Tarantelle: la ripartenza di Clementino. La recensione del disco

Clementino by @Chilldays

Clementino by @Chilldays

Tarantelle” è il nuovo album di Clementino. Un lavoro variegato, ricco di contenuti autobiografici, spesso complessi e scomodi, figlio di un periodo difficile in cui il rapper originario  di Cimitile si è trovato faccia a faccia con se stesso e con un periodo trascorso in comunità.

Forte del tempo, del talento, della volontà, “Tarantelle”riporta Clementino all’attenzione del pubblico attraverso un viaggio musicale che parte dal rap classico passando per ballate d’amore, velocissimi freestyle, dialetto napoletano e tante verità inserite strategicamente nella tracklist. Le 14 tracce che compongono il disco sono frutto di una selezione di 70 brani totali.

Selezionatissimi sono anche i featuring: Gemitaiz, Caparezza, Nayt e Fabri Fibra sono i compagni di viaggio di Clementino in “Tarantelle”, un disco senza freni inibitori, pungente, critico e ricco di giochi di parole. I pezzi più ficcanti sono quelli che ricalcano l’idea di uno stream of consciousness che guardano al passato che rimettono al loro posto le linee guida personali e artistiche di Clementino. L’artista salta da temi seri a quelli leggeri senza soluzione di continuità. Tra i brani più interessanti, evidenzio “Versi di te”; una traccia seria e importante. Al suo fianco piazzo “Babylon” feat. Caparezza ma soprattutto “La mia Follia”, il pezzo più personale e più realistico di Clementino. Il rapper scrive “Ragazzo devi stare attento che la vita fa promesse che non avrai mai” e “[…] scava dentro la propria psiche, prende di petto i problemi affrontati e scende dal trono del rapper tutto ganja e denaro. La degna chiusura del disco arriva con “Diario di Bordo”: Clementino si mette il passato alle spalle con consapevolezza e gratitudine, il suo flow è veloce, intenso, ricco. Da ascoltare e riascoltare per percepire le citazioni, le influenze, i riferimenti culturali ed esistenziali che vanno a rappresentare il significato tangibile di un disco che segna una ripartenza tanto attesa quanto intrisa di fiducia verso il futuro.

Raffaella Sbrescia

“Vulcano sono io!”. Intervista a Clementino

Clementino_vulcano - cover album

Clementino_vulcano – cover album

Esce oggi “Vulcano”, il nuovo album d’inediti di Clementino, il quinto da solista. Il disco contiene 13 tracce e rappresenta una precisa fase artistica del rapper che in questo lavoro ha voluto mettere a fuoco se stesso e la propria carica adrenalinica senza alcun featuring e con l’ausilio di tante nuove sonorità.

Intervista

Qual è il filo conduttore che lega le tracce di questo tuo nuovo lavoro?

Mi circondo sempre di tanta napoletanità. La cosa è testimoniata dal titolo dell’album: “Vulcano”. Il legame non è solo con il Vesuvio ma anche con la mia dirompente personalità. Con questo album ho cercato di riprendere il discorso di “Napoli Manicomio”. Negli ultimi 10 anni ho dato le mie strofe praticamente a tutti. Ho fatto decine di featuring ma ora ho detto basta, adesso è il momento di concentrarmi solo su di me. Un po’ come facevano gli umanisti: ci sono io al centro di tutto (ride ndr).

In queste nuove canzoni c’è tanto dialetto, non temi di perdere del potenziale pubblico?

Nelle mie canzoni mi muovo alternando italiano e dialetto cercando di creare il giusto equilibrio. In ogni caso anche se vado a cantare a Treviso, il pubblico vuole “Clementino ca spacc’ e vetrine”. Tra l’altro con il grande successo di alcune serie tv, il napoletano è stato ormai sdoganato ovunque.

Come ti approcci alla scrittura?

Non scrivo mai senza base, non ci riesco.   A seconda dell’atmosfera, scrivo cose diverse.

In questo album ci sono dei suoni molto variegati con ampi riferimenti alla tradizione napoletana…

A differenza dei miei lavori precedenti in cui cercavo di fare le cose che piacevano agli altri, stavolta ho cercato le cose che piacevano a me. “Vulcano” rappresenta me stesso: ci sono beats anni ’90, beats napoletani, un pizzico di trap e una manciata di richiami alla West Coast dove sono stato di recente.

