Piazza delle Arti: Francesca Cavallin si trasforma in mecenate

piazza delle artiContinua a riscuotere consensi la piattaforma web www.piazzadellearti.it: con 800 artisti iscritti e 4000 opere caricate, l’iniziativa, che si prefigge l’obiettivo di dare visibilità e spazio alle opere di artisti emergenti, è destinata a diventare un successo di notevoli dimensioni. L’idea alla base di questo ambizioso progetto è, come detto, quella di esaltare il talento ottimizzando le risorse a disposizione di tutti coloro che vorranno mettersi in gioco  in nome della cultura. Con “Piazza delle Arti” tutti possono diventare mecenati mettendo a disposizione il proprio ufficio, il proprio giornale, la propria attività commerciale e, perché no, la propria casa. Per fare tutto questo non servono soldi, servono, bensì, passione e un pizzico di spensieratezza.

FRANCESCA CAVALLIN (2)

Francesca Cavallin

I potenziali mecenati possono registrarsi sul sito www.piazzadellearti.it, dove potranno visionare tutte le opere caricate (fotografie, dipinti, dischi, sculture, disegni, fumetti, collezioni, e qualunque altra forma d’arte) e mettersi in contatto con gli artisti per creare, così, mostre collettive o personali. A dare il buon esempio, in qualità di mecenate, sarà l’attrice Francesca Cavallin che, forte di una laurea in Storia dell’arte contemporanea, selezionerà, il prossimo 28 febbraio, una delle opere caricate su www.piazzadellearti.it e le darà visibilità ospitandola in casa propria.

Festival di Sanremo: idillio tra Fazio e Casta. Grande attesa per l’omaggio di Ligabue a De Andrè

Fabio Fazio e Laetitia Casta

Fabio Fazio e Laetitia Casta

Prenderà il via, questa sera, la 64ma edizione del Festival di Sanremo. L’apertura della kermesse sarà affidata a Luciano Ligabue che, dopo l’annuncio a sorpresa di ieri mattina, sarà sul palco del Teatro Ariston per rendere omaggio al grande cantautore  Fabrizio Dè Andre, di cui ricorre proprio oggi l’anniversario della nascita, a 15 anni dalla sua scomparsa. Come già detto, saranno i 7 i “big” ad esibirsi durante la prima serata del Festival. Si tratta di: Arisa, Frankie Hi Nrg, Antonella Ruggiero, Raphael Gualazzi con Bloody Bedroots, Cristiano De Andrè, Perturbazione e Giusy Ferreri. Grande attesa anche per l’omaggio che Laetitia Casta ha presentato, in conferenza stampa, presso la sala Lucio Dalla del Palafiori: si tratterà di uno sketch, che coinvolgerà anche Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, studiato con l’intento di omaggiare non solo i 60 anni della Rai Radiotelevisione italiana, ma anche due grandi nomi del cinema italiano quali Monica Vitti e Alberto Sordi, attraverso la rivisitazione della celebre ‘Ma ‘ndo vai…’, del film “Polvere di stelle”. Grande è  l’affiatamento tra l’attrice e top model Laetitia Casta e Fazio il quale ne ha, a più riprese, sottolineato la bellezza, anche interiore. L’attrice sarà, inoltre, tra gli ospiti della prossima puntata del programma tv “Che tempo che fa”, in onda eccezionalmente su Rai1, domenica 23 febbraio, per presentare il suo ultimo film, intitolato “Una donna per amica”.

Presenti in sala stampa anche le signore Latorre e Girone. Le mogli dei due Marò italiani, coinvolti nel caso diplomatico che interessa, ormai da svariato tempo, la politica estera italiana, sono state invitate dal sindaco di Sanremo Zoccarato, proprio nel giorno in cui la Corte Suprema indiana ha deciso di rinviare  nuovamente l’udienza sul caso dei Maro’ a lunedì 24 febbraio alle 14 (le 9,30 in Italia), in segno di rispetto e vicinanza alle famiglie dei due militari in un momento molto delicato.

