Intervista a Petra Magoni e Ferruccio Spinetti: Musica Nuda, Little Wonder, concerti all’estero e un nuovo album in arrivo

Petra Magoni e Ferruccio Spinetti ph Simone Cecchetti

Petra Magoni e Ferruccio Spinetti ph Simone Cecchetti

Musica Nuda è un progetto che racchiude due anime speciali, quelle di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Una voce sublime ed un contrabbasso magico e versatile uniti da dodici anni nel nome dello sconfinato amore per la musica. Lo scorso 31 marzo i due artisti hanno pubblicato “Little Wonder” (Warner Music), un album fatto di rivisitazioni di canzoni più e meno famose, la tangibile dimostrazione che nonostante lo scorrere del tempo, i dischi pubblicati e migliaia di concerti, la curiosità e la passione possono portare a volersi rimettere nuovamente in gioco senza limiti. Alle porte del tour che li porterà a girare l’Europa in lungo e in largo, Petra e Ferruccio si sono raccontati a cuore aperto.

L’intervista

“Little Wonder” è un regalo che avete fatto a voi stessi?

Ferruccio: Questo album ripercorre artisticamente quello che è successo nel corso di dodici anni: 7-8 dischi, più di mille concerti in giro per il mondo e tante belle esperienze. Dopo aver realizzato due album di inediti, che erano “Banda Larga”e “Complici”, abbiamo deciso di fare nuovamente un disco di cover per vedere con dodici anni di esperienza e, si spera, con una certa maturazione artistica in più, cosa ne sarebbe venuto fuori. Mantenendo intatte libertà e istinto, e in questo mi riferisco alla scelta dei brani, abbiamo scelto delle canzoni che ci piacevano, che ci emozionavano e le abbiamo trasformate in Musica Nuda.

Cosa vi ha sorpreso di questo lavoro? C’è qualche elemento che dopo tanti anni vi ha messo alla prova?

Petra: Sì, certo. A partire dal modo in cui è stato realizzato questo disco;  l’abbiamo registrato sul palco del teatro di San Casciano,  a porte chiuse, senza cuffie, in presa diretta e senza la separazione che c’è nello studio di registrazione, il tutto per ritrovarci nel nostro habitat naturale. Tutto il lavoro è stato molto immediato. Per esempio, la versione che abbiamo inciso di “Is this love” di Bob Marley è la prima e unica. Questo disco è simile al nostro primo album, anche quello fu registrato in presa diretta. Abbiamo scelto di fare cover di tutti i tipi, compreso un nostro stesso brano, con la curiosità di scoprire quale fosse stato il risultato. Little Wonder può sembrare un titolo presuntuoso ma in realtà “wonder” è anche lo stupore, la meraviglia di scoprire qualcosa di nuovo dopo 12 anni.  La meraviglia di voler fare nuove cose con più maturità ma con lo stesso entusiasmo.

Come mai hai avete scelto di rifare “ Io sono metà”?

Quella è la prima canzone che abbiamo scritto insieme, un giorno la stavamo suonando, ci è venuta in una nuova versione  e ci siamo detti: “perché no?!”

Dopo 1000 concerti e tanti palchi, fareste un parallelo tra le locations italiane ed estere? Come cambiano le vostre aspettative di volta in volta?

Ferruccio: Quando si va a fare un concerto è difficile avere delle aspettative, la sorpresa spesso giunge anche durante il concerto stesso. Come dice Petra, il live si fa in due: noi sul palco e il pubblico giù. Quando andiamo a suonare in una città che non conosciamo come può essere Lima,  Buenos Aires, Charleston o Belgrado siamo molto curiosi di vedere quale sarà la reazione del pubblico a questo strano duo. A dire il vero la scaletta che proponiamo potrebbe scatenare lo stesso tipo di reazione anche se all’estero ci chiedono di fare più pezzi in italiano perché il pubblico è curioso nei riguardi della nostra lingua madre.

Petra: Nonostante le differenze nel mondo è bello vedere che la gente ride per le stesse cose, si emoziona per le stesse cose. La musica è davvero un linguaggio universale che va oltre le parole.

Petra, usi la voce in tutti i modi possibili, dal sussurro al virtuosismo. Questa è una dote che in tantissimi ti riconoscono e che fa del tuo live un’esperienza da non perdere…

Petra: E’ una cosa di me che avevo intuito da molto tempo però, in effetti, fin quando non ho incontrato Ferruccio non avevo proprio gli spazi per poter fare quello che faccio adesso. Con un gruppo normale, ma anche solo con un chitarrista, non avrei la possibilità di far sentire tanti piccoli dettagli. Noi abbiamo tantissime dinamiche, andiamo dal pianissimo al fortissimo e  cambiamo spesso repertorio. Tutto questo fa sì che un concerto contrabbasso e voce, che io per prima sulla carta definirei palloso, in realtà poi non lo sia affatto.  Abbiamo una grande curiosità da ascoltatori e cerchiamo di trasmetterla anche in qualità di  interpreti. L’uso  che faccio della mia voce è frutto di necessità e virtù, anche Ferruccio si è dovuto inventare un nuovo modo di suonare. La prima volta che è venuto ad ascoltarci Peppe Servillo, con cui Ferruccio ha suonato per sedici anni negli Avion Travel, Peppe gli ha detto:“Ferrù ma tu suoni così?”

