Coma_Cose: “Siamo al giro di boa come artisti e come persone”. Intervista

Si chiamerà Nostralgia ed uscirà il 16 aprile il nuovo album dei Coma_Cose che contiene Fiamme negli occhi, il brano in gara alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Nostralgia, il loro nuovo lavoro è un viaggio alla scoperta di temi ed ambientazioni nuove tradizionalmente assenti dalla musica leggera.

Se Fiamme negli occhi è una fotografia, un istante fissato su carta, Nostralgia sarà la prima occasione per guardarsi indietro con un linguaggio ed un suono futuristico. Il brano sanremese racconterà il desiderio di prendersi cura della propria fiamma e passione, l’album tutto ciò che si è scaldato accanto a questo fuoco per qualche istante.

Francesca Mesiano e Fausto Zanardelli, in arte Coma_Cose si conoscono quattro anni fa. Il destino è subito chiaro: Francesca lavora in un negozio, Fausto è alla fine di un progetto cantautorale naufragato. Lui è sfiduciato, lei è ignara di quanto e come la sua vita cambierà e di quanto il suo contributo sarà importante per riportare in carreggiata lui. I due lavorano insieme in un negozio di accessori, vengono licenziati e decidono di provare a mettersi in gioco in tutto e per tutto, investendo pochi denari, tante risorse e tanti sogni per un tempo limitato: 6 mesi. Sulle prime Francesca propone a Fausto alcune sue amiche con la passione per il canto, lei è ancora all’oscuro delle sue potenzialità e preferisce rimanere defilata. Poi, un feedback dopo l’altro la convincono a provarci sul serio ed è tutto un susseguirsi di piccoli grandi traguardi fino all’approdo all’Ariston.

Coma_Cose

Coma_Cose

Intervista:

Fiamme negli occhi” è una canzone d’amore ma ci piacerebbe che la nostra storia arrivasse in toto. Qui si vede il compimento di un viaggio durato 4-5 anni, un percorso faticoso, costellato di sogni ed è per questo che vorremmo che potessero rivedersi in noi le persone che hanno dei sogni legati all’arte.

Mi sono ritrovato a dire “è finita” a 35 anni, ho iniziato a fare il commesso, Coma_Cose era qualcosa da fare a tempo perso la sera. Forse è valido quel ragionamento secondo il quale le cose fatte con più animo e senza paura di rischiare o di perdere niente sono quelle che funzionano di più. Incontrare Francesca è stata una chiave di svolta sia umana che professionale. Sono cambiato tanto, prima ero disilluso, cervellotico, mi sono rimesso in gioco senza mai dare niente per scontato, racconta Fausto. “Prima di trovare una forma di espressione propria ci vuole tempo. Il lavoro duro porta a una summa personale. Naturalmente ci vuole anche tanta vita da raccontare, ascoltare tanta musica, fare esperimenti, sporcarsi le mani con gli strumenti e aspettare a buttare tutto fuori subito. Se non si ha qualcosa di importante da raccontare, si viene percepiti come superficiali. Bisogna affinare tanto la personalità. Nel mio caso ho vissuto tanto prima di mettermi a scrivere canzoni e ho tante cose fa raccontare e buttare fuori”.

 Video: Fiamme negli occhi

Sulla stessa linea d’onda Francesca: Bisogna rendersi conto delle proprie debolezze e comprendere che se c’è qualcosa che non va, basta cambiare un po’ il tiro per migliorare. A livello musicale andiamo molto d’accordo, abbiamo gli stessi gusti. Ci siamo plasmati a vicenda. Sul resto invece no, è tutto uno scontro, litighiamo 3-4 volte al giorno ma non ci portiamo rancore. Stare sul palco insieme ci aiuta anche nella vita di tutti i giorni. Sanremo non l’abbiamo mai cercato veramente. Questo palcoscenico porta con sé quella sorta di importanza che si dà a una carriera. Ci piaceva l’idea che questo nostro progetto potesse arrivare ad un pubblico più ampio possibile. Quando abbiamo scritto questa canzone ci è sembrata perfetta perché parla di noi e volevamo presentarci per quello che siamo nella nostra essenza. Abbiamo scritto ben altre canzoni, certo, ma ogni tanto ci troviamo “ingabbiati” nelle canzoni d’amore e mai come in questo caso ci è sembrato perfetto così.