Nonostante le ripetute domande dei giornalisti riferite all’eventuale irruzione di Beppe Grillo durante la diretta televisiva, il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone ha, inoltre, continuato a rassicurare i presenti e a dirsi assolutamente fiducioso sulla corretta condotta del leader del Movimento 5 Stelle. Per quanto riguarda gli ospiti della prima puntata questa sera ci saranno, tra gli altri, Raffaella Carrà e Yusuf Cat Stevens, il quale canterà  tre brani. Secondo indiscrezioni si tratta di “Father and Son”, “Peace Train”  e un inedito.

Raffaella Sbrescia

Festival di Sanremo: le “24 ore terribili” tra polemiche e annunci a sorpresa

sanremoCi siamo le “24 ore terribili” pre Festival di Sanremo, così come le ha definite questa mattina Fabio Fazio in conferenza stampa, stanno per esaurirsi e, salvo imprevisti dell’ultimo minuto, tutto è pronto per la 64 ma edizione del Festival della Canzone italiana. Ad inaugurare la prima puntata sarà un filmato di Pif che, presente questa mattina in sala stampa, ha più volte ribadito di essere felice di poter accedere dovunque, per portare a compimento la sua “missione segreta”. Tantissimi i punti all’ordine del giorno: le domande dei giornalisti si sono subito focalizzate su due ipotetiche “gatte da pelare” come la presenza del cantautore Rufus Wainwright, noto per alcune canzoni considerate blasfeme, su tutte “Gay Messiah”, e l’eventuale interruzione di trasmissione da parte del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo il quale, secondo indiscrezioni, dovrebbe aver acquistato un biglietto per assistere alla serata di domani sera. Piuttosto omogenee sono state le risposte ai suddetti quesiti: per quanto riguarda l’esibizione di Rufus, è stato subito chiarito che l’artista canterà “Across the Universe” dei Beatles e “Cigarettes and Chocolate Milk”, scongiurando, dunque, eventuali boicottaggi, corsi e ricorsi di svariata natura.  Molto più spinosa è la questione relativa ad un’ipotetica incursione grillina; anche in questo caso presentatori e dirigenti si sono mostrati assolutamente fiduciosi nel non aspettarsi assolutamente alcun intervento dal Beppe furioso ma è parso in qualche modo evidente che i toni siano rimasti volutamente molto pacati per non cadere in eventuali provocazioni, in ogni caso c’è da credere che sia stato pensato un piano a-b-c eccome!

Tornando all’argomento principe del Festival, quale è la musica, la scaletta della prima serata vedrà sul palco Arisa, Frankie Hi Nrg, Antonella Ruggiero, Raphael Gualazzi, Cristiano De Andrè, i Perturbazione e Giusy Ferreri.  Tra gli ospiti ci saranno, invece, Laetitia Casta, Raffaella Carrà e Yusuf Cat Stevens ma la vera novità dell’ultimo minuto è la presenza di Luciano Ligabue, inizialmente prevista solo per la finalissima. L’artista ha chiamato Fabio Fazio, proprio durante la conferenza stampa, confermando, in diretta, che domani salirà sul palco dell’Ariston con un omaggio a Fabrizio De Andrè.

Tanti anche i cosiddetti Presenters: Tito Stagno, le tuffatrici Tania Cagnotto/Francesca Dallapè, Luigi Naldini, Amaurys Peres, Cristiana Capotondi, Massimo Gramellini e Marco Bocci. Per quanto riguarda le nuove proposte del Festival, è stato ribadito che si esibiranno tutte tra mercoledì e giovedì ma, a differenza degli altri anni, ciascuno degli 8 Giovani, avrà uno spazio di un minuto anche durante la serata finale, a prescindere dal fatto che si tratti di vincitori o vinti, per un’ulteriore chance di visibilità. Cosa aggiungere? Il saldo attivo, raggiunto grazie ai proventi delle pubblicità e ai 600 mila euro di biglietti venduti, renderanno il Festival molto meno costoso per le tasche di “mamma Rai”… per il resto non ci rimane che attendere, che si alzi il sipario del Teatro Ariston perché Sanremo è Sanremo.