Ferruccio, a proposito degli Avion Travel, c’è qualche novità in vista?

L’anno scorso siamo stati in tour con 20 date, ricordo con particolare affetto il concerto al Castel Sant’ Elmo di Napoli. Quest’anno cercheremo di inventarci qualcosa di nuovo.

Parlando di sperimentazione, ci parli del progetto Inventa Rio?

Ferruccio: Inventa Rio è un gruppo che esiste dal 2010 formato da me, Giovanni Ceccarelli al piano, Francesco Petreni alla batteria, Dadi Carvalho alla chitarra. Alla base c’è l’idea di fondere la musica italiana con quella brasiliana in maniera innovativa. Il primo disco è uscito nel 2010 con brani in italiano e qualcuno in napoletano, nel 2012 abbiamo omaggiato Ivan Lins, con altri artisti compresa Petra, Bungaro, Maria Pia De Vito, Samuele Bersani, Chico Buarque.  La cosa bella è che Ivan è stato dieci giorni con noi a registrare il disco. L’anno scorso l’album è stato anche candidato ai Latin Grammy,  tra i cinque migliori dischi della musica popolare brasiliana; questo, però,  in Italia non l’ha saputo quasi nessuno.

Tornando a voi due, dopo la lavorazione di “Little Wonder”  avete continuato a scrivere e comporre?

Petra: Sono conscia di essere più forte come interprete che come autrice quindi non ho l’ansia di voler per forza scrivere cose mie. Ferruccio invece è più prolifico.

Ferruccio: Non mi definisco un compositore come prima professione. Già con gli Avion Travel, da strumentista lavoravo principalmente sulla musica. Oggi per i testi collaboro quasi sempre con Alessio Bonomo. Magari per un anno non scrivo niente poi magari in venti giorni vengono fuori tre pezzi.  Non c’è una regola fissa. Io e Petra abbiamo registrato molte canzoni inedite, scritte da tanti bravissimi autori, per cui il prossimo album è già quasi pronto. Questo “Little Wonder” è stato voluto perchè negli ultimi due album c’erano molte canzoni in italiano e, suonando tanto all’estero, il mercato esigeva un disco più internazionale.

EUTROPIA FESTIVAL 2014

Petra Magoni e Ferruccio Spinetti ph Pasquale Modica

Il palco è la vostra linfa.

Ferruccio: La prima promozione per un’artista è, in effetti, proprio il palco. Il live ti dà credito anche tra gli organizzatori  e ti fa circolare negli ambienti musicali giusti.

Petra: Confermo. All’inizio venivano a sentirci dieci persone che ci hanno aiutato molto con il famoso passaparola. Non abbiamo avuto chissà quale battage pubblicitario; anche in tv non ci chiamano spesso.

Avete qualche collaborazione in programma o nel cassetto?

Ferruccio: Punto in alto. Per l’estero dico Sting e Paul McCartney.  In Italia cerchiamo le collaborazioni che sentiamo più vicine a pelle: per esempio Joe Barbieri, sempre presente nei nostri ultimi dischi, Pacifico con cui abbiamo collaborato in passato. Per il resto, vedremo…

Petra: Io aggiungo Fausto Mesolella e Benjamin Clementine!

Raffaella Sbrescia

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Video:

Tout S’Arrange Quand On S’Aime

Le prossime date del tour

Sab 26 Settembre MUSICA NUDA – Teatro Brancaccio – ROMA
Merc 7 Ottobre MUSICA NUDA – Maison de Georges Sand -Nohant -FRANCE
Gio 8 Ottobre MUSICA NUDA – Auditorium Jacques Coeur- Bourges-FRANCE Sab 10 Ottobre MUSICA NUDA – Centre Culturel Jean-Arp- Clamart-FRANCE
Lun 19 Ottobre MUSICA NUDA-Istittuto Italiano di Cultura- Belgrado – SERBIA
Mar 20 Ottobre MUSICA NUDA – Jazz Festival – Pancevo – SERBIA
Ven 30 Ottobre MUSICA NUDA – Teatro delle Ali – Breno – BRESCIA
Sab 31 Ottobre MUSICA NUDA-Reims JazzFestival-Caveau Mumm-FRANCE
Lun 9 Novembre Pippo Delbono, Petra N Magoni, Ilaria Fantin ‘IL SANGUE’- Liege – BELGIQUE
Mar 17 Novembre Delbono, Magoni e Fantin ‘IL SANGUE’ – PRATO
Merc 18 Novembre MUSICA NUDA – Teatro Puccini – FIRENZE

Al via la nuova esclusiva stagione dei Magazzini Generali. I primi grandi eventi in programma

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Milano, 23 Settembre 2015 – Dopo il grande successo degli anni precedenti, a partire da fine Settembre ritorna ufficialmente la nuova stagione dei Magazzini Generali di Via Pietrasanta 16, pronta a sorprendere il grande pubblico avvalendosi della partecipazione di numerosissime special guest stars internazionali. Il noto locale milanese, da sempre generatore di mode e tendenze, ancora una volta si propone di offrire le migliori novità del panorama musicale internazionale odierno, attraverso un ricco calendario di appuntamenti dedicati alla grande musica di qualità.