Per quanto riguarda la cover abbiamo scelto“Il mio canto libero” di Battisti, perché fa da sempre parte del nostro mondo e lo avevamo omaggiato in modo ancora più plateale con “Anima Lattina”. Ci accompagna da sempre e ci ispira. Battisti era molto moderno e lo troviamo perfetto per il nostro balance.

Il mio canto libero parte in modo intimo e poi si apre in un climax, le persone che si parlano aprono il raggio d’azione racchiudendo varie emozioni come felicita e liberazione; è una canzone quasi onomatopeica”.

Infine Fausto e Francesca ci regalano qualche anticipazione sul nuovo album in arrivo: “Il brano sanremese non è rappresentativo del disco né come sound, né come forma canzone. Lo è forse nell’attitudine. “Nostralgia” è un disco corto, tutt’altro che commerciale; ci sono 6 brani e uno strumentale e contiene tutta la poetica possibile. Ci sono testi intensi, il significato è fermarsi a guardare al passato e perdonarsi cercando di non giudicarsi troppo. Si tratterà di un concept disco piccolo, un po’ vintage, ma che segna un momento di cambiamento. Una serie di cose ci hanno fatto crescere, sono cambiati i pensieri e le responsabilità, siamo a un giro di boa come artisti e come persone. Per il futuro, vorremmo realizzare uno spettacolo più suonato. Meno fumi e laser e più sostanza. Il budget va ottimizzato, daremo più valore ai musicisti, vorremmo passare da 5 a 8 e per questo asciugheremo molto lo spettacolo dal punto di vista scenografico”.

Raffaella Sbrescia

 

Alberto Urso: “Sto scrivendo tante canzoni e sto lavorando anche ad un nuovo album. Ci sono tante cose in ballo”. Intervista

Ritratti di Note ha incontrato Alberto Urso, per raccontare del nuovo singolo “Amarsi è un miracolo” e dei prossimi progetti.  Il nuovo singolo è una ballata scritta da Alberto insieme a Daniele Coro e Diego Mancino. La produzione è di  Daniele Coro. “Amarsi è un Miracolo” parla della forza dell’amore che supera sempre ogni avversità,  Alberto la  interpreta con la sua voce potente e unica, capace a  trasmettere come sempre forti emozioni.

Il cantante siciliano, molto amato dai più giovani, ha anche risposto alle domande dei tanti fans che ci hanno scritto negli ultimi giorni.

Alberto Urso

Alberto Urso

Intervista

Alberto come è nata “Amarsi è un miracolo” ?

“Amarsi è un miracolo” è una canzone scritta un po’ di mesi fa. È nata di notte. È una canzone d’amore, nella quale parlo anche un po’ di me, di quello che vorrei.
Spesso noi cantanti, e in generale chi fa un lavoro per il quale è sempre in giro, può avere qualche difficoltà a vivere e a gestire dei legami sentimentali, che richiedono naturalmente una presenza costante, e magari si finisce per rinunciare alla persona che si ama veramente. Però, se il legame è forte, si trova sempre il modo di ritrovarsi. Magari poi ci si incontra nel luogo in cui tutto diventa “perfetto”.

Cosa ti ha guidato nella scelta della location del video della canzone ?

Mi sono innamorato subito della location, l’Appia Antica, perché è un luogo unico, iconico. Me ne sono innamorato a tal punto, da girarci il video. Sembra quasi che il muro dell’Appia Antica mi abbracci, è stato bellissimo.

Video: “Amarsi è un miracolo”

C’è una frase diventata virale qualche mese fa sui Social: “Mi manchi come un concerto”. In questa frase l’amore è paragonato alla musica. Immagino manchi anche a te.

Sì, tantissimo. Spero di aprire al più presto le date del nuovo tour, di fare concerti, di cantare in teatro. Davvero tutti non ne possiamo più di quello che stiamo vivendo.
Siamo bloccati da un anno. Sono sicuro che quando ci daranno il via libera, ricominceremo tutti a vivere alla grande. Io farò tanti concerti in giro per l’Italia.