Raffaella Sbrescia

Classifica FIMI: i Two Fingerz al comando

twoLa cassa dritta di “Two Fingerz V”, l’album dei Two Fingerz, debutta alla prima posizione della classifica FIMI/GfK Album Music Charts degli album più venduti della settimana in Italia scalzando “High Hopes” di Bruce Springsteen che retrocede, così, in seconda posizione. Ancora sul podio “Mondovisione” di Luciano Ligabue, il disco da cui è stato appena estratto il terzo singolo “Per sempre”, seguito, al quarto posto, da “Song Book vol.1” di Mika.  Debutta, in quinta posizione, “Vol.3 – Il cammino di Santiago in taxi”, il nuovo album di inediti di Brunori Sas mentre al sesto posto ritroviamo Giorgia con “Senza paura”. Risale in settima posizione Laura Pausini con “20 The Greatest Hits”, seguita da Elisa con “L’anima vola” e da “Midnight memories” degli One Direction. Chiude la top ten Greta Manuzi con l’album intitolato “Ad ogni costo”.

L’intervista a Rita Pavone: 50 anni di carriera e un tour alle porte

Rita Pavone

Rita Pavone

Nel corso della sua cinquantennale carriera, Rita Pavone è riuscita a conquistare svariate generazioni di pubblico attraverso la sua proverbiale grinta e la sua travolgente personalità. Spirito libero ed indomabile, Rita ha costruito la sua vita e la sua carriera pezzo dopo pezzo e con grandi soddisfazioni. Oggi, grazie all’eccezionale riscontro avuto dal suo nuovo doppio studio album “Masters”, Rita Pavone si prepara a tornare sui palchi di tutta Italia con “Live2014”, il tour che la vedrà protagonista di 6 imperdibili concerti: 6 maggio - Milano (Gran Teatro Linear4 Ciak), 13 maggio a Napoli (Teatro Augusteo), 8 maggio – Bologna (Teatro Manzoni), 10 maggio – Ancona (Teatro Muse), 20 maggio – Torino, (Teatro Colosseo), 24 maggio – Padova (Gran Teatro Geox). Per info su location, date e biglietti www.tridentmanagement.it

Chi era Rita Pavone nel 1959 e chi è Rita Pavone oggi? Facendo un parallelo tra il passato ed il presente, cosa è rimasto uguale nel tempo e cosa è cambiato nella Sua persona?

Oggi come allora c’è la stessa grande gioia e voglia di cantare ma, certo, sono cresciuta in questi 50 anni , ho vissuto tante esperienze, sia professionali che umane diverse, ho imparato a gestire sia gli alti che i  bassi della vita, ho visto mezzo mondo, letto moltissimi libri, accresciuto la mia curiosità e la mia voglia di fare sempre qualcosa di nuovo.  Il desiderio di mettermi sempre in gioco è qualcosa che fa parte del mio carattere. Mai stata ingenua, forse neanche a 17 anni,  ma sicuramente ho acquisito maggiore consapevolezza di me stessa, dei miei limiti, come delle mie qualità e ho imparato a  gestire in prima persona la mia carriera e, più in generale, la vita di moglie, madre e donna.

In una recente intervista ha dichiarato  che “Masters” è il disco che voleva fare da ragazza e che ha tenuto nel cassetto per 50 anni. Ci racconta come e quando le è venuta la voglia di rendere questo sogno reale? Quali sono state le fasi di lavorazione del disco e come è avvenuta la costruzione dei brani in italiano?

E’ vero, l’idea l’ho sempre avuta, è nata con i miei esordi . “Masters” è l’album che volevo fare da 50 anni con le canzoni che ascoltavo da ragazzina, prima  ancora di avere successo. Mio padre aveva un amico marinaio che subito dopo la guerra gli portava i dischi americani che in Italia non conosceva nessuno. Sono cresciuta con quelli. Mentre in Italia tutti erano abituati a canzoni come “Buongiorno tristezza” di Claudio Villa, io, già a 12 – 13 anni, avevo il rock addosso e mi piacevano lo swing, il jazz, i grandi autori o interpreti americani come Bobby Darin, Burt Bacharach, Fats Domino, Gene Vincent, Tony Bennett. Loro sono i miei maestri perciò ho intitolato il mio doppio CD “Masters” riferendomi al duplice significato della parola – come “Maestri ispiratori” e come le matrici dei dischi.