Il mercoledì notte è la volta di “Deeplay – Find your Deep Essence….and play” l’esclusiva serata firmata Magazzini Generali pensata principalmente per un target giovane, universitario, dinamico e amante dei party. La serata proporrà la migliore musica del momento selezionata dai numerosissimi dj di fama nazionale e internazionale che si alterneranno sul palco, creando un piccolo angolo di mondo dove estraniarsi profondamente sui battiti della musica Deep e Tech House.

Il giovedì sera, invece, protagonista assoluta è la musica latina: salsa, bachata, Kizomba e animazione rigorosamente latina, sono solo alcuni degli ingredienti vincenti dell’imperdibile “Giovedì Latino” by Pupo Dj, rivolto non solo agli appassionati del genere ma, a chiunque abbia voglia di sperimentare e divertirsi a ritmo di danza.

Il venerdì ONE NIGHT, a ritmo di hip hop, house e musica commerciale. Una serata tutta da ballare con tanti dj che si alterneranno alla consolle.

“Non accontentarti dell’orizzonte. Cerca l’infinito”, esattamente questo lo spirito di partenza di MaGAYzzini, l’appuntamento GLBT storico che anima la notte del sabato sera. Da Sabato 19 Settembre, al Level 1 MACHOS presenta PLAYRoom, Il weekly Party for Men che si svolgerà ogni settimana nel Prive’ Up Level Space Privè Total House Men.

Gli eventi esclusivi

Oltre agli eventi settimanali del mercoledì, giovedì e sabato sera, Magazzini Generali ha in programma moltissimi live esclusivi dei principali artisti internazionali della scena musicale contemporanea. Tra i concerti già annunciati si comincia l’11 Ottobre con la musica di una delle band più innovative e influenti di tutti i tempi i PIL, capitanati da John Lydon, storico membro dei Sex Pistols, gruppo britannico da sempre grande icona della musica punk rock. Ripercorrendo i loro maggiori successi, i Pil saliranno sul palco anche per presentare il loro nuovissimo disco “What The World Needs Now”.

Gli appuntamenti con i grandi live in musica dei Magazzini Generali non finiscono qui e Il 14 Ottobre salirà sul palco Alvaro Soler che, con il tormentone estivo “El Mismo Sol”, già stato premiato con doppio platino, ha scalato ogni classifica. Si prosegue poi il 22 Ottobre con il live di Selah Sue, mentre il 1 Novembre è confermata l’unica data italiana di Kid INk, la rivelazione hip hop statunitense degli ultimi due anni che, con il singolo “Body Language” in feat con Usher ha già superato le 28 milioni di view su Vevo. Assolutamente da non perdere il 27 Novembre è l’incredibile concerto dei Fear Factory, una delle industrial metal band più significative degli ultimi 20 anni che per la speciale occasione celebrerà il ventennale di “Demanufacture”.

Ulteriori date saranno annunciate prossimamente.

Fonte: Ufficio stampa

 

Gino Paoli e Danilo Rea artigiani delle emozioni in “Due come noi”. Il live report del concerto al Teatro Manzoni di Milano

«Io e Danilo amiamo la musica. La musica è magia perché trasforma le sensazioni in emozioni. Questa sera noi due faremo un viaggetto nella bella musica senza nient’altro intorno, ci saremo soltanto io, così come sono e Danilo, così com’è. Non me ne frega un cazzo delle luci e della scenografia, la musica non ha bisogno d’altro. Noi inseguiamo l’emozione e quasi tutte le sere riusciamo a trovarla. Speriamo che un po’ di questa emozione arrivi anche a voi». Sono queste le parole con cui Gino Paoli ha introdotto “Due come noi” il concerto in duo con il famosissimo pianista Danilo Rea sul palco del Teatro Manzoni di Milano, nell’ambito di “Expo a teatro”, la rassegna di grandi eventi internazionali che animeranno il celebre teatro meneghino. Una serata speciale per lasciarsi coinvolgere, scuotere, sondare, commuovere da una voce e da un pianoforte.

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Gino Paoli e Danilo Rea

Via, si salpa sull’oceano di note italiane ed internazionali con “Una furtiva lagrima”, “Time after time”, “O’ Sole mio”, “Sapore di sale”. Gino e Danilo spaziano in lungo e in largo, contaminano, sperimentano, inventano nuove interpretazioni di canzoni dal fascino indelebile. «La mia vita è stata molto lunga -  spiega Gino Paoli – Quando avevo vent’anni neanche pensavo di arrivare a sessanta, eppure è successo; la vecchiaia è una malattia che prendono tutti. Nel corso di questo lunghissimo viaggio, ho avuto tanto, sono stato bene e ho avuto molta fortuna eppure ho un grosso rimpianto: non ho trascorso abbastanza tempo con le persone che amavo. Il ricordo è rimasto ma anche quello pian piano si sbiadisce per poi sparire. In genere quel che resta non è che quello che si è ricevuto ma quello che abbiamo dato – continua Paoli – ecco, alcuni miei amici mi hanno dato delle belle canzoni e noi vogliamo ricordarli con quelle».