Alberto, “Amarsi è un miracolo” farà parte di un prossimo album?

Sì, sto scrivendo tante canzoni e sto lavorando anche ad un nuovo album. Ci sono tante cose in ballo.

Alberto Urso interprete ed Alberto Urso autore. Come convivono queste due anime?

Beh, devo dire che quest’anno è stato fondamentale per tirare fuori tutto quello che avevo dentro, ed avvicinarmi al mondo autoriale. È bellissimo scrivere tutto quello che voglio dire, perché poi in quello che canto c’è dentro un pezzo di me. Ci sono io, e magari finisco per cantare le cose in una maniera totalmente diversa. È questa la bellezza che quest’anno mi ha regalato, coltivare la dimensione autoriale.

Alberto, c’è una domanda molto simpatica arrivata per te.
Qual è la cosa più folle che abbia mai fatto una Fan per te?

Sono tante le cose che le Fans hanno fatto per me: una fila per una giornata intera, prima di un concerto.
Un cannolo alla ricotta, arrivato la sera, dopo una intera giornata, con la ricotta sciolta e acida, ma c’era amore in quel cannolo. Anche una granita mi hanno portato una volta. Ha resistito dalle otto del mattino fino alle diciannove. Una granita in piena estate è un regalo folle, ma anche qui c’era amore…

Al di là della musica e della scrittura, qual è la cosa più bella capitata in un periodo così difficile e complesso?

Devo dire che negli ultimi mesi ho fatto tante bellissime esperienze, come cantare al Royal Albert Hall con Katherine Jenkins, e registrare in studi importanti. Queste sono esperienze che ogni artista sogna di fare. Sono molto grato a Katherine Jenkins e a tutte le persone che hanno reso possibile tutto questo.

Ci saranno in un futuro prossimo collaborazioni con altri artisti?
L’ artista più citata quando si parla di te, anche per l’amicizia che vi lega, è Giordana Angi.

Sicuramente ci saranno delle collaborazioni. Con Giordana c’è un rapporto di amicizia gigantesco. Non abbiamo ancora parlato di una nuova collaborazione perché siamo entrambi concentrati sulla scrittura al momento. Non escludo che tra le collaborazioni future ce ne possa essere un’altra con Giordana.

Hai mai pensato ad un progetto di Cover o ad un album in un’altra lingua, come l’inglese?

Sarebbe bellissimo. Certo per me è un po’ difficile scrivere in inglese o in un’altra lingua. Il processo di scrittura non è semplice, a partire da quello in lingua italiana, però farlo sarebbe bello, perché significherebbe che è arrivato il momento di portare la mia musica fuori dall’Italia.
Realizzare un album di cover, è un progetto al quale ho pensato, perché sarebbe portare il bel canto, la melodia italiana e le canzoni più famose anche all’estero. È un progetto che ho valutato, ma bisogna lavorarci con calma, per capire quale strada intraprendere.

Cosa provi quando sai che la tua musica arriva agli altri e aiuta qualcuno?

Questa è una cosa bellissima, perché quando si canta, si cerca di emozionare ed emozionarsi. Il nostro scopo deve essere anche quello di aiutare attraverso la musica.
La musica deve essere di aiuto a chi ne ha bisogno. Quando mi dicono che la mia musica aiuta, significa che ho fatto centro, che sto facendo bene quello che voglio fare, ovvero trasmettere un’emozione.
Questa è una cosa che mi fa stare bene.

Cosa è per te la felicità in questo momento della tua vita?

La felicità, al momento, sarebbe uscire presto dal Covid, e poi tornare a fare concerti in tutto il mondo.

Un pensiero a tutti i Fans e le pagine dedicate, che ogni giorno ti supportano e ti sono vicine.