Non ho potuto farlo prima perché, da me, i discografici si aspettavano altro. Poi, dopo essermi fermata per qualche anno,  mi sono detta “o adesso o mai più” e, in due anni, mi sono prodotta tutto da sola: scegliendo canzoni che avessero una storia, chiedendo le autorizzazioni alle major americane, trovando un arrangiatore, Enrico Cremonesi, straordinario,  con una versatilità e una eleganza rara, ma  soprattutto capace di avere di suo quel  tipico “ritardo” che nello swing è una dote innata, e poi collaborando per la traduzioni con numeri uno assoluti come Lina Wertmuller, Enrico Ruggeri e Franco Migliacci, perché volevo che le traduzioni  italiane avessero un’anima e potessero essere “moderne”.  Naturalmente ho voluto il meglio anche nella produzione affidando il mixaggio dell’ album al 4 volte Grammy Awards, James “ Bonzai“  Caruso  e masterizzandolo al  Metropolis  Studio  di  Londra  con  John Davis,  che collabora abitualmente con gli U2- The Enemy -Lana Del Rey e i  Led Zeppelin. Quest’ultimi gli hanno regalato proprio quest’anno un Grammy  per il mastering del loro ultimo album . Sono molto contenta del risultato finale e  sono ancora più contenta di come sia stato accolto questo disco sia dal pubblico che dai media.

Circa 9 anni fa lasciò volontariamente le scene per ritirarsi a vita privata. Cosa l’ha spinta a ritornare a fare musica e cosa le è mancato di più in questi anni?

Diciamo che all’inizio non mi mancava proprio nulla, anzi. Finalmente potevo fare tutte quelle cose che fin dai sedici anni  mi erano un po’ mancate … fare il bagno e prendere il sole tranquillamente senza aver paura di perdere la voce, alzarmi al mattino, prendere lo spazzolino e decidere di andare a Londra, stare con gli amici … Ma c’è poco da fare, se uno nasce “cantante”, alla fine il desiderio di tornare a cantare prevale.

Com’è il suo rapporto con i fan?

Straordinario. Sono loro che hanno sempre creduto in me e, giorno dopo giorno, mi hanno sempre sostenuta e spronata a ritornare  sulle scene. E’ un rapporto quasi familiare, continuo e consolidato, contraddistinto da un affetto che sento di dover contraccambiare sempre.

rita 3Sulla sua pagina Facebook Lei è sempre molto presente. Cosa pensa dei social networks e di Internet?

I social e Internet sono una innovazione straordinaria perché consentono di dialogare , di confrontarsi, di condividere  esperienze progressivamente e continuativamente, anche a centinaia, migliaia di chilometri di distanza e la  loro immediatezza è un innegabile  plus valore. Trovo, però, terribile che l’anonimato venga sfruttato, alle volte, per scatenare polemiche o, peggio ancora, insulti e aggressioni verbali che non fanno onore alla nostra razza.  E’ un vero peccato che alcune persone usino il fantastico e meraviglioso dono della parola, del pensiero, della dialettica, per offendere. E’ un insulto prima di tutto al proprio essere uomini.

Nel corso della sua carriera ha venduto più di 50 milioni di dischi. Quali sono stati i momenti chiave del suo percorso artistico?

