Roba lieve: dall’Emilia al west con i La Rosta

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Dall’Emilia al West con “Roba lieve”, primo lavoro dei La Rosta, nuova combo musicale composta da Massimo “Ice” Ghiacci, membro fondatore, bassista e autore dei Modena City Ramblers e Marco “Goran” Ambrosi, chitarrista e autore nella band calabro-bolognese dei Nuju. Pubblicato da IWorld Records e mixato da Andrea Rovacchi nello studio Bunker di Rubiera (RE), il disco si muove con spiccata personalità tra suoni acustici e trame elettroniche senza rinunciare ad echi del cantautorato anni ’70 ed il country rock dei giorni nostri. Le undici canzoni proposte dai “La Rosta” profumano di vita vissuta e incantano l’ascolto attraverso avvolgenti derive oniriche. Il calore del suono acustico del bouzouki s’ibrida con l’elettricità di una chitarra elettrica western sul battito di una batteria elettronica creando un suono meticcio e senza tempo. Il ritmo incalzante e godibile della ballata folk “Per un momento ancora” fa da apripista a “Canzone Sui Binari N.1” l’ode al mondo antico dotata di un testo intriso di racconti e suggestioni letterarie. Rossellini, Monicelli, Visconti sono gli dei osannati con piglio leggero e disinvolto, lo stesso che muove le trame della title track Roba Lieve”, fotogramma della “regina campagna”. Lo spirito cinematico della penna di Ghiacci trova spazio anche in Solitudine ed in “Troppo Tempo Qui Da Solo in cui l’esser soli diventa un momento prezioso per immergersi in se stessi, comprendersi, risolversi. Lo strumentalismo di “Via Adua” arriva a sorpresa ed è, in effetti, un momento buono per riposarsi e tirare il fiato. Un attimo dopo ci si immerge nel piglio cantautorale di “Tra I Tuoi Suoni”. Apparentemente più leggero e caciarone il mood de “L’Estate Dell’80”, un tuffo carpiato all’indietro, un po’ come avviene anche ne “Le lucciole” brano che, a differenza del precedente, si muove lungo una melodia emotivamente più impattante. “Come sarebbe bello fermare il mondo e scappare”, cantano i La Rosta in “Emma”, brano dal retrogusto amaro che precede “Lizzy Luz”, il testo che chiude il disco tra cori enigmatici ed interrogativi che ci lasciano con la testa per aria e l’animo alleggerito.

 Raffaella Sbrescia

TRACKLIST
01. Per Un Momento Ancora
02. Canzone Sui Binari N.1
03. Roba Lieve
04. Solitudine
05. Troppo Tempo Qui Da Solo
06. Via Adua
07. Tra I Tuoi Suoni
08. L’Estate Dell’80
09. Le Lucciole
10. Emma
11. Lizzy Luz