Io adoro tutti i miei Fans, sono grato per tutto quello che fanno per me, per tutto l’amore che hanno nei miei confronti. Posso solo dire che sto preparando tante cose belle per loro e per tutti quelli che mi seguono. Non so mai come ringraziarli adeguatamente. Arriveranno tante novità. Molto presto…

Giuliana Galasso

Ritratti di Sanremo 2021 – Le pagelle della seconda serata

Ritratti di Sanremo 2021 – Le pagelle della seconda serata

sanremo 2021

sanremo 2021

WRONGONYOU – Lezioni di volo

Sono i 5 sensi che lo chiedono, se non sei con me non funzionano come devono, canta WRONGONYOU. La solitudine che prova a cercare leggerezza e vive nella speranza Voto: 6

GRETA ZUCCOLI – Ogni cosa di te

Ad ogni cosa dai un colore, fai evaporare il mio dolore. Questa ballad d’amore vive e vibra attraverso la voce soave e limpida di Greta. Voto: 7

DAVIDE SHORTY – REGINA

Funky, soul, verve, personalità, guizzo e good vibes. Voto 7,5

DELLAI – Io sono Luca

Uno canta e l’altro fa il mimo. Sono intercambiabili e cantano di un ragazzo che guarda il mondo con qualche disagio. Voto 6-

I BIG

ORIETTA BERTI – Quando ti sei innamorato

12 festival, l’ultimo 29 anni fa. La voce è piena, pathos, interpretazione. Finalmente il bel canto. Voto: 8

BUGO – E invece sì

Bella la campagna ma mi rende un po’ triste. Vogilo immaginarmi che non ho sbagliato e che il paradiso è il mio supermercato, canta Bugo. Ma dov’è la voce?  Voto: 5

GAIA – Cuore amaro

Ritmi dal sud del mondo per raccontare un cuore amaro, un disordine raro Voto:5

LO STATO SOCIALE – Combat Pop

Una rappresentazione scenica ricca di metafore, figure retoriche e travestimenti con un brano pop non scontato. Voto: 7

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – Amare

Il tocco magico di Dardust, la voce pura e potente di Veronica, una presenza scenica invidiabile regalano una performance all’altezza del palco anche se si tratta di qualcosa di molto diverso da quanto potessimo aspettarci. VOTO: 7,5

MALIKA AYANE – Ti piaci così

Con un brano enigmatico e una classe ormai nota, Malika accompagna per mano il pubblico da casa tra i meandri della sua voce sinuosa. VOTO: 7

ERMAL META – Un milione di cose da dirti

La forza di questa semplice canzone d’amore è la delicatezza con cui Ermal riesce a mettere nero su bianco un milione di emozioni. Il non detto acquisisce forza e trascina con sè tutto il resto. Voto: 8

EXTRALISCIO con Davide Toffolo – Bianca Luce Nera

Si rischiava una caciara, invece la performance è pulita e prova ad essere godibile sgusciando tra liscio, jazz, elettronica e rock. VOTO: 6

RANDOM – Torno a te

Sarà stata l’emozione dell’esordio ma Emanuele ha dato davvero l’impressione di cantare a caso. Peccato. VOTO: 4

FULMINACCI – Santa Marinella

Fulminacci sarà un crescendo in questo Festival. La sua delicatezza e bravura sono già cosa nota, con un’esibizione meno notturna riuscirà a farsi notare. VOTO: 6,5

WILLIE PEYOTE – Mai dire mai (la locura)

Finalmente una canzone politica che non le manda a dire a nessuno. Un testo vivo, necessario, vero e ricco. Bravissimo Willie. VOTO: 9

GIO EVAN – Arnica

Al prossimo ascolto chiudete gli occhi e lasciatevi incantare da un testo prezioso. VOTO: 7

IRAMA – La genesi del tuo colore

Un testo doloroso si accompagna a una ritmica incalzante e a una buona prova canora. Dispiace per non aver potuto gustare una performance live ma il brano merita. Voto: 6,5

Raffaella Sbrescia

 

 

 

 

 

 

 

Ritratti di Sanremo – Le pagelle della prima serata

Ritratti di Sanremo – Le pagelle della prima serata

sanremo 2021

sanremo 2021

I GIOVANI

GAUDIANO – Polvere da sparo

Le buone intenzioni ci sono, la sostanza meno. Sarà il mal d’amore al centro del testo ma la perfomance non convince. VOTO:4

ELENA FAGGI – Che ne so?

Giovane, fresca, innocente. Elena vive il palco con leggerezza ma il brano è debole per reggere l’Ariston. Voto:5

AVINCOLA – Goal!