Sicuramente la vittoria al  Festival degli Sconosciuti di Ariccia nel 1962, che mi consentì non solo di pubblicare il mio primo 45 giri con la RCA (“La partita di pallone”), ma anche di conoscere il mio futuro marito, Teddy Reno: quest’anno festeggeremo insieme con i nostri due figli Alex e Giorgio, 47 anni di matrimonio. E pensare che all’epoca fu un vero scandalo, un matrimonio osteggiato da tutti … Chi l’avrebbe mai detto! Nell’estate del ’63, invece, riuscii a convincere la discografica – che era contraria perché reputava il brano troppo “adulto” per me – di  farmi incidere “Cuore”, in assoluto il brano che amo di più di tutto il mio repertorio e che mi rappresenta. Fondamentali per la mia crescita anche tutti gli show televisivi  da me condotti negli anni sessanta, che mi hanno vista con Morandi,  con Raimondo Vianello, con Gino Bramieri, le Kessler, Mina, e sicuramente a fine ’64 lo sceneggiato televisivo “Il Giornalino di Gianburrasca” con le musiche di Nino Rota arrangiate da Luis Bacalov e i testi e la regia di Lina Wertmuller. Ma anche il cinema, con Giancarlo Giannini, con Totò, con la Masina.  E il teatro anni dopo. Voglio ricordare  nel 1995, con “La dodicesima notte”, diretta da Franco Branciaroli e  nel 1996/’97  “La Strada“ di Fellini con la regia di Filippo Crivelli.  Poi, naturalmente,  le tournée e i viaggi di promozione all’estero a cominciare dagli Stati Uniti, negli anni ’60, dove ho avuto l’onore di essere ospite per ben cinque volte dell’Ed Sullivan Show .

Quali sono state le emozioni più ricorrenti di una vita trascorsa in giro per il mondo con la propria musica?

Innanzitutto la grande opportunità di parlare e di  incontrare persone diverse per storia e per usi e consuetudini,  ma anche la possibilità di ampliare le proprie conoscenze, di soddisfare la mia curiosità innata che poteva sentirsi “stretta” nei confini nazionali.

Lei ha partecipato tante volte al Festival di Sanremo. Ci tornerebbe? Magari in veste di super ospite?

In verità nel corso della mia, ormai più che cinquantennale, carriera,  io, alla gara,  vi ho preso parte solo tre volte : nel ’69 , nel ’70 e nel ’72 . Poi una volta come ospite d’onore nel 1975 insieme ad  Erminio Macario, a seguito del grande successo teatrale  di “Due sul pianerottolo“, una commedia con musiche che, all’epoca, sbancò i botteghini di tutt’Italia. Infine, vi ho partecipato, in un’unica serata, nel 2005, proprio quando diedi l’addio alle scene, quale ospite di Toto Cutugno in un duetto.  Alla luce di tutto questo non si può di certo  considerarmi   habituè  della rassegna  sanremese…

 Tornare in gara? Al momento lo escluderei. Francamente  non è mai stato nelle mie corde partecipare  a competizioni dove le canzoni  vivono  di pochi attimi . Ciò nonostante, essendo Sanremo, ormai da  lungo tempo, l’unica manifestazione  a carattere musicale rimastaci , pur storcendo il naso, quando ho manifestato il desiderio di parteciparvi  per far conoscere un’altra parte di me come artista, ad esempio, quale cantautrice,  non mi è mai stato concesso… Debbo dire che attualmente, con le  modifiche apportate  al regolamento di gara,  secondo le quali non è prevista l’esclusione degli interpreti  la prima sera, si consente che i brani più “ difficili “ possano essere assorbiti dal pubblico in un arco di  ben cinque serate. Ho, invece, dei seri  dubbi  sulla bontà di far scegliere al pubblico, e non all’artista,  quale  tra le due canzoni proposte  sia quella che egli dovrà portare in finale. Mentre trovo bello e utile poter permettere all’ interprete  di proporre le su due anime  – magari  cantando un brano lento prima  e per secondo  uno più grintoso  – penso, invece, che questa scelta  dovrebbe  essere assolutamente  lasciata all’ artista,  la  cui responsabilità è quella  di poter “ correre” con la macchina che ritiene migliore.

Se sbaglia la scelta?  Beh, peggio per lui. Ma almeno avrà giocato tutte  le sue carte credendoci pienamente.

Che opinione ha dei talent show e cosa consiglierebbe ai giovani desiderosi di farsi strada nel mondo della musica?

