna Ventura (Cisl), del direttore di RAI 3, Andrea Vianello e degli organizzatori Carlo Gavaudan e Massimo Bonelli.
Assente la conduttrice, Camila Raznovich, bloccata a letto da una forte influenza, che, raggiunta al telefono, saluta la platea con un romanissimo “Rosico molto di non poter essere con voi”.

Agli interventi di Vianello, che pone l’accento sul lungo sodalizio che lega RAI 3 alla manifestazione, e a quelli dei tre rappresentanti sindacali, concordi nel convenire che, oggi, alla parola “Lavoro” dovrebbe affiancarsi, se non sostituirsi quella di “Solidarietà”, fa seguito la presentazione dello spot, in anteprima per la stampa.

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Sarà un concerto ricco di eventi, e di partecipanti, a partire dai conduttori che affiancheranno Camila Raznovich,: Vincenzo Mollica, Carlo Massarini, Paola Maugeri, Enrico Silvestrin, Francesco Pannofino, Dario Vergassola,Claudio Santamaria, Paolo Rossi.

Primo Maggio Roma- Conferenza stampa ph M.L.Avella

Primo Maggio Roma- Conferenza stampa ph M.L.Avella

Prende la parola Massimo Bonelli, responsabile del nuovo team organizzativo, insieme a Carlo Gavaudan: “Abbiamo lavorato ad un cast eterogeneo, tocchiamo tutte le forme musicali. Faremo scelte in scaletta abbastanza particolari. Cose sicure alternate a scommesse. Il PrimoMaggio deve avere ancora un ruolo di pioniere per la nostra musica.”
E proprio a conferma di ciò, sul palco è prevista l’esibizione dei tre finalisti del contest dedicato agli artisti emergenti 1MNEXT. Al momento in gara ci sono 12 artisti, ossia Bamboo, Fiori di Cadillac, Gianni Chillà, I figli dell’officina, I musicanti del vento, La Rua, Le stanze di Federico, Metrò, NiggaRadio, Plaza, Sula Vetrebianco, Toromeccanica.
A loro il nostro “in bocca al lupo”.

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Molte le domande relative a quelli che saranno i costi della manifestazione e gli inquadramenti del personale che vi prenderà parte.

Gavaudan specifica: “Chi lavora direttamente con noi è inquadrato in Enpals. Altri hanno inquadramento analogo per altre società. Nostra attenzione forte è su questo tema. Il controllo in questo senso è molto attento. Ci saranno, naturalmente anche dei volontari, cui forniremo comunque una copertura assicurativa e contributiva”. 
I costi del Concertone? “Siamo novelli, siamo ancora alla rincorsa della copertura dei costi. Ci riserviamo di dare informazioni dettagliate. Ci sono aziende che intervengono anche per il catering”.

Circa la presunta rivalità con la manifestazione che si terrà a Taranto, Bonelli replica: “C’è grande cordialità con loro, ci siamo abbracciati e fatti gli auguri con Roy Paci. È una montatura quella della rivalità”. Insomma, sembra tirare un’aria di rinnovamento sulla kermesse romana che, sicuramente non vuole porsi come assoluta o prevaricante formula di celebrazione del Primo Maggio in musica, ma che indiscutibilmente vanta il primato, in termini temporali, rispetto a tutte le manifestazioni che si terranno in questa data nelle varie piazze delle più importanti città d’Italia.

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Conferenza stampa Primo Maggio ph M.L.Avella

Il sodalizio con RAI 3 è storico quanto la manifestazione e riteniamo che, come giustamente evidenziato del segretario della UIL Barbagallo, sarebbe auspicabile che anche altre emittenti televisive a diffusione nazionale, documentassero gli interventi musicali di tutta italia, adottandone uno. Per il momento, in attesa di goderci il Concertone, un grazie a RAI 3 per l’invito, e a tutti buona visione, in diretta Venerdì 1° maggio dalle ore 15, con…… J-Ax, Almamegretta, Enzo Avitabile, Alessio Bertallot, Alpha Blondy, Bluvertigo, Goran Bregovic, Alex Britti, Mimmo Cavallaro, Teresa De Sio, Emis Killa, Ghemon, Irene Grandi, Kutso, Lacuna Coil, Levante, Lo Stato Sociale, Ylenia Lucisano, Med Free Orkestra, Nesli, Noemi, Pfm, Enrico Ruggeri, Daniele Ronda & Folklub, Santa Margaret, James Senese & Napoli Centrale, Tinturia, Tarantolati di Tricarico, Paola Turci, Mario Venuti & Mario Incudine. La regia del Concertone sarà, infine, affidata a Cristian Biondani.