Nelle tue canzoni parli spesso dei più giovani, che tipo di responsabilità senti di avere?

Non mi sono autonominato voce di una città o dei giovani. Sono il rapper che è ascoltato dalla mamma e dalla fidanzata. Ho fatto l’animatore turistico per 12 anni, ero l’outsider che copriva tutti i ruoli, lo sono anche nel rap perché abbraccio tutti i temi. D’altronde le mie iniziali parlano chiaro: MC sta per maestro di cerimonie. Da bambino salivo sul tavolo con la penna a mò di microfono e facevo lo show di Clemente, i miei genitori recitano fin da quando ero piccolo ed è forse anche per questo che ho sempre sognato il palco. Mi faccio portavoce di un genere ben definito: il black pulcinella, un tipo di musica che unisce l’eredità lasciata da Pino Daniele al mondo hip hop. Mi sento un vero Pulcinella: allegro fuori e triste dentro.  Il disagio psicologico lo tiro fuori attraverso la musica. Vengo dalla terra dei fuochi, un posto dove i ragazzi hanno pochissime possibilità e anche se qualcosa si sta iniziando a muovere, ci vorranno anni prima che la gente possa smettere di morire per mano della criminalità. A Cimitile ho aperto una scuola calcio per bambini, la “Iena Soccer Academy”, con il ricavato di ogni torneo compriamo defibrillatori e macchinari per gli ospedali; cerco di muovermi il più possibile per il sociale. C’è il Corriere della Iena, poi c’è l’iniziativa denominata “I messaggeri del Vesuvio” in cui invito i giovani emergenti a rappare con me.

Com’eri da adolescente?

Sono sempre stato molto disordinato e con la testa per aria. A scuola venivo continuamente ripreso perché mi perdevo in una sorta di torpore da sognatore incallito. Ho viaggiato molto, con la testa e non. Quando ho cominciato a fare le gare di freestyle affrontavo lunghissimi viaggi ma non mi sono mai fermato. Ho fatto tante comparse in teatro e qualcosa anche al cinema poi, però, le cose si sono ribaltate da un momento all’altro.

Sfizioso il video del nuovo singolo “Tutti scienziati”…

L’idea è di mio fratello Paolo. Abbiamo pensato dapprima a Emmett Brown di “Ritorno al futuro”, poi a Frankestein Junior e infine a Leonardo da Vinci. Abbiamo fatto riferimento a “Non ci resta che piangere” senza scimmiottare Troisi e Benigni, ci siamo solo ritrovati a vivere la loro esperienza. Poi abbiamo coinvolto i The Jackal con la loro parodia de “Gli effetti di Gomorra sulla gente” e ci siamo divertiti davvero molto. Con questo video mi è venuta voglia di fare cinema, magari con un bel ruolo comico. Ho studiato all’Università dello Spettacolo e mi sono laureato con il massimo dei voti. I miei genitori recitano il repertorio di De Filippo e Scarpetta, mi piacerebbe avere qualche ruolo da recitare anche se nelle mie esperienze precedenti interpretavo sempre me stesso. Per ora, in ogni caso, mi concentro sul rap che rimane la cosa che so fare meglio.

A proposito di cinema, come mai hai dedicato un brano al regista Paolo Sorrentino?

Tempo fa sono stato a casa di un amico che aveva il cofanetto con tutti i suoi film. Li ho guardati tutti, uno dopo l’altro e mi sono innamorato di Sorrentino. All’inizio la canzone si chiamava “L’uomo in più”, poi l’ho intitolata con il nome del maestro che, proprio ieri mattina, mi ha telefonato per ringraziarmi. Abbiamo parlato tutto il tempo in dialetto, gli ho promesso di raggiungerlo a Roma per stringergli la mano.

Clementino

Clementino

Il tuo contributo all’interno del docufilm dedicato a Pino Daniele è stato uno dei più apprezzati. Che ricordo hai di lui?