I talent sono un’ottima occasione per i giovani e hanno rivelato alcuni  interpreti decisamente interessanti come Alessandra Amoroso, Emma, Marco Mengoni, tanto per citarne alcuni. Temo solo che la fama e la notorietà immediata che regalano trasmissioni di questo tipo possano non preparare i giovani ad affrontare eventuali momenti di calo e di crisi che facilmente  si avvicendano durante una carriera. Così come credo che la facilità di immagine che garantiscono i talent  show  (abiti, trucco, look, coreografie, scenografie, luci)  possano finire per bloccare la crescita della personalità e del carattere di questi giovani interpreti. Quello che mi sentirei  quindi di consigliare a questi ragazzi è di cercare di far valere sempre , e sempre di più, la propria personalità e la propria creatività artistica, magari  riflettendo a fondo sulle scelte dei brani che intendono proporre nei loro primi  dischi, perché talvolta, anche se firmati da autori rinomati, possono  rivelarsi  non  rispondenti  alle inclinazioni musicali o vocali dell’artista esordiente . E se si sbaglia il primo passo, sarà difficile riuscire a fare il  secondo.

rita 2A maggio ci sarà il suo nuovo ed attesissimo tour. Solo pochi giorni fa sono state annunciate 4 nuove date. Che tipo di concerto proporrà al suo pubblico?

Trovo giusto regalare al pubblico quello che ha amato di mio in tutti  questi anni, per cui porterò in scena molti brani  del mio repertorio storico, ma  desidero affiancare a questo – per la prima volta  “live” – anche dei brani del mio nuovo album “Masters”. Con Enrico Cremonesi – che curerà  la direzione musicale dello spettacolo –   e una band di professionisti, complice l’atmosfera “intima” dei teatri e una scena minimalista, vorrei rimettere al centro dello spettacolo la musica e le parole per regalare un concerto che possa essere il più possibile vario ed eterogeneo. Non solo un tuffo nel passato. Colgo l’occasione per dire che sono strafelice di venire con il mio  live anche a Napoli, al teatro Augusteo il 13 Maggio. Adoro Napoli  e adoro la sua gente. Ho tantissimi amici laggiù e non vedo l’ora di riabbracciarli.

Per concludere, qual è il suo “pensierino” del 2014?

E’ un momento di grande difficoltà per molte persone e famiglie. Penso a questo e trovo terribilmente ingiusto che la vita non possa  essere da sogno per tutti. Ma l’Italiano è un popolo forte e ce la farà a superare anche questo drammatico momento. Come ce l’ha fatta sempre, del resto . Ci potete giurare! E ve lo dice una che, nata nell’immediato dopoguerra, la vita  se l’è scelta e conquistata con estrema fatica.

Raffaella Sbrescia

Si ringraziano Rita Pavone e Alessandra Indrigo di Goigest per la disponibilità

Festival di Sanremo: tutti i dettagli della conferenza stampa

fabio fazio

Fabio Fazio

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del 64° Festival della Canzone italiana: assieme a Giancarlo Leone (direttore di Rai Uno), i conduttori Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato, Mauro Pagani e il regista Duccio Forzano hanno rivelato, punto per punto, tutti i dettagli della kermesse.

A curare l’anteprima del Festival sarà Pif. Pierfrancesco Diliberto, talentuoso regista ed ex Iena, manderà ogni sera un filmato, quasi una sorta di microfilm, che anticiperà ogni puntata della manifestazione canora.

Il “Dopo Festival” sarà affidato, invece, a Filippo Solibello e Marco Ardemagni, conduttori di Caterpillar AM, uno dei programmi di punta di Radio 2, e sarà visibile in streaming sul sito della kermesse. Lo storico marchio del post serata sanremese avrà, dunque, una veste completamente digitale. I conduttori scandaglieranno il Festival minuto per minuto, alla ricerca di argomenti caldi di cui discutere, curiosità, retroscena inediti e battibecchi.

scenografia-sanremo-2014-660x300«Il tema del festival sarà la bellezza», ha anticipato Fabio Fazio, e proprio la bellezza di un palazzo italiano del Settecento arricchirà la scenografia del Festival. «Un luogo teatrale dell’anima, che riprende vita e tenta di risorgere, nonostante le incurie e l’incedere del tempo». Questo è lo spirito con cui la scenografa Emanuela Trixie Zitkowsky ha realizzato la scenografia della 64esima edizione di Sanremo.