M.L.Avella

Fabrizio Moro incanta Milano con la sua musica libera. Il report del concerto al Teatro Dal Verme

Fabrizio Moro live ph Roberta Gioberti

Fabrizio Moro live ph Roberta Gioberti

“La libertà è sacra come il pane”, canta Fabrizio Moro, in una delle sue canzoni ed oggi, 25 aprile, a poche ore di distanza dal suo bellissimo concerto tenutosi al Teatro Dal Verme di Milano, risulta particolarmente importante fare un’attenta riflessione su come certi temi appaiano spesso inflazionati nonostante siano assolutamente essenziali per il felice proseguimento della nostra esistenza. Lo sa bene Fabrizio che, della libertà, ne ha sempre fatto un manifesto personale e oggi che il suo “tour delle girandole” teatrale sta seminando una serie di meritati sold out, si gode ogni istante di un inaspettato stato di grazia artistico. Con questa nuova avventura live, iniziata subito dopo l’uscita dell’ultimo album di inediti (il settimo registrato in studio), dal titolo «Via delle girandole 10», Fabrizio si è dedicato ad una scrittura  più intima, acustica, folk riversando una nuova e fresca linfa creativa nelle sua già nutrita discografia.

Nell’intima cornice del Teatro Dal Verme di Milano, l’artista ha coinvolto spettatori di tutte le età muovendosi tra vecchi e nuovi successi, melodie soft e ritmi scatenati con due ore di musica intense e coinvolgenti.  Accompagnato da una pregevole band composta da ottimi musicisti come Marco Marini (chitarra), Danilo Molinari (chitarra), Alessio Renzopaoli (batteria), Fabrizio Termignone (basso), Claudio Bielli (tastiere) e Andrea Di Cesare (violino), Fabrizio spazia in lungo e in largo toccando tematiche socio-culturali particolarmente delicate senza trascurare il prisma delle variopinte emozioni umane. Ad aprire il concerto è il brano strumentale “Ciao Zì”, seguito dalla toccante “Buongiorno Papà”, in cui l’artista ripercorre il rapporto con suo padre dando vita ad uno show ad alto tasso emozionale, arricchito da un’intensa espressività e dalla sua inconfondibile timbrica vocale.

Fabrizio Moro live ph Roberta Gioberti

Fabrizio Moro live ph Roberta Gioberti

Canzone dopo canzone cresce e si fortifica l’intima sintonia tra l’artista ed il pubblico, in particolare durante il Medley Unplugged, in cui Moro, accompagnato solo dall’ottimo violino di Andrea di Cesare e dalle tastiere del bravissimo Claudio Junior Bielli, canta i suoi cavalli di battaglia: “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Pensa”, “Libero”, “Non importa”, “Sono solo parole”, “Acqua”. Il picco emotivo si raggiunge sulle note de “La partita”, dedicato, scritto, pensato in nome di un concetto semplice ma di grande importanza: Pace negli stadi. Guardare sullo schermo le immagini di Ciro Esposito e Gabriele Sandri, morti proprio a causa di una inspiegabile violenza in contesto sportivo, stringe il cuore in una morsa di dolore.

Il concerto prosegue e Fabrizio stempera i toni con episodi tratti da “L’inizio”, il disco pubblicato nel 2013. Molto belle anche “Io so tutto”, brano incentrato sulla figura di Giulio Andreotti, “L’Italia è di tutti”, accompagnata dall’affettuosa scenografia dei fans, armati di palloncini tricolore,  “I remember you” che indirizza il sound verso una venatura più rock. “Da una sola parte”  e “Parole, rumori e giorni” sono i brani che, forse più altri, lasciano un segno più profondo sulla pelle, lasciandoci in balìa dello stupore e della meraviglia per cotanta profonda sensibilità. A chiudere questa bellissima festa di volti, voci, note ed emozioni è un’ultima dolcissima dedica, si tratta di “Babbo Natale esiste”, brano che  Fabrizio ha scritto per suo figlio e che lascia nei nostri cuori la ferma sensazione che questo cantautore ha davvero raggiunto uno stadio di maturità tale da consentirgli, di diritto, l’accesso nel mondo dei grandi della musica italiana.