Simone apre il suo mondo al pubblico o almeno ci prova con onestà e ironia. Peccato che le sonorità proposte siano molto, troppo somiglianti a tanti altri artisti contemporanei. Voto: 6-

FOLCAST – Scopriti

Questo ragazzo lavora con artisti del calibro di Tommaso Colliva e Rodrigo D’Erasmo. Il risultato sonoro è ricco e intenso e difatti c’è un’importante ipoteca sulla finale dei giovani. Voto: 7

I BIG

ARISA – Potevi fare di più

Sarebbe bello se Arisa scrivesse per sé. La sua anima è così ricca, così come la sua voce che, non ritengo difficile immaginare dei pezzi intrisi di sensibilità. In questo caso, la canzone di Gigi D’Alessio non è per lei e lo percepisce subito a pelle. Peccato. Voto: 5

COLAPESCE E DIMARTINO – Musica leggerissima

Mai come in questo caso la leggerezza è solo apparente. Il ritmo, i rimandi battistichiani e gli morriconiani dell’intro ci fanno sognare, ci portano lontano ma tra le righe c’è tanta verità, una verità pericolosa e che fa male. Due artisti dal repertorio di alto profilo che provano a farci sognare e ci riescono. Voto: 9

AIELLO – Ora

Aiello è un ragazzo che merita e che durante la sua esibizione non è riuscito a dosare tutta la dirompente energia che lo caratterizza. Il pezzo è coraggioso ed è intimo e sicuramente ad un secondo ascolto crescerà. Voto: 6

FRANCESCA MICHIELIN E FEDEZ – Chiamami per nome

Anche in questo caso parliamo di spreco. Sulla carta Michielin e Fedez sono un duo ampiamente rodato, abituato a mangiare a bocconi le classifiche. Per questo Sanremo hanno scelto un brano debole. Non basta che Francesca si faccia carico di dargli un senso e Fedez non può cercare giustificazioni nel mostrarsi teso. Non c’è coesione, non c’è amalgama tra le voci e il risultato delude. Voto: 3

MAX GAZZÈ e la Trifluoperazina Band – Il farmacista

Max è istrionico e ama mostrarsi in una veste sempre diversa. Sarebbe bello se questo ragionamento valesse anche per gli arrangiamenti delle sue canzoni. Il testo, come spesso accade per le cose realizzate da suo fratello Francesco, è geniale e originale ma non basta per imporsi in gara. Voto: 6

NOEMI – Glicine

Noemi è in grande forma ed è a Sanremo in cerca della vittoria. Il suo brano incarna lo spirito sanremese e ne rispecchia tutti gli standard. Sarà forse per questo che per un’ edizione diversa dagli schemi non è quello che in questo momento il pubblico sta cercando. Voto: 6-

MADAME – Voce

Enigmatica, misteriosa, affascinante. Madame ha un grande potenziale ma la sua voce sul palco dell’Ariston non ha convinto. Si spera possa fare meglio. Da rivedere. Voto: 5

MANESKIN – Zitti e buoni

Finalmente energia, voglia di esserci al 100% e fare di tutto per dimostrare quello che si è fino in fondo. I Maneskin sono cresciuti e bene, portano il rock a Sanremo e ci piace assaje. Voto: 8

GHEMON – Momento perfetto

R&B, l’hip-hop, il jazz, il soul convivono in Ghemon, che si mostra sempre originale e coraggioso. Voto:7

COMA_COSE – Fiamme negli occhi

Per chi conosce i Coma_Cose, la loro prima performance è stata destabilizzante. Occhi negli occhi e una dolcezza a cui non eravamo abituati. Voto: 6

ANNALISA – Dieci

Bella, algida, brava. Con una canzone all’altezza di queste caratteristiche potrebbe andare molto lontano ma così non è. Voto: 6-

FRANCESCO RENGA – Quando trovo te

Spiace dirlo ma Francesco Renga è stato protagonista di una performance scadente. Forse era stanco di aspettare, forse c’erano problemi di audio. Chi può dirlo. Di sicuro è tutto da rifare. Voto: 3

FASMA – Parlami

A lui l’ingrato compito di chiudere. Troppo autotune ma la personalità è tutta da scoprire. Anche qui urge una revisione magari a mente fresca. Voto: 4,5

Raffaella Sbrescia

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