sanremoGrande attenzione sarà riservata, inoltre, alla serata del venerdì, denominata “Serata Sanremo Club” e dedicata alla musica cantautorale: «Ogni artista in gara si esibirà con un brano non suo, ha spiegato Fabio Fazio, nella serata del venerdì si consentirà ai cantanti Big di completare le loro esibizioni dando loro la possibilità di fare ascoltare un brano, a scelta, dei cantautori storici. L’idea si riallaccia allo spirito del Tenco Club, due aspetti complementari e importanti allo stesso modo nella cultura popolare». Per quanto riguarda gli ospiti, Luciana Littizzetto, unica prima donna del Festival, ha subito sottolineato che ogni ospite farà un numero insieme a lei e Fazio. I nomi annunciati sono Laetitia Casta, Claudio Baglioni, Raffaella Carrà, Renzo Arbore, Gino Paoli, Franca Valeri, Enrico Brignano, Luca Parmitano, Rufus Wainwright, Stromae, Damien Rice, Paolo Nutini e Yusuf Cat Stevens. Non mancherà, inoltre, un doveroso omaggio al Maestro Claudio Abbado con l’Orchestra Mozart. Grandi assenti saranno, invece, Giorgia e Alicia Keys.

A presiedere la giuria di qualità sarà Paolo Virzì che sarà affiancato da Silvia Avallone, Paolo Jannacci, Piero Maranghi, Aldo Nove, Lucia Ocone, Silvio Orlando, Giorgia Surina, Rocco Tanica e Anna Tifu.

I 14 Big in gara:

  • Arisa – “Lentamente” e “Controvento”
  • Noemi – “Bagnati dal sole” e “Un uomo è un albero”
  • Raphael Gualazzi con Bloody Beetroots – “Liberi o no” e “Tanto ci sei”
  • Perturbazione – “L’unica” e “L’Italia vista dal bar”
  • Cristiano De André – “Invisibili” e “Il cielo è vuoto”
  • Renzo Rubino – “Ora” e “Per sempre e poi basta”
  • Ron – “Un abbraccio unico” e “Sing in the rain”
  • Frankie Hi-Nrg – “Pedala” e “Un uomo è vivo”
  • Giuliano Palma – “Così lontano” e “Un bacio crudele”
  • Riccardo Sinigallia – “Prima di andare via” e “Una rigenerazione” Francesco Renga – “A un isolato da te” e “Vivendo adesso”
  • Antonella Ruggiero – “Quando balliamo” e “Da lontano”
  • Giusy Ferreri – “L’amore possiede il bene” e “Ti porto a cena con me”
  • Francesco Sarcina – “Nel tuo sorriso” e “In questa città”.

I Giovani

  • Bianca - “Saprai”
  • Diodato  -“Babilonia”
  • Filippo Graziani - “Le cose belle”
  • Rocco Hunt - “Nu juorno buono”
  • The Niro  -“1969″
  • Vadim  – “La modernità”
  • Veronica De Simone - “Nuvole che passano”
  • Zibba -  “Senza di te”.

Pistoia Blues festival: i grandi nomi della 35ma edizione

pistoia blues festivalSi terrà dal 10 al 17 luglio la 35ma edizione del Pistoia Blues, l’attesissimo appuntamento musicale che si tiene, ormai ogni anno, nel capoluogo toscano per sette giorni ricchi di concerti, mostre, buskers ed emozioni in un contesto ricco di storia. Toccherà a Robert Plant, storica voce dei Led Zeppelin, inaugurare i concerti festivalieri l’11 luglio. A sei anni dalla sua ultima partecipazione alla kermesse, il cantante condividerà il palco del Pistoia Blues con i Sensational Space Shifters mentre l’opening del concerto darà spazio al rock contemporaneo dei North Mississippi Allstars con i fratelli Luther e Cody Dickinson. Il 14 luglio sarà la volta del cantautore di origini hawaiane Jack Johnson che, per l’occasione, presenterà il suo ultimo album “From Here to Now to You”. Il giorno successivo sarà, invece, il trio folk, made in Colorado, dei The Lumineers a conquistare il pubblico del Pistoia Blues mentre il gran finale, previsto per il 17 luglio, sarà affidato agli Arctic Monkeys che, reduci dalla pubblicazione del loro quinto album “AM” hanno tutta l’intenzione di far parlare di sé ancora a lungo.