 E il viaggio riprende a vele spiegate, il timoniere è Danilo Rea mentre Paoli è l’esperto marinaio.  “Bocca di Rosa” (strumentale) di Fabrizio De Andrè, “Vedrai  vedrai” di Luigi Tenco e “Il nostro concerto” di Umberto Bindi sciolgono letteralmente il cuore. «Non so esprimermi al meglio parlando, forse lo fanno meglio le canzoni per me», racconta Gino Paoli al pubblico estasiato, ed è così per davvero. “Un addio”, “La gatta”, “Fingere di te”, “Como fue” di  Ernesto Duarte Brito sono i brillanti scelti per arricchire una scaletta sempre diversa: «Ogni sera cambiamo tutto, ci reiventiamo, riarrangiamo i brani – racconta, divertito, Gino Paoli – Il jazz è musica inventata mentre stai suonando o cantando. Il jazz è una mentalità, ciò che avviene in quel momento è irripetibile ed è proprio per questo che il jazz ci piace moltissimo». “Che cosa c’è”, “Passione” di Libero Bovio, per una preziosa incursione nella musica napoletana di primo ‘900, “Sassi” e l’immancabile tributo al maestro Jacques Brel, “Albergo a ore”, “Reginella”, “Il cielo in una stanza”, poi gli acclamatissimi bis: “Una lunga storia d’amore”, “Senza fine” e, per concludere, la bellissima “Ti lascio una canzone”, il brano che ha dato il là a questa meravigliosa avventura in duo con cui Paoli e Rea rinnovano, ogni volta, una piccola, preziosa, imperdibile magia.

Raffaella Sbrescia

Doppelganger, MadMan è la rivelazione d’autunno

copertina album Madman Doppelganger (1)

La rivelazione dell’autunno musicale italiano è MadMan, balzato in cima alla classifica di vendita FIMI-GFK con il suo primo album intitolato “Doppelganger”, realizzato con l’etichetta indipendente Tanta Roba Label ed Universal Music Italia. Partito dalle autoproduzioni, con alle spalle un percorso di quasi 10 anni all’interno della scena underground, il rapper classe ’88 non è nuovo ad un risultato così importante;  in duo con Gemitaiz in “Kepler” nel 2014 raggiunse infatti lo stesso risultato e lo status di Disco d’Oro in soli due mesi. Grazie al web, ai concerti, ai videoclip e soprattutto incontrando la gente negli instore che sta facendo in tutta Italia per promuovere il suo lavoro, MadMan rappresenta un tipo di realtà musicale che piace molto ai giovanissimi e che riesce ad instaurare un tipo di fidelizzazione che va oltre il discorso legato alla vendita del disco.

Madman

Madman

 Nella tracklist del primo album ufficiale  ci sono 14 i brani e molte importanti collaborazioni: Fabri Fibra in “Ramadan”, Jake La Furia in “Top Player”, Luchè in “Non Credo”, Gemitaiz in “Tutto in un Giorno”, Jack The Smoker in “Tutto apposto”e una scommessa: Priestess nei brani “Devil may cry” e “Non Esiste”. Dalla vincita di Tecniche Perfette Puglia nel 2006 ne è passato di tempo e con questo nuovo entusiasmo generato anche dalla trainante spinta di Tanta Roba label, un’etichetta musicale che, al terzo anno di attività, può vantare la pubblicazione di 10 dischi, più di 150000 copie vendute, due dischi d’oro e 110 milioni di visualizzazioni su Youtube, MadMan sta dimostrando di avere le carte in regola per entrare nell’olimpo del rap italiano.

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Tracklist album:

KOURNIKOVA

DOPPELGANGER

TUTTO IN UN GIORNO feat. GEMITAIZ

RAMADAN feat. FABRI FIBRA

DEVIL MAY CRY feat. PRIESTESS

PATATRAC

NON CREDO feat. LUCHE’

TOP PLAYER feat. JAKE LA FURIA

LA MIA TIPA

TUTTO APPOSTO feat. JACK THE SMOKER

NON ESISTE feat. PRIESTESS

DOPO IL RISCHIO

VAI BRO

NON ESISTE sun version feat. PRIESTESS

Video: Tutto in giorno

“Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie”, l’anteprima del film di Luca Lucini e Silvia Corbetta

Il Teatro alla Scala è il luogo dove avvengono le rivoluzioni e dove le rivoluzioni diventano regole. Una premessa che è già foriera di numerose ed insindacabili verità. Proprio quelle rivelate da “Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie”, il film proiettato in anteprima mondiale al Teatro alla Scala lo scorso 20 settembre, in due proiezioni (una alle ore 15.00 e una alle ore 20.00). In uscita in tutti i cinema italiani il 24 e 25 novembre, il documentario  diretto da Luca Lucini e Silvia Corbetta, prodotto da Rai Com, Skira Classica, ARTE France,Camera Lucida productions, in collaborazione con Teatro alla Scala di Milano e con Nexo Digital, mostra agli spettatori 237 anni di storia di un vero e proprio tempio laico, una fabbrica di emozioni in cui si concentrano gioie, dolori, tecnica e passioni. Luci, musiche, immagini, silenzi, voci ed emozioni avvolgono le tende di velluto purpureo, il profumato legno del palcoscenico, le morbide poltrone in platea, l’elegante foyer fino al leggendario loggione. Il delizioso viaggio alla scoperta di retroscena, rivelazioni e consacrazioni è arricchito da piccoli e numerosi flashback. Passato, presente e futuro s’incrociano, infatti, nelle parole e nei volti di grandi e piccole personalità che hanno svolto un ruolo chiave per la continuità del successo planetario del teatro.