Pino è stato il mio maestro, ho scritto una canzone per lui mettendo nero su bianco un flow che mi usciva direttamente dal cuore. Quando Verdelli mi ha chiesto di partecipare, ho voluto recitare a cappella quei versi, sono l’ultimo artista con cui Pino ha collaborato e conservo un prezioso ricordo di quando lo incontrai, terrorizzato, per la prima volta. Sono davvero onorato di aver avuto la preziosa possibilità di collaborare con lui, ascolto ancora oggi le sue canzoni, me lo sono persino tatuato sulla pelle. Cercherò di mettere sempre qualche suo verso nella mia musica.

Una delle canzoni più forti del disco è “Spartanapoli”.

Difficilmente scrivo roba incazzata, questa è una storia di strada. Il rap è verità e io cerco di mettere nero su bianco quello che vedo per strada.

Potente il dissing virtuale che proponi in “ ‘A capa sotto”

In effetti c’è tanto “explicit content” ma il freestyle è una cosa che fa bene, la sana competizione è la linfa dei rapper.

Che fine farà l’amata cover “Svalutascion”?

Dopo il plauso dell’orchestra sanremese mi aspettavo un destino diverso per questa canzone. L’arrangiamento l’aveva resa simile alla colonna sonora di un film di Tarantino, spero di riuscire a portarla nei miei nuovi live. A proposito, a maggio partirà la mia tourneè europea, poi da giugno a settembre girerò l’Italia. Stare con il pubblico è la mia forza, sono uno del popolo.

Raffaella Sbrescia

La tracklist di “Vulcano”

UE’ AMMO (prodotto da Deliuan)

STAMM CCA’ (prodotto da TY1)

CENERE (prodotto da Shablo)

TUTTI SCIENZIATI (prodotta da Marz)

KEEP CALM E SIENTETE A CLEMENTINO (prodotto da Amadeus)

RAGAZZI FUORI (prodotto da Shablo e Zef)

DESERTO (prodotto da Shablo)

JOINT (prodotto da Yung Snapp)

COFFEE SHOP (prodotto da Swan)

LA COSA PIU’ BELLA CHE HO (prodotto da Deleterio e Fabrizio Sotti)

SPARTANAPOLI (prodotto da Shablo)

A CAPA SOTTO (prodotto da Swan)

PAOLO SORRENTINO (prodotto da David Ice)

Giuliano Palma presenta Groovin’: “Preferisco celebrare capolavori invece di sfornare canzoni mediocri”.

Giuliano Palma

Giuliano Palma

Torna sulla scena musicale Giuliano Palma con il nuovo album “Groovin’” in uscita il prossimo 1° luglio in tutti i negozi musicali e sulle piattaforme digitali. Prodotto e arrangiato da Giuliano Palma, Fabrizio Ferraguzzo, Riccardo Di Paola e dedicato a Carlo Ubaldo Rossi, l’album contiene tredici tracce che ripercorrono la storia più o meno recente della musica italiana ed internazionale, brani intramontabili reinterpretati dalla voce inconfondibile di Giuliano e da alcune particolari collaborazioni. Abbiamo incontrato Giuliano questa mattina negli uffici milanesi della Universal Music.

 Intervista

Giuliano, in “Groovin’” torni a divertirti con le cover…

Questo gioco mi piace assai, si adatta a particolari momenti della vita, un po’ come quello che ho vissuto di recente con un distacco importante. Il titolo del disco racchiude un po’ questo mio stato d’animo, il groove io ce l’ho dentro e amo provare a contagiare anche gli altri.

Cosa è successo?

Nel corso degli ultimi 15 anni, fin dall’uscita del mio primo album da solista, ho sempre lavorato con Fabio Merigo. Lui era il mio braccio destro, mi ha sempre appoggiato anche quando decidevo di reinventarmi un brano che magari ad altri non convinceva. Amavamo arrangiare e impacchettare le canzoni un modo a volte improbabile. Ad un tratto ha incontrato un’altra persona con cui collaborare e mi ha gettato da parte; di solito non così astioso ma devo confessare che è stato un boccone davvero amaro da buttare giù.

Come hai lavorato con i nuovi collaboratori?