Video: The Lumineers - “Submarines”

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=pgkusNV0GLg]

Greta, Dente e Scanu le new entries della classifica Fimi

gretaBruce Springsteen si conferma al comando della classifica degli album più venduti in Italia della Federazione Industria Musicale Italiana con “High Hopes” mentre Valerio Scanu debutta al secondo posto con l’album intitolato “Lasciami entrare”. Risale in terza posizione Mika con “Song Book Vol.1”mentre scivola via dal podio “Mondovisione” di Luciano Ligabue. Il secondo debutto della settimana è quello di Greta, in quinta posizione con “Ad ogni costo”, seguita da Dente, anche lui new entry della top ten, con il disco intitolato “Almanacco del giorno prima”. Passa, invece, dalla seconda alla settima posizione Alessandro Casillo con “#Ale”, alle sue spalle, all’ottavo posto, c’è “Senza paura” di Giorgia seguita da Laura Pausini, in nona posizione con “20 The Greatest Hits”. Chiude la top ten Elisa”con “L’Anima vola”.

Classifica Fimi: Alessandro Casillo è secondo

casillo“High Hopes”, l’ultimo lavoro in studio di Bruce Springsteen, rimane saldamente al comando della classifica degli album più venduti della settimana in Italia, seguito dalla new entryAlessandro Casillo, che debutta direttamente al secondo posto della top ten, con “#Ale”. Scende in terza posizione“Mondovisione” di Luciano Ligabue, assegnatario di ben 5 dischi di platino, a poche settimane dalla pubblicazione. Stabile, al quarto posto, Mikacon “Song Book Vol.1” mentre in quinta posizione ritroviamo “20 The Greatest Hits” di Laura Pausini che, il prossimo 6 marzo terrà un concerto-evento al Madison Square Garden di New York. Al sesto posto c’è Giorgia con “Senza Paura” mentre scende al settimo posto Elisa con “L’anima vola” ma, a partire da domani, 31 gennaio, sarà in rotazione radiofonica “Un filo di seta negli abissi”, il terzo singolo estratto dall’album dell’artista, si suppone, perciò, che il disco possa risalire presto la china . Seguono, in ottava posizione, gli One Direction con “Midnight Memories” mentre l’altra new entry della top ten sono gli Zen Circus con l’album intitolato “Canzoni contro la natura”.Chiude la classifica “Gioia non è mai abbastanza” dei Modà che, reduci dal successo del “Gioia Tour 2013”, hanno appena annunciato il primo tour internazionale, il quale toccherà le più prestigiose venue di tutte Europa, fino a concludersi negli Stati Uniti, con la tappa di New York.
 
Raffaella Sbrescia

Tutto pronto per la XIX edizione del Vò on the Folks

Comincerà il 1 febbraio 2014 la nuova edizione di “Vo’ on the Folks”, la rassegna dedicata alla world music, diretta da Paolo Sgevano, in programma alla Sala della Comunità di Brendola, in provincia di Vicenza, fino al 15 marzo. Quattro serate evento con artisti internazionali, da Antonella Ruggiero a Moxie, da Söndörgő The Sidh offriranno al pubblico la possibilità di apprezzare ed approfondire la conoscenza della musica tradizionale senza dimenticare l’importanza dello sviluppo e l’evoluzione della ricerca strumentale. L’apertura del festival sarà affidata alla band italo-scozzese The Sidh, il volto nuovo della musica celtica. Lo stile del gruppo racchiude la sintesi di whistles e cornamuse, di tastiere e percussioni, di ritmi elettronici e bretoni. I protagonisti del secondo concerto, in programma il 15 febbraio, saranno, invece, gli ungheresi Söndörgő. Il quintetto guidato dai fratelli, interpreterà “Tamburising – Lost music of the Balkans”, il quarto e ultimo lavoro discografico del gruppo mentre il 1 marzo ci sarà lo spettacolo di Antonella Ruggiero e Maurizio Camardi, in scena con “Universi Diversi”, il nuovo progetto live che avvicina due artisti apparentemente distanti tra loro. A chiudere il sipario sul “Vò on the Folks” saranno gli irlandesi Moxie con accenti folk, rock, bluegrass e new age.

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