Nella grande mole di materiali raccolti spiccano le interviste a Daniel Barenboim, Roberto Bolle, Mario Botta, Riccardo Chailly, Francesco Maria Colombo, Marco Contini, Fiorenza Cossotto, Maria Di Freda, Plácido Domingo, Alessandra Ferri, Carlo Fontana, Carla Fracci, Mirella Freni, Giovanni Gavazzeni, Raina Kabaivanska, Stéphane Lissner, Leo Nucci, Alexander Pereira, Franco Pulcini, Luciana Savignano e Marcello Sirotti, mentre le parti recitate sono affidate a Gigio Alberti, Andrea Bosca, Giuseppe Cederna, Pia Engleberth, Francesca Inaudi, Filippo Nigro e Bebo Storti; la voce fuori campo è, infine, quella di Sandro Lombardi.

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Particolarmente riuscita ed accattivante l’idea di stimolare gli spettatori seguendo i  preparativi della tradizionale “Prima”,  rigorosamente in scena il 7 dicembre di ogni anno, senza trascurare nemmeno il più piccolo dettaglio. Ampio spazio all’instancabile lavoro delle maestranze, allo studio e la preparazione dei musicisti e a tutte le singole figure che, con il loro contributo, determinano la realizzazione di sogni ad occhi aperti. Particolarmente appassionanti le parentesi dedicate ai grandi maestri con cui spesso il teatro ha avuto un rapporto controverso: su tutti Verdi ma anche Rossini, Toscanini, Puccini fino ai contemporanei Abbado, Muti, Barenboim.  Opulenza, eleganza, autorevolezza vanno a braccetto con ricerca, qualità, eccellenza, sperimentazione e tutto questo, in barba all’implacabile scorrere del tempo, è saldamente racchiuso all’interno de il Teatro alla Scala, un tempio in cui la città  di Milano e l’Italia tutta si riconoscono e che riflette la sensibilità e la natura di un mondo in continua evoluzione.

Raffaella Sbrescia

Campovolo 2015: Ligabue, trecentomila mani e 41 canzoni per la “festa delle feste”

Ligabue live @ Campovolo (scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell'artista)

Ligabue live @ Campovolo (scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell’artista)

“Ricordo che prima di fare il cantante pensavo che 25 anni nella musica fossero un’infinità.  Ad esempio: i Beatles hanno fatto i Beatles per 10 anni. Vivendoli, però, mi sono veramente volati, credo che sia stato per l’intensità con cui li ho vissuti. Ovviamente non è stato tutto rose e fiori. Quando ho avuto i momenti più duri e, credetemi, ce ne sono stati più di quanti voi non pensiate, io ho sempre potuto sapere una cosa: che potevo contare su di voi e questa è stata una costante di questi 25 anni. È per questo motivo che se la Pennetta, dopo aver vinto i Master ha deciso di ritrarsi, io dopo il mio Campovolo non decido di ritirarmi perché, e ci tengo che lo sappiate, se io posso contare su di voi, fino a quel momento voi potrete contare su di me”. Con queste intense parole intrise di profonda emozione e gratitudine, Luciano Ligabue ha chiuso la grande festa di Campovolo, il suo concerto più lungo di sempre ( 3 ore e 30) con cui ha scelto di festeggiare i suoi primi 25 anni di carriera. I numeri sono tutti da record: 70 metri di palco, 780 metri quadri di un unico megaschermo concavo (il più grande mai realizzato in Italia), un impianto luci megagalattico, 2.000.000 di watt uscenti dalle casse posizionate in tutta l’area concerto, 3 band in altrettanti set ma soprattutto 150.000 fan accorsi da ogni parte d’Italia per un incasso finale di 7,5 milioni e mezzo di euro.

Ligabue live @ Campovolo (scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell'artista)

Ligabue live @ Campovolo (scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell’artista)

Alle 20.30 in punto una radio gracchia e si sintonizza su una stazione che trasmette le note di “Balliamo sul mondo”. Le lancette tornano magicamente al 1990: il “giorno dei giorni” di Ligabue, può finalmente avere inizio con l’esecuzione live per intero, e in rigoroso ordine di scaletta originale, del disco d’esordio intitolato “Ligabue”. Accompagnato dai ClanDestino, la band dell’epoca composta da Gigi Cavalli Cocchi, Luciano Ghezzi, Max Cottafavi e Giovanni Marani, Ligabue canta con vibrante emozione, occhi fieri e petto gonfio di felicità. L’attenzione ai dettagli e alla memoria storica è l’elemento che fa davvero la differenza. La perla di questa prima trance di concerto è “Piccola stella senza cielo”, proposta esattamente come nei live di allora con le citazioni di “Riders on the storm”, “Knockin’ on heaven’s door”, “See me feel me”, “Because the night” e “Gloria”, arricchita col sax di Emiliano Vernizzi, presente anche in “Sogni di rock and roll”. Magica anche “Non è tempo per noi”, per la prima volta arrangiata nella stessa versione del  disco, in cui la parte di banjo viene affidata ad Anchise Bolchi che interverrà anche col violino in “Angelo della nebbia”. Spazio anche per canzoni “poco fortunate” come “Radio Radianti”. Protagonista  del secondo set live, eseguito anch’esso per intero,  è “Buon compleanno Elvis”. Stavolta ad accompagnare Ligabue, oltre a Pellati ci sono Antonio “Rigo” Righetti, Mel Previte e Fede Poggipollini, altresì noti con il nome de La Banda, i musicisti dell’album dei record ( 1.500.000 copie vendute). Ospiti del set: Max Lugli all’armonica e Pippo Guarnera all’organo Hammond. Sullo sfondo, i contributi spaziano tra passato e presente, tra regia live e immagini d’epoca. Liga è attento a tutto e gioca spesso a cambiarsi d’abito specificando: “Vorrei chiarire che non sto per diventare un fotomodello, per chi non se ne fosse accorto sono semplicemente andato a ripescare alcuni capi originali dei miei videoclip dell’epoca”.  Emozionante anche il brindisi con il suo storico manager Claudio Maioli. Veramente indimenticabile la celebre “Certe notti” anche se non mancano di fascino grandi successi come “Quella che non sei”, “Viva!” e “Hai un momento, Dio?”. In scaletta anche “La forza della banda”, “Non dovete badare al cantante”, “Un figlio di nome Elvis”,  ”Il cielo è vuoto o il cielo è pieno” e una commovente versione di “Leggero”.