All’inizio è stato strano, c’era bisogno di dare una svolta. Questo disco ha una storia particolare, di solito metto le mani in pasta dappertutto, sono sempre in studio a registrare e a fare le pre-produzioni… Stavolta invece mi sono affidato a dei nuovi bravissimi collaboratori quali  Ferraguzzo e Di Paola. Siamo entrati subito in sintonia, è stato bello affidarsi a loro e poterli lasciar fare, io sono un crooner e sono soddisfatto del risultato finale.

Come è avvenuta la scelta delle canzoni?

Con questo album faccio un balzo tra gli anni ’60 e ’70, l’imprinting arriva dall’infanzia quando mia madre mia faceva ascoltare Don Backy e i Camaleonti. Certo, i discografici mi hanno consigliato ma alla fine  ho scelto io i brani, se una canzone non la sento mia non riesco neanche a cantarla. Sono contento di aver ritrovato Vasco Rossi. Anni fa aprii un suo concerto insieme ai Casino Royale, tornare a riabbracciarlo, anche se non fisicamente, significa veramente tanto. “Una splendida giornata” è, tra l’altro, il pezzo beneaugurante del disco ed il contributo di Fabri Fibra è un plus importante, ci tenevo alla presenza del rap. Tra gli input esterni, invece, c’è la collaborazione con Cris Cab, mi sono divertito a lasciarmi coinvolgere.

Giuliano Palma

Giuliano Palma

Com’è andata la collaborazione con Clementino?

Abbiamo gozzovigliato spesso insieme, abbiamo un ottimo rapporto e trovo che in “I say I’ sto cca” del grandissimo Pino Daniele (che avrei coinvolto con molto piacere in questo progetto), abbia lavorato davvero molto bene. Si tratta di un pezzo terzinato e la sua abilità mi ha davvero lasciato senza parole. Sono stato contento di poter ricambiare il favore.

E con Chiara Galiazzo?

“Don’t go breaking my heart” di Elton John è un gran pezzo. Chiara ha una voce pazzesca e può cantare qualunque cosa, fa parte della mia scuderia ed è stato piacevole lavorare con lei.

Bizzarra la scelta di “You’ll never walk alone” ( Inno del Liverpool)…

Seguo con molta passione ed entusiasmo la Premier League. Benchè sia di fede milanista, sono supporter del calcio inglese in generale. Adoro l’enfasi ed il trasporto con cui i tifosi del Liverpool cantano l’inno e ho voluto lavorarci a modo mio.

Cosa ci dici del brano inedito “Un pazzo come me”?

Il titolo è piuttosto eloquente, sembra un clichè ma alla fine è molto veritiero.

Giuliano Palma

Giuliano Palma

“Alleluja! Tutti jazzisti” è il pezzo che avevi inciso per il progetto “We love Disney”…

Esatto! Adoro il cinema di animazione e ho particolarmente apprezzato il fatto di poter cantare una canzone che vogliono sempre cantare tutti.

Come mai ha preferito dedicarti nuovamente a delle cover invece di dare spazio a dei brani inediti?

Sono pigro, poco prolifico e provo molto gusto nel reinterpretare le canzoni. Inizialmente ero convinto di fare un disco di inediti, poi le varie vicissitudini mi hanno indotto a fare diversamente. Preferisco celebrare capolavori invece di sfornare canzoni mediocri. Sono figlio della cultura pop, ho voluto divertirmi e l’ho fatto soprattutto in funzione dei tanti concerti che terrò prossimamente

 Raffaella Sbrescia

Il Groovin’ Tour di Giuliano Palma, partito dal mese di giugno, prosegue nelle seguenti date: 1 luglio Torino; 23 luglio Palmanova (UD); 10 agosto Attigliano (TR); 17 agosto Palazzo S. Gervasio (PZ); 23 agosto Oliena (NU); 27 agosto Roseto (TE); 28 agosto Budoni (OT); 1 settembre Staranzano (GO); 2 settembre Venezia; 17 settembre Isola del Giglio.

www.giulianopalma.com

https://www.facebook.com/therealgiulianopalma

“Bada Bing” Cris Cab feat. Giuliano Palma

Clementino porta il suo “Ultimo Round tour” al Market Sound per una festa a tutto rap