Raffaella Sbrescia

SETLIST:
“Buongiorno papà”
“Tu”
“Respiro”
“E’ solo amore”
“Io so tutto”
“L’illusione”
“Alessandra sarà sempre più bella”
“Sei andata via”
“L’eternità”
Medley acustico: “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Libero”, “Pensa”, “Non importa”
“Sono solo parole”
“Acqua”
“La partita”
“L’Italia è di tutti”
“I remember you”
“Da una sola parte”
“Un’altra canzone per noi”
“Parole, rumori e giorni”

ENCORE:
“L’inizio”
“Sono come sono”
“Il vecchio”
“Babbo Natale esiste”

 

Peole Keep Talking, Hoodie Allen presenta l’album d’esordio

People Keep Talking album cover

Steven Adam Markowitz, in arte Hoodie Allen,  è un giovane artista, classe 1988, bianco, ebreo, laureato in un’università della Ivy League che, dall’alto delle sue autoproduzioni, presenta il suo album d’esordio “People Keep Talking” insistendo subito su un concetto chiave come l’autenticità: “Per me autenticità significa accettare il fatto che non sono Kendrick Lamar e non vengo dal ghetto. Ognuno ha il dovere di raccontare la propria storia. E la mia è questa qua”. A metà strada tra rapper e pop star 2.0. Hoodie Allen negli Stati Uniti ha raggiunto la seconda posizione nelle classifiche Rap e R&B, l’ottava in quella generale ma è dal 2009 che il egli distribuisce in modo indipendente mixtape – il più noto è forse “Pep rally” del 2010 – ed EP come “All American” del 2012: “Mi piace scrivere, raccontare storie divertenti, costruire canzoni. All’inizio era un hobby poi ho imparato a usare internet per diffondere la musica e ho trovato un vero pubblico”. Dopo aver lavorato nel 2010 nel programma AdWords di Google, a Mountain View, Hoodie ha deciso, infine, di dedicarsi solo alla musica: “Lì ho imparato a pensare in modo critico, ad avere la mente aperta, a essere creativo. Ma fra Google e la mia musica, lavoravo venti ore al giorno. Lasciare l’impiego per dedicarmi al rap è stato un atto di fede”.

Hoodie Alllen ph Matty Vogel

Hoodie Alllen ph Matty Vogel

Ed ecco, dunque, “People keep talking”, un lavoro non propriamente esaltante che al suo interno contiene, comunque, un paio di messaggi interessanti: Il primo chiude il brano che dà il titolo al disco e riproduce la voce tremante una fan emozionantissima: “È un modo sarcastico per prendere in giro i superfan, quelli che dicono che ti amano e non sanno nemmeno i titoli delle tue canzoni”, spiega Hoodie, mentre il secondo messaggio è contenuto in “Sirens” dove un finto discografico – Todd Ferman della Gigantic Records – dice a Hoodie Allen che lo adora e lo vuole mettere sotto contratto, non prima di averne snaturato la musica: “È ispirata a un vero discografico, di cui non dirò il nome. Quando diventi popolare su internet gli A&R cominciano a chiamarti non perché credono in te, ma perché vogliono essere i primi a ‘scoprirti’ o per dire al capo di averci almeno provato”, conclude Hoodie. Da evidenziare anche la collaborazione con Ed Sheeran per il singolo ed il video di “All about it”: “Con Ed si è amici da tre anni, eppure non avevamo mai fatto musica assieme. Il video l’abbiamo girato l’ultimo giorno del suo tour nordamerican, pensare che lui non voleva nemmeno apparire poi l’ho convinto io a mostrare il suo lato più leggero, quello che la gente non conosce, ed il risultato è stato molto divertente”.  A dispetto dei ritornelli catchy e dell’ atmosfera easy che caratterizza album, Hoodie Allen è in ogni caso, piuttosto serio nel difendere le proprie scelte e la propria autonomia. Il senso è: potete dire quel che volete di me, ma non cercherò di compiacervi e continuerò a fare musica a modo mio, restando coi piedi per terra”.

Raffaella Sbrescia

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Video: All about it

 

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