Ligabue live @ Campovolo (scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell'artista)

Ligabue live @ Campovolo (scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell’artista)

Per l’ultimo e attesissimo set, con relativa a scaletta a sorpresa,  Liga arriva sul palco con Il Gruppo: Michael Urbano, Davide Pezzin, Fede Poggipollini, Niccolò Bossini e Luciano Luisi. Luciano rovista tra la sua discografia e infiamma il pubblico infilando una hit dopo l’altra con Giro del mondo : “C’è sempre una canzone”, “Il meglio deve ancora venire”, la prima esecuzione dal vivo di “A modo tuo”, apprezzatissima da Elisa presente tra il pubblico insieme a tanti amici e colleghi del rocker di Correggio, “Non ho che te”, “Sono qui per l’amore”, “Urlando contro il cielo”, “Ho perso le parole”, “Si viene e si va”, “Il muro del suono”. Menzione speciale per “Buonanotte all’Italia”, intensa versione proposta con la proiezione delle foto di alcuni illustri personaggi che hanno segnato la storia del nostro Paese, alternati a persone care nella vita personale e musicale di Luciano. Le ultime perle in scaletta sono “A che ora è la fine del mondo”, “Tra palco e realtà”,  l’intensa “Il giorno di dolore che uno ha” (per buttare fuori tutto in 5 minuti) e la definitiva “Con la scusa del Rock and Roll”. A chiudere la festa, un incredibile spettacolo pirotecnico per illuminare a giorno la notte ricolma di stelle di Campovolo. Ancora una volta Luciano Ligabue ha alzato l’asticella per regalarci e regalarsi un pezzetto di storia da custodire nel cuore.

Raffaella Sbrescia

“La vita com’è”, Max Gazzè torna in pista con un irresistibile nuovo singolo

max-gazzeMax Gazzè è pronto a tornare in pista con un progetto da solista. “La vita com’è”, il suo nuovo singolo inedito racconta con il consueto stile ironico il nostro tempo. “La vita è più semplice – racconta lo stesso artista – se ci prendiamo un po’ meno sul serio, soprattutto in amore: quando c’è di mezzo lui tendiamo a complicarcela, a dipendere troppo dall’altro, a dimenticarci di noi stessi. Certe volte invece la leggerezza di un pensiero o di piccoli gesti risolve le storie più complicate”. Mettendo i sentimenti in primo piano, Max ci spiega concetti profondi e significativi attraverso una formula musicale allegra, leggera, irresistibile. Con arrangiamento che spazia molto tra i generi e che s’insinua nella testa con fascino e leggerezza “La vita com’è” anticipa, tra l’altro, il nuovo album di inediti, il decimo in studio da solista, in uscita a fine ottobre per Universal Music. Seguirà poi un nuovo tour.

Il testo del brano:

Se fossi qui dipenderei dalle tue tenerezze
dette sul collo a bassa voce ma lo sai
l’amore porta guai si perde quasi sempre c’è gente
che facile non si riprede più ma tu
guarda me, prendo tutta la vita com’è
non la faccio finita ma incrocio le dita e mi bevo un caffè

Ammazzo il tempo provando con l’auto meditazione canto un po’
nella testa uh uh uh uh uh uh…
e mi rimetto ripulendo il mio salotto dal terribile ricordo che resta di te

Se fossi qui mi lascerei
tentare dalle tue carezze
però ringrazio Dio che non ci sei
l’amore fa per noi ma separatamente
c’è gente che come me non si riprende mai, lo sai
guarda te questo straccio di vita cos’è
non la faccio finita soltanto perchè è pronto un altro caffè

Ammazzo il tempo provando con l’auto meditazione canto un po’
nella testa uh uh uh uh uh uh…
e mi rilasso finché non ho più addosso quel terribile ricordo rimasto di te

Indifferente che mente c’è l’eco di quelle malelingue che…
mi han detto uh uh uh uh uh uh…
ci sono cose su di lei che è meglio non sapere mai
sai che ricordo mi resta di noi

uh uh uh uh uh uh…
e mi rimetto ripulendo il mio salotto dal terribile ricordo che resta di te

Guarda me prendo tutta la vita com’è
non la faccio finita ma incrocio le dita e mi bevo un caffè

Ammazzo il tempo provando con l’auto meditazione canto un po’
nella testa uh uh uh uh uh uh…
e mi rilasso finché non ho più addosso quel terribile ricordo rimasto di te