Clementino live @ Market Sound - Milano

Clementino live @ Market Sound – Milano

Maestro di cerimonie, cantastorie, black Pulcinella. Lui è Clementino, aka Iena White, un rapper “in & out”, una personalità vulcanica, istrionica che, nel corso del tempo, è riuscito a farsi apprezzare da diverse generazioni e da tanti stimati colleghi. La sua gavetta sudata l’ha portato sul palco del Market Sound di Milano, lo scorso 24 giugno, per la seconda tappa live del suo “Ultimo Round Tour”, già premiato come Miglior Tour Rap ai TimMusic OnStage Awards 2016, che riparte in una forma totalmente rinnovata. Accompagnato, come di consueto, dal noto dj e produttore TY1, Clementino si è divertito a ripercorrere tutti i suoi maggiori successi degli ultimi anni senza rinunciare a qualche brillante freestyle come ai vecchi tempi. La forza espressiva, il suo rap in dialetto napoletano, il suo flow contagioso, la sua innata verve da intrattenitore, fanno del suo live un appuntamento energico e divertente. Lo show, diviso in 3 atti, come un vero e proprio spettacolo teatrale, è ulteriormente impreziosito dai visuals realizzati da un gruppo di videomakers scelti per creare dei contenuti ad hoc.

Clementino

Clementino

Insieme a Clementino, sul palco del Market Sound, tanti ospiti e amici tra cui Salmo, Noyz Narcos, Ensi e Rocco Hunt.  In scaletta pezzi più vecchi come ”Toxico”, passando per ”O’ vient” fino ad arrivare alle ultime canzoni come “Quando sono lontano” (presentata all’ultima edizione del Festival di Sanremo), “Don Raffaè” (la cover di Fabrizio De Andrè portata all’Ariston ed interpretata sempre con grande emozione), nonché “Da Che parte stai?”, il brano inciso insieme a Pino Daniele, l’ultimo realizzato dall’ amatissimo artista prematuramente scomparso. Risate ed intrattenimento ma anche ironica denuncia, la musica di Clementino tocca tanti temi in modi sempre diversi e pregnanti senza mai appesantirne l’ascolto; questo è il segreto del suo successo.

Raffaella Sbrescia

Setlist

Medley: Oracolo del Sud

                Poslangfreestyle

                Toxico

                Tritolo

Strade Superstar

El Señor

Musica Suona

Tekken feat. Ensi

O’Vient

Lo strano caso di IenaWhite

Cos Cos Cos

Ops! + Chimica Brother

Giunglacapocannonieri feat. Rocco Hunt

 

Medley Voceanima

               Pianoforte a vela

                La luce

 

Fumo

Top player feat. Salmo

Don Raffaè

Quando sono lontano

Luna

Dedicato a Pino Daniele + Da che parte stai

Sotto le stelle 

“Ultimo Round Tour”: a giugno la nuova avventura live di Clementino

CLEMENTINO

Dopo il grande successo alla 66 esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Quando sono lontano” Clementino partirà il prossimo Giugno con il suo “Ultimo Round Tour”, l’attesissimo nuovo tour che lo vedrà protagonista nelle principali città italiane per tutta l’estate.

Considerato come uno dei migliori rapper della scena contemporanea italiana, Clementino, durante l’“Ultimo Round Tour”, proporrà dal vivo tutti i brani tratti dal suo ultimo disco “Miracolo! – Ultimo round” – (Universal), ripercorrendo al contempo tutti i suoi maggiori successi.

“Miracolo! Ultimo round”, già certificato disco d’oro, è la nuovissima versione deluxe del precedente omonimo album “Miracolo” e si arricchisce di ben sette tracce, moltissimi featuring e collaborazioni. Da Guè Pequeno, a Fabri Fibra, Giuliano De Palma, Rocco Hunt e Salmo, nel disco non mancano inoltre le preziosissime collaborazioni con Pino Daniele nel brano “Da che parte stai” e del grande Lucio Dalla in “Sotto lo stesso cielo”. L’album include inoltre il brano sanremese “Quando sono lontano” e la cover “Don Raffaè”, classico di Fabrizio De Andrè.

Attraverso l’energia incontenibile che da sempre lo contraddistingue sulla scena e grazie alla sua innata dote comunicativa, il rapper napoletano, in quest’inedita e avventurosa dimensione live, è pronto a stupire il grande pubblico con un allestimento tutto nuovo e davvero sorprendente. Durante l’intero tour Clementino sarà ancora una volta accompagnato dal noto dj e produttore TY1.

Di seguito il calendario con le prime date annunciate:

24/06 – MILANO – MARKET SOUND

08/07 – PADOVA – SHERWOOD FESTIVAL

09/07 – CERVERE (CN) – TEATRO DELL’ANIMA

03/08 – GROSSETO – GROSSETO MUSIC FESTIVAL

04/08 – QUARTU SANT’ELENA (CA) – ARENA SANT’ELIA

Clementino live: una iena alla riscossa. Dalla Casa della Musica di Napoli al palco del Festival di Sanremo

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Soltanto poche ore fa, Carlo Conti, direttore artistico del 66° Festival di Sanremo ha annunciato Clementino come uno dei prossimi 20 concorrenti in gara nella categoria Big con il brano intitolato “Quando sono lontano”. Riconosciuto come uno dei rapper di punta dello scenario musicale italiano, l’artista aveva rivelato al pubblico della Casa della Musica “Federico I” (c/o Teatro Palapartenope) di Napoli di aver scritto un inedito ad hoc per la kermesse più amata dagli italiani proprio durante il concerto tenuto lo scorso 11 dicembre all’interno del palazzetto partenopeo.  Insieme ad ospiti e amici di lungo corso quali  Fabri Fibra, Rocco Hunt, Luche, N’to’, Clementino si è esibito cantando tutti i più grandi successi della sua carriera senza dimenticare un doveroso omaggio al grande bluesman Pino Daniele, celebre sostenitore della scena musicale underground napoletana. Iena White sta costruendo il suo puzzle artistico con cura, tenacia e grinta. I risultati parlano da soli, non rimane che goderci la trascinante forza delle sue canzoni.

Setlist

Lo strano caso di Iena White

Cos cos cos

Strade superstar

Oracolo del Sud

Toxico

Voce anima

 Con Ntò: Ghiacciai – Se ne cade la città

La luce

 Con Luchè  E cumpagne mie – Il mio successo

Tritolo

Luna

Con Rocco Hunt: Giungla – Capocannonieri

Pianoforte a vela

Sotto le stelle

Fumo

El Senior

Con Fibra: Boom –  Chimica Brother

Dedicato a Pino Daniele / Da che parte stai?

Bis

O’Viento

Con M.V. :Messaggeri del Vesuvio pt.2

 Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica - Napoli ph Luigi Maffettone

Clementino live @ Casa della Musica – Napoli ph Luigi Maffettone

Mito Urban Orchestra all’Estathè Market Sound: il connubio tra musica classica e rap funziona.

invito URBAN ORCHESTRA 8 settembre

Metti una sera ai Mercati Generali di Milano all’Estathè Market Sound per un concerto unico nel suo genere. Stiamo parlando di Mito Urban Orchestra, un’inedita formula concertistica che ha celebrato il connubio tra l’ Orchestra Milano Classica, diretta dal maestro Michele Fredrigotti e quattro esponenti del rap italiano come Coez, Ghemon, Ensi e Clementino. L’evento, nato da una marcata linea sperimentale, prosegue un percorso davvero fitto di novità in termini di programmazione. Artisti, organizzatori e pubblico si sono ritrovati in mezzo a due mondi, sulla carta opposti, meravigliandosi di un risultato godibile e  leggero. Ad inaugurare la particolare serata è stata l’insolita performance di Mudimbi, perfetto nel suo ruolo da apripista, a metà strada da entertainer e uomo da club. Subito dopo è subentrato Ghemon a tenere le redini del concerto con alcuni brani principalmente tratti dal fortunato album “Orchidee”. La grande carica di Clementino lo ha eletto a mattatore della serata: “Cos cos cos”, “Luna”, “ O’Vient”, “Strade superstar” sono le canzoni con cui il rapper partenopeo ha divertito e coinvolto gli spettatori ricordando che “una risata ci ha sempre salvato”. A chiudere l’intensa scaletta è Ensi, protagonista di un’esibizione carica e grintosa. La poliedricità e l’apertura delle prospettive future racchiudono la chiave interpretativa più idonea per comprendere fino in fondo l’utilità della contaminazione e del rispetto reciproco tra realtà musicali contraddistinte da differenti connotazioni.