Indifferente che mente c’è l’eco di quelle malelingue che
mi han detto uh uh uh uh uh uh…
ci sono cose su di le che è meglio non sapere mai
sai che ricordo mi resta di noi
ma ci son cose su di me che forse non ci crederai
sai che ricordo ti resta di noi

Video: La vita com’è

In attesa degli MTV EMA 2015, Milano ospiterà la MTV MUSIC WEEK: una cascata di eventi e concerti in città

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In attesa degli MTV EMA 2015 (in programma il 25 ottobre al Mediolanum Forum di Assago), sabato 17 ottobre partirà la MTV MUSIC WEEK: per 8 giorni tutta la città di Milano sarà invasa da concerti, djset, showcase, presentazioni, serate a tema, eventi a sorpresa, aperitivi e party che vedranno coinvolti ospiti italiani e internazionali.

Per la prima volta in Italia, la MTV MUSIC WEEK ospiterà il celebre format internazionale CLUB MTV con i migliori dj di musica dance ed elettronica. Due appuntamenti in programma: martedì 20 ottobre  CLUB MTV & Brosway presentano MAJOR LAZER, venerdi 23 ottobre CLUB MTV & Tim Music presentano Rollover Special Edition with: 2MANYDJS. Gli eventi CLUB MTV si terranno al Fabrique, che diventerà dunque la casa della musica dance della MTV MUSIC WEEK.

Ma non è tutto. Ecco alcuni dei principali eventi in programma durante la MTV MUSIC WEEK: sabato 17 ottobre  FABRI FIBRA (live – c/o Fabrique); lunedi 19 ottobre MECNA (live – c/o Tunnel); martedì 20 ottobre  STEREOPHONICS (live – c/o Alcatraz); mercoledì 21 ottobre MTV Spit Tour – Tappa finale (live c\o MTV Music Street); giovedi 22 ottobre SELAH SUE (live – c/o Magazzini Generali); sabato 24 ottobre PETITE MELLER (live – c/o Wall). Ma molti altri eventi si aggiungeranno nelle prossime settimane.

All’interno della MTV MUSIC WEEK, e in occasione degli MTV EMA, nell’ambito del Palinsesto ExpoinCittà che coinvolgerà numerosi operatori della filiera musicale, a Palazzo Reale si svolgerà il 23 e 24 ottobre il convegno nazionale intitolato “MUSICA VIVA. Verso un patto per la musica live nelle città del futuro”. Il convegno, promosso dal Comune di Milano e SIAE, nasce con l’intento di mettere a confronto le buone pratiche sviluppate a livello locale, nazionale e internazionale volte alla valorizzazione e alla semplificazione normativa del comparto musicale e far convergere le diverse istanze di rinnovamento che si stanno attivando nel paese nel settore della musica live.

Per maggiori informazioni sulla MTV MUSIC WEEK vai su mtv.it/musicweek e segui tutti gli aggiornamenti anche suFacebook. L’hashtag ufficiale è #MTVMusicWeek. Tutti gli eventi della MTV MUSIC WEEK sono inoltre inseriti nel più ampio calendario di ExpoinCittà.

Altra importante novità sarà la MTV Street: una strada nel centro di Milano – via Corsico (zona Navigli) – che per 8 giorni diventerà il luogo deputato del divertimento meneghino. La MTV Street ospiterà a tutte le ore del giorno eventi, live, anche a sorpresa, incontri, workshop e molto altro, che trasformeranno la via in una vera e propria strada della musica che porterà dritta al suo cuore pulsante: un live stage che per tutta la settimana ospiterà djset, concerti, street battle tra giovani rapper e tante altre sorprese musicali e non!

La MTV MUSIC WEEK si concluderà sabato 24 ottobre in Piazza Duomo con un grande concerto gratuito che avrà come protagonisti alcune star italiane ed internazionali (che verranno annunciate nei prossimi giorni). Anche il concerto di Piazza Duomo rientra nel calendario di ExpoinCittà .

Main Partner della MTV MUSIC WEEK sono Tim Young&Music e Brosway, mentre Tezenis Underwear e Fiesta Ferrero sono Official Partner e Beck’s è Official Beer. Supporter Partner è Saikebon.

Media Partner ufficiali della MTV MUSIC WEEK e degli MTV EMA 2015 sono Corriere della Sera, Radio 105, Cosmopolitan e Zero Edizioni.

Artisti di fama mondiale, celebrità e ospiti dello star system, le hit più amate e le performance più spettacolari…. tutto questo saranno, ancora una volta, gli MTV EMA, tra i più ambiti award show internazionali, che quest’anno andranno in scena a Milano, domenica 25 ottobre al Mediolanum Forum di Assago (in collaborazione con EXPO Milano 2015) e in diretta su tutti i canali MTV del mondo. Le nomination degli MTV EMA 2015 sono state annunciate in questi giorni, si vota fino al 24 Ottobre alle 23.59 su mtvema.com.

È la seconda volta che Milano ospita il grande award show di MTV e la terza per l’Italia: l’evento che ogni anno porta il meglio degli artisti e della musica internazionale in una città diversa, si è infatti già svolto a Milano nel 1998 e a Roma nel 2004.