Raffaella Sbrescia

99 Posse & Friends: il racconto della grande festa alla Mostra d’Oltremare

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La Napoli che esiste e che resiste si è riunita alla Mostra d’Oltremare lo scorso 18 settembre in occasione del concertone con cui i 99 Posse  hanno festeggiato il ventesimo (ventunesimo per essere più precisi) di “Curre curre guagliò”, un album che, dopo tanti anni, rivive nuovo lustro musicale e contenutistico, anche grazie alla versione 2.0 realizzata per la speciale occasione. Organizzato nell’ambito del Forum Universale delle Culture, a ridosso della partita Napoli- Sparta Praga, giocata allo Stadio San Paolo, l’evento ha rappresentato l’occasione perfetta per riunire generazioni e cittadini di ogni provenienza nel nome della musica militante. Oggi come ieri  ‘O Zulù (Luca Persico) – voce – Marco Messina – campionatore e Dub Master – JRM (Massimo Jovine) – basso – e Sacha Ricci – tastiere si dedicano anima e corpo alla loro musica di protesta. Da sempre contro le convenzioni e a favore dei diritti del popolo sovrano, i 99 Posse hanno la rara capacità di predicare bene e razzolare ancora meglio. Mixando e remixando le loro canzoni più e meno recenti, il gruppo ha radunato i maggiori esponenti della scena rap ed underground italiana per la gioia dei tantissimi spettatori accorsi sottopalco: Mama Marjas, Jovine, Clementino,Dop One, Francesco Di Bella, Ensi, Geko, J-AX,  Marcello Giannini, Mc Mariotto, Roy Paci, Salvatore Rainone degli Slivovitz, Sangue Mostro,  Banda Bassotti, Bonnot, Caparezza, Claudio Marino sono stati gli speciali ospiti che si sono alternati sul palco allestito all’interno di quella viene oggi definita “Isola delle Passioni”.

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

Ad inaugurare la nutrita scaletta “1-2-3-4” con Francesco Di Bella, a seguire “Curre curre guagliò”, il brano-emblema di una lotta che non accenna ad estinguersi e che, anzi, oggi più che mai, si fa incandescente contro uno Stato che avanza pretese e che non tutela i diritti di generazioni allo sbando. “Children ov Babilon”, “Nun cià facc’ cchiù” scuotono dall’interno le migliaia di anime stipate sui gradini dell’Arena Flegrea. Non solo denuncia ma anche autocelebrazione e pogo selvaggio sulle note di “Napulitan” e di “Medley Ragga”, “L’anguilla”, “Penso che non me andrò”. Potente il featuring coi Sangue Mostro in “I Say Yes But I Also Say No” e in “Repressione”, brano tratto dal loro ultimo album.

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

A tessere la trama del filo conduttore che lega i 99 Posse anche alla corrente del neapolitan power è l’ospitata, a sorpresa, di Enzo Avitabile. A seguire una carrellata di grandi successi che, grazie ad una nuova linfa e ad una rinnovata valenza ideologica, scaldano il pubblico spingendolo a cantare a squarciagola in uno “Stato d’emergenza”, auspicando una “University of Secondigliano”. Abituati a fare “Ripetutamente” “Tarantelle pè campà”, i giovani napoletani si lasciano conquistare dal groove dei 99 Posse  che, in chiusura, dedicano gli ultimi acclamatissimi bis ad una militanza diretta e senza filtri. Accompagnati sul palco dalla Banda Bassotti, ‘O Zulù e soci si congedano dal caloroso pubblico con “Rigurgito antifascista”, “El Pueblo Unido” e “Bella Ciao”, una triade musicale scelta non a caso per lasciare un messaggio preciso: vivere per resistere, lottare e far valere i propri diritti, fino alla fine, e con tutta la propria anima.

 Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

 

99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

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99 Posse & Friends @ Mostra d'Oltremare "Curre curre guagliò 2.0 Live" Ph Luigi Maffettone

99 Posse & Friends @ Mostra d’Oltremare “Curre curre guagliò 2.0 Live” Ph Luigi Maffettone

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