 

“Pronti a salpare”, il nuovo album di Edoardo Bennato arriva il 23 ottobre

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A 5 anni di distanza dalla pubblicazione del suo ultimo album di inediti “Le Vie Del Rock Sono Infinite” (2010), Edoardo Bennato sta per tornare sulla scena musicale con il suo nuovo progetto discografico dal titolo “Pronti A Salpare” in uscita Venerdì 23 Ottobre per Universal Music.

Il nuovo album, prodotto da Brando (Orazio Grillo), è anticipato dal primo estratto “Io Vorrei Che Per Te” in radio dal prossimo 25 Settembre. Contemporaneamente sarà reso disponibile il videoclip, il pre-ordine dell’album in esclusiva per iTunes e lo streaming di 3 brani sulla piattaforma Apple Music. “Pronti A Salpare”, titolo peraltro già annunciato dal cantautore napoletano in un suo clip pubblicato su YouTube nel Marzo 2012, è un album ricchissimo di contenuti. 14 brani in cui Bennato fotografa con la sua caratteristica ironia diversi aspetti della nostra società tra cui politica, famiglia, figli, futuro, amore, menzogna senza mai dimenticare le proprie radici.

Edoardo Bennato

Edoardo Bennato

Viviamo un’era di grandi trasformazioni, di spostamenti biblici. Decine di migliaia, centinaia di migliaia di disperati cercano vie di scampo alle guerre, alla fame, alla miseria e si dirigono verso il conclamato benessere del mondo cosiddetto occidentale. Sono disposti a tutto, sono disperati, sono pronti a salpare! Ma tutti quanti noi dovremmo essere pronti a salpare. Il mondo cambia e dovremo entrare in una altro ordine di idee, guardare le cose da un altro punto di vista. Insomma, non solo gli emigranti ma tutti quanti noi in questo momento particolare dovremmo essere pronti a salpare. Ecco, il mio nuovo album si intitola proprio cosi, pronti a salpare!

Edoardo Bennato sarà ospite di Expo Milano per un concerto dal titolo “Bennato & Farmers” il prossimo 24 Settembre. L’evento, trasmesso in diretta su Rai 3 in prima serata, vuole celebrare tutti i coltivatori e i protagonisti che rappresentano l’eccellenza del settore agroalimentare italiano. Durante il concerto ci sarà modo di ascoltare in anteprima il nuovo singolo “Io Vorrei Che Per Te” eseguito dal vivo con la sua band.

Tracklist:

1.Pronti A Salpare, 2.Io Vorrei Che Per Te, 3.Povero Amore, 4.La Calunnia E’ Un Venticello, 5.Il Mio Nome è Lucignolo, 6.A Napoli 55 E’ ‘a Musica, 7.Al Gran Ballo Della Leopolda, 8.E’ Una Macchina, 9.Giro Girotondo, 10.Il Mio Sogno Ricorrente, 11.Niente Da Spartire, 12.La Mia Città, 13.Zero In Condotta, 14.Non è Bello Ciò Che è Bello

 

Tieniti forte, Le Scimmie Astronauta divertono e si divertono con stile e ironia

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Le Scimmie Astronauta, trio catanese formato da Michele Giustolisi (produttore, compositore e bassista), Giorgio Falsaperna (cantante, cantautore e chitarrista) e Luca Bajardi (batterista) presentano il primo album full lenght della loro carriera. Il disco s’intitola “Tieniti Forte”, racchiude dodici brani ed è stato registrato al Panic Button Studio di Londra, nonchè prodotto e mixato da Steve Lyon, già al fianco di Depeche Mode, The Cure e Paul Mc Cartney. Lyon ha curato la produzione artistica, la registrazione e il mixaggio del disco, il cui punto di forza è il giocoso compromesso cromatico ed estetico tra suoni, generi ed influenze. “Tieniti forte” è un disco prevalentemente rock con  evidenti venature elettroniche attinte direttamente dal mondo dei club. Il sound della band catanese traspare nelle chitarre distorte e nei groove di basso e batteria anche se l’uso dell’elettronica soddisfa la necessità di intercettare una chiave comunicativa innovativa e spiritosa nell’arrangiamento dei brani. Le Scimmie Astronauta suonavano già insieme negli anni ’90 in una rock band che durò qualche anno. Solo nel 2011 si sono ritrovati per mettere a confronto i relativi percorsi  e testare la voglia di creare qualcosa che potesse unire  il passato con il presente. Dopo aver pubblicato un Ep e aver solcato palchi piccoli e grandi in giro per l’Italia, il trio ha concentrato la propria visione della musica  in un lavoro pregno di messaggi e possibili spunti.

I tre riflettono sulla crisi economica, sulla condizione alienata dell’essere umano, sul senso di vuoto che pervade il modus vivendi dei figli dell’era digitale racchiudendo la propria essenza nella frase “Non capisco cosa sia la normalità”, lo special della titletrack “Tieniti Forte”. Tra i brani più intensi dell’album segnaliamo “Dio”,  testimonianza tangibile del comune passato artistico dei componenti del gruppo e “Stalker” una canzone che ribalta i punti di vista convenzionali raccontando una storia d’amore dalla prospettiva di uno stalker. Proprio questo approccio alla scrittura e la dirompente energia degli arrangiamenti rappresentano i principali punti di forza de Le Scimmie Astronauta; siamo curiosi di ascoltarli anche dal vivo.

Raffaella Sbrescia

Video: